Disabili

Bonus figli disabili e altre agevolazioni per genitori con figli disabili

Il 23 Luglio 2024 da Cristina - 9 minuti di lettura

Vuoi scoprire se hai diritto al Bonus figli disabili?
Rispondi al questionario gratuito
Bonus figli disabili 2023

Un figlio a carico equivale a una grossa responsabilità, ma anche a tanto amore da dare. E se si tratta di un figlio disabile, le responsabilità aumentano. Ma non solo: le spese da sostenere sono superiori, così come il tempo da dedicargli. Fortunatamente, lo Stato prevede una serie di contributi e agevolazioni per le persone con disabilità e per chi si prende cura di loro. Basti pensare alla Legge 104 emanata nel 1994 che stabilisce tutele e contributi per queste persone. Per i genitori con figli disabili, inoltre, sono in vigore altri bonus, come il Bonus figli disabili. Il Mio Bonus ti spiega tutto quello che devi sapere sul Bonus figli disabili e gli altri contributi destinati ai genitori con figli portatori di handicap.

Che cos’è il Bonus figli disabili ?

Il Bonus figli disabili consiste in un contributo economico per genitori disoccupati o monoreddito, appartenenti a un nucleo familiare monoparentale, con figli disabili a carico.

Questo contributo economico è stato introdotto dalla Legge di Bilancio 2021 per il triennio 2021-2023. Questa misura è stata protratta per il 2024. Per ciascun anno, nello specifico, sono state stanziate risorse pari a 5 milioni di euro.

Grazie a questa indennità, che viene versata mensilmente per un’annualità, i genitori in ristrettezze economiche riescono a sostenere queste spese con meno difficoltà. Infatti, è risaputo che avere un figlio disabile a carico comporta diverse spese e responsabilità. E per un genitore solo e disoccupato, diventa più difficile la gestione.

Bonus figli disabili: a chi spetta?

Bonus figli disabili a chi spettaIl contributo per figli disabili spetta ai genitori con i seguenti requisiti:

  • residenza in Italia. In caso di genitore extracomunitario, è obbligatorio essere in possesso del permesso di soggiorno;
  • avere un ISEE inferiore a 3.000 euro. In caso di figlio minorenne, bisogna presentare l’ISEE minorenni;
  • far parte di un nucleo familiare monoparentale;
  • il figlio deve avere una disabilità riconosciuta pari o superiore al 60%.

Inoltre, il genitore deve trovarsi in una delle seguenti condizioni:

  • disoccupato, cioè privo di impiego;
  • monoreddito, ovvero tutto il suo reddito deve provenire da un’unica attività lavorativa. In questo caso, il reddito non deve essere superiore a 8.145 euro annui (o 4.800 euro annui in caso di lavoro autonomo).
Cosa si intende per nucleo familiare monoparentale?
Un nucleo familiare è monoparentale (o monogenitoriale) quando è composto da un solo genitore. I motivi possono essere di diversa natura: genitore single o vedovo, oppure i genitori sono separati e solo uno dei due vive in casa con il figlio.

Come funziona il Bonus figli disabili?

Come funziona il Bonus figli disabiliIl Bonus disabili viene pagato mensilmente, dal 1º gennaio 2024 e per l’intero anno. Questo significa che il primo pagamento comprenderà anche i mesi dell’anno maturati e non ancora percepiti.

La somma erogata varia a seconda del numero di figli con disabilità non inferiore al 60%, come segue:

  • 150 euro al mese, nel caso di 1 figlio;
  • 300 euro al mese, nel caso di 2 figli disabili;
  • 500 euro al mese, se il genitore ha 3 o più figli disabili.

Il contributo viene erogato dall’INPS direttamente al genitore richiedente attraverso la modalità di pagamento scelta dal richiedente, tra le seguenti:

  • bonifico domiciliato, un servizio offerto da Poste Italiane;
  • accredito sul conto corrente bancario o postale;
  • libretto postale;
  • carta prepagata con IBAN.

Tuttavia, in caso di esaurimento dei fondi stanziati, verrà data la precedenza alle famiglie con ISEE più basso. In caso di parità di ISEE, l’ordine da seguire è il seguente:

  • figli non autosufficienti;
  • grado di disabilità grave;
  • grado di disabilità media.
Importante
Il Bonus figli disabili è cumulabile con il Reddito di Cittadinanza e non concorre alla formazione del reddito.

Bonus mamme con figli disabili: come richiederlo 

Attenzione
La domanda per il Bonus figli disabili poteva essere presentata dal 1º febbraio al 31 marzo 2024 attraverso il portale INPS.

Il Bonus figli disabili poteva essere richiesto all’INPS attraverso una delle seguenti modalità:

Al momento della richiesta, occorreva indicare il codice fiscale sia del richiedente sia del figlio (o dei figli) per il quale si richiede il contributo economico.

Invece, non era necessario allegare l’ISEE in fase di presentazione della domanda, L’INPS è in grado di rilevare l’ISEE richiesto se è stata presentata la DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica).

Esito della richiesta

Una volta inoltrata la domanda, è possibile visualizzare la ricevuta e monitorare il suo esito all’interno dell’area personale INPS, nella sezione “Ricevute e provvedimenti”. In caso di ISEE superiore alla soglia o non presentato/aggiornato, la domanda sarà rifiutata.

Il 28 aprile 2024, l’INPS ha comunicato gli esiti delle richieste giunte entro il 31 marzo per ottenere il Bonus disabili. Infatti, nell’area MyINPS è possibile visualizzare sia le domande accettate che quelle respinte. Ma non solo: l’esito viene comunicato ai richiedenti anche per SMS e/o email.

Nello specifico, per controllare l’esito della propria richiesta è necessario seguire i seguenti step:

  • accedere all’area MyINPS con SPID, CIE o CNS;
  • cliccare su “Ricevute e provvedimenti”;
  • selezionare “Contributi in favore dei genitori con figli disabili”.

Una volta lì, l’esito della domanda può essere:

  • accolta, se si hanno tutti i requisiti richiesti e ci sono fondi a disposizione per erogare il bonus;
  • respinta, se non si ha uno o più requisiti;
  • decaduta, se viene meno uno dei requisiti;
  • revocata, se inizialmente la domanda era stata accolta ma, in seguito ad un accertamento, viene respinta per mancanza dei requisiti;
  • sospesa, qualora vi sia il ricovero temporaneo del figlio con disabilità in una struttura di cura a carico dello Stato;
  • idonea non pagabile, quando si hanno i requisiti, ma le risorse sono esaurite.
Importante
Non si esclude uno scorrimento della graduatoria, in caso di ulteriori risorse disponibili una volta erogati i fondi ai beneficiari.

Decadenza del bonus

Il Bonus figli disabili può decadere durante l’anno di erogazione in caso di:

  • decesso del figlio;
  • perdita della potestà genitoriale;
  • ricovero del figlio presso una struttura residenziale statale;
  • affidamento del figlio a terzi.

Altre agevolazioni per genitori con figli disabili

Oltre al contributo economico per genitori disoccupati o monoreddito con figli disabili, la legge italiana prevede altre agevolazioni, economiche e non, per i genitori di figli con disabilità.

Alcune di queste agevolazioni, in particolare, sono previste dalla Legge 104, che rappresenta il punto di riferimento per i cittadini disabili e chi si prende cura di loro. Permessi, congedi straordinari e altri benefici, infatti, sono a disposizione dei genitori di disabili gravi.

Permessi retribuiti

Permessi retribuiti genitori figli disabiliI genitori che sono lavoratori dipendenti, compresi quelli adottivi e affidatari, possono beneficiare di una quantità di permessi retribuiti per prendersi cura dei figli disabili, purché questi ultimi non siano ricoverati in una struttura sanitaria.

Questa astensione dal lavoro, però, può essere fruita alternativamente tra i due genitori. Invece, in caso di un solo genitore in qualità di lavoratore dipendente, allora lui o lei può fruire dell’intero beneficio.

Nello specifico, i permessi a disposizione variano a seconda dell’età del figlio disabile, come segue:

  • fino ai 3 anni d’età, i genitori possono fruire di:
    • 3 giorni di permesso al mese, frazionabili anche in ore;
    • 2 ore di permesso giornaliero, se l’orario lavorativo è pari o superiore a 6 ore. Se è inferiore a 6 ore, allora ha 1 ora di permesso giornaliero;
  • oltre i 3 anni: 3 giorni di permesso al mese, frazionabili anche in ore.
Altre informazioni
Se vuoi sapere di più sui permessi previsti dalla Legge 104, ti invitiamo a leggere il nostro articolo dedicato.

Prolungamento del congedo parentale

Il congedo parentale è un periodo di astensione facoltativa dal lavoro, che spetta ai genitori del bambino al termine del congedo di maternità obbligatorio.

Di solito, questo periodo può essere richiesto fino agli 8 anni d’età del figlio. In caso di figlio disabile, però vi è la possibilità di optare per il prolungamento del congedo parentale, fino ai 12 anni di età.

L’indennità del congedo parentale è pari al 30% della retribuzione media giornaliera del lavoratore.

Lavoro part-time e altri vantaggi lavorativi

La Legge 104 stabilisce anche una serie di benefici di natura lavorativa per i genitori di figli disabili. Per esempio, i genitori lavoratori con figli di età non superiore ai 13 anni hanno la possibilità di trasformare il proprio contratto da tempo pieno a tempo parziale.

Oltre a ciò, altri benefici previsti dalla normativa sono i seguenti:

  • esonero dal lavoro notturno (dalle ore 24 alle ore 6);
  • divieto di trasferimento in un’altra sede lavorativa senza il consenso del genitore;
  • scelta della sede di lavoro sulla base della vicinanza al proprio domicilio;
  • richiesta di smart-working, se l’attività lavorativa lo permette.

Assegno unico e universale

L’Assegno unico e universale è una misura di sostegno economico destinata a tutte le famiglie con figli a carico, dal 7° mese di gravidanza al raggiungimento dei 21 anni d’età. Inoltre, per le famiglie con figli disabili, non sono previsti limiti d’età.

Questa misura consiste in un assegno mensile, il cui valore varia a seconda dell’ISEE. Tuttavia, in caso di mancata presentazione dell’ISEE, viene assegnato il valore più basso.

Gli importi mensili dell’Assegno unico sono contenuti nella seguente tabella:

Figlio con età inferiore a 18 anni Figlio con età tra i 18 e i 21 anni
ISEE inferiore a 15.000 euro 175 euro al mese 85 euro al mese
ISEE tra 15.000 e 40.000 euro Fra 175 e 50 al mese, decresce in base all’ISEE Fra 85 euro e 25 al mese, decresce in base all’ISEE
ISEE superiore a 40.000 euro o nessun ISEE 50 euro al mese 25 euro al mese

Maggiorazioni per figli disabili

Assegno unico e universale maggiorazioniIn caso di famiglie con figli disabili, sono previste delle maggiorazioni degli importi sopra elencati. Queste maggiorazioni dipendono da una serie di fattori, tra cui l’età, il grado di disabilità e l’ISEE.

In particolare, le soglie sono le seguenti:

  • ogni figlio minorenne con disabilità, è prevista una maggiorazione pari a 105 euro al mese in caso di non autosufficienza, 95 euro al mese in caso di disabilità grave e 85 euro al mese in caso di disabilità media;
  • ciascun figlio disabile tra i 18 e i 21 anni, la maggiorazione prevista è pari a 80 euro mensili;
  • per ogni figlio disabile di età pari o superiore a 21 anni, è previsto un assegno di 85 euro al mese (per ISEE pari o inferiore a 15.000 euro), che si riduce gradualmente fino a raggiungere il valore di 25 euro al mese (per ISEE pari o superiore a 40.000 euro).
Importante
Dal 2023 al 2026 viene introdotta una maggiorazione extra di 120 euro mensili. Questo extra si somma agli importi spettanti ed è destinato alle famiglie con figli disabili e ISEE inferiore a 25.000 euro.
Altre domande frequenti

Esperta di bonus e agevolazioni e con esperienza nel mondo della comunicazione. Cristina fa parte del team Il Mio Bonus da ottobre 2022 ed è a vostra disposizione se avete dubbi, domande o curiosità sul tema.


Fai una domanda al nostro esperto


La sua richiesta
  • Lucia Zaccaria

    Buonasera. Vi chiedo scusa, ma il bonus “caregiver” e il bonus “sostegno di cura”, sono la stessa cosa?

    • Cristina

      Buongiorno,
      Si tratta di due agevolazioni diverse, una erogata dall’INPS, l’altra dall’ASL.

      Un saluto

  • Mariano borghi

    Buongiorno
    Gli italiani che vivono all’estero hanno il diritto di chiederlo?
    Grazie

    • Cristina

      Buongiorno,
      La quasi totalità dei bonus spettano a coloro che hanno la residenza in Italia. Nel tuo caso, devi fare riferimento ai bonus del paese nel quale risiedi.

      Un saluto

  • Vanessa

    Sono una mamma caregiver di minore non autosufficente. Vorrei sapere se per accedee a concorsi pubblici i caregiver possono annoverarsi fra le caregorie protette. Cosa dice oggi la legge?

    • Cristina

      Buongiorno,
      La Legge 68/99 all’art.18 e il DPR 333/2000 all’ART.1 comma 2, indicano, come appartenenti alle categorie protette i soggetti equiparati, ovvero coniugi e figli di soggetti riconosciuti grandi invalidi per causa di guerra, lavoro e servizio. Pertanto, Solo, se l’invalidità del disabile è derivata da una di queste condizioni allora si può rientrare nelle categorie protette.

      Un saluto!

  • Giovanni Milone

    Buongiorno, sono disabile al 100% con accompagnamento e legge 104.
    Non percepisco l’assegno di invalidità perché l’inps dice che supero il reddito (18700)euro
    Io comunque ho un mutuo che pago (800) euro al mese in più pago la macchina medica che mi accompagna a fare fisioterapia 3 volte a settimana in un centro riabilitativo convenzionato con asl
    In più ho dovuto pagare tutte le visite che mi aspettavano gratis perchè i tempi della sanità erano molto lunghi e ho dovuto pagare l’ambulanza per il trasporto tutte le volte.
    La mia domanda è (L’inps non prende in considerazione tutte queste mie spese per potermi dare l’assegno di invalidità?)
    Dopo tutto si tratta solo di 800 euro in più che prendo all’anno

    Gradirei ricevere una vostra risposta.

    • Cristina

      Buongiorno Giovanni,
      Purtroppo se i requisiti reddituali dell’INPS sono quelli, noi non possiamo farci niente.

      Le spese mediche e assistenziali dovrebbero essere comprese, se fatte con la sanità pubblica. Ma chiaramente se lei decide di farle privatamente allora l’INPS non le può coprire.

      Un cordiale saluto

  • Elisabet Liset Ibañez

    Salve , sono rientrata a italia 3 mesi e ancora e in attesa la mia carta d identità. La mia domanda è posso avvere dei bonos ho iscrivermi nel inps per mio figlio diagnosticato in Perú. TEA , TDAH e disturbi del linguaggio e psicomotori dai 5 anni (2019) vorrei per davore me possa aiutare per sapere come devo fare . Grazie

    • Cristina

      Buongiorno,
      Per la maggior parte dei bonus è necessario avere l’ISEE in corso di validità, per cui è necessario avere tutti i documenti in regola. Inoltre, ti consiglio di fare lo SPID, che ti servirà per accedere a molti servizi, tra cui quelli dell’INPS.

      Un saluto

Il nostro algoritmo calcola i bonus e le agevolazioni a cui hai diritto

Verifica quali bonus puoi richiedere