In Italia, una persona in situazione di disabilità ha il diritto di ricevere agevolazioni, assistenziali e finanziarie, per aiutarla a condurre una vita dignitosa. Sia gli adulti che i bambini con disabilità hanno la possibilità di beneficiare di vari tipi di aiuti offerti da diversi tipi di organizzazioni, come l’INPS. Ma non solo: anche i familiari che assistono disabili possono beneficiare di un certo sostegno. Vuoi sapere quali sono le normative e i Bonus Disabili? Questa guida è qui per aiutarti: Il Mio Bonus presenta un riassunto delle diverse soluzioni disponibili nei confronti delle persone con disabilità nel 2023.
Indice
Bonus Disabili: la disabilità in Italia
Secondo i dati Istat, sono 3,1 milioni le persone disabili in Italia, che corrispondono al 5,2% della popolazione italiana.
Tuttavia, è utile chiarire che esistono diversi termini per riferirsi alle persone affette da gravi patologie. Disabili, invalidi e handicappati: spesso vengono utilizzati come sinonimi, ma ogni termine ha un preciso significato.
- Si considera “invalido civile” la persona affetta da menomazioni, che ha subìto una riduzione delle capacità lavorative. In caso di minorenne, si fa riferimento alla difficoltà a svolgere compiti tipici della sua età.
- L’handicap fa riferimento alla difficoltà del cittadino a inserirsi nella società, a causa delle difficoltà di apprendimento, relazionali o di integrazione lavorativa.
- La “disabilità” è la condizione di chi ha una ridotta capacità di interazione con l’ambiente sociale, a causa di una menomazione psicologica, fisiologica o anatomica. Quindi, l’handicap è conseguente alla disabilità.
Sono diverse le modalità di riconoscimento delle varie condizioni e a ciascuna spettano benefici e tutele diverse, che vedremo in seguito.
Tuttavia, può essere richiesta da un’ampia platea di persone con disabilità la Disability Card. Si tratta di un documento personale che, oltre a certificare la propria condizione, dà diritto a una serie di benefici e agevolazioni sia sul territorio italiano che in altri Stati membri dell’Unione Europea.
Invalidità civile
L’invalidità civile si riferisce ad una condizione patologica (fisica o intellettuale) che altera la capacità di una persona di compiere alcuni atti della vita quotidiana, con una riduzione della capacità lavorativa.
Per un minore o una persona con più di 65 anni, la percentuale si riferisce ad un deficit che non è legato al lavoro, ma a una capacità generale di compiere azioni considerate normali per l’età del soggetto.
Le percentuali di invalidità civile corrispondono al grado di invalidità assegnato a ciascun individuo:
Percentuale di invalidità | Benefici ottenibili |
Invalidità meno di 33% | Non invalido |
Invalidità dal 33% | Nessun riconoscimento |
Invalidità dal 46% | Iscrizione nelle liste speciali dei Centri per l'Impiego per l'assunzione agevolata |
Invalidità dal 51% | Congedo straordinario per cure |
Invalidità dal 67% | Esenzione ticket sanitario |
Invalidità dal 74% | Prestazioni economiche |
Invalidità del 100% | Pensione di invalidità |
Invalidità del 100% senza autonomia | Indennità di accompagnamento |
Legge 104 e disabilità
Introdotta il 5 febbraio 1992, la Legge 104 è il principale testo giuridico di riferimento per i diritti e le protezioni concesse alle persone con disabilità.
Tuttavia, non si rivolge soltanto ai cittadini disabili, ma garantisce una serie di tutele e agevolazioni anche ai caregiver, ovvero le persone che assistono chi ha bisogno di un sostegno.
Per avere diritto a tutte le tutele e ai diritti previsti dalla Legge 104, occorre svolgere un iter specifico, che termina con una visita di accertamento presso una commissione medica dell’ASL e il rilascio della certificazione.
Una volta certificata la condizione di handicap, sono previste agevolazioni e permessi sia per il disabile che per chi lo assiste.
Per esempio, i disabili affetti da handicap in situazione di gravità e i loro caregiver hanno diritto a permessi retribuiti per assentarsi dal lavoro. Essi consistono in:
- due ore giornaliere, se l’orario lavorativo è di almeno 6 ore al giorno. Altrimenti si ha diritto a un’ora di permesso per ogni giornata lavorata;
- tre giorni al mese, continuativi o frazionabili in ore.
Bonus Caregiver a sostegno di chi assiste un disabile
Il termine caregiver viene usato per fare riferimento agli operatori sanitari che ricoprono un ruolo di assistenza della persona malata. Altre volte, invece, coincide con la figura del/della badante.
Tuttavia, vi sono molti casi in cui, ad assistere la persona disabile, è un familiare. Coniuge, figlio, genitore, nipote: anch’essi vengono definiti “caregiver”.
Per sostenere queste persone nello svolgimento di un compito così delicato, lo Stato prevede dei benefici e bonus.
Fino al 2022 era in vigore il Bonus Caregiver, o Home Care Premium. Si trattava di un assegno mensile fino a 1050 euro (a seconda dell’ISEE) per rimborsare le spese sostenute dai caregivers assunti con un contratto di lavoro.
Pur non essendo più in vigore, esistono altri contributi economici per i caregivers, ovvero:
- APE Sociale: l’anticipo pensionistico per coloro che rivestono la figura di caregiver di un familiare. I richiedenti devono aver raggiunto i 63 anni d’età e almeno 36 anni di contributi;
- permessi Legge 104: ai familiari che assistono disabili gravi vengono concesse tre giornate di permessi retribuiti al mese, con la possibilità di frazionarle in ore;
- possibilità di dedurre le spese mediche e di assistenza.
Agevolazioni a sostegno della mobilità dei disabili
Esistono numerose agevolazioni fiscali per le persone disabili e le loro famiglie con lo scopo di favorire la loro mobilità.
I vantaggi fiscali sono disponibili per le persone con mobilità limitata o difficoltà di deambulazione. Ma non solo, esistono benefici anche per i ciechi e i sordi.
Per questi ultimi, ci sono benefici specifici, come l’acquisto e il mantenimento di un cane guida per i ciechi e la detrazione per i servizi di interpretazione per i sordi.
Detrazioni fiscali
All’interno della Legge 104 vengono specificate diverse agevolazioni fiscali nel settore auto e mobilità.
Nel caso in cui un cittadino disabile desideri acquistare un veicolo, sono previste le seguenti agevolazioni:
- detrazione IRPEF del 19% della spesa sostenuta per l’acquisto di un veicolo. La spesa massima consentita è di 18.075,99 euro e la detrazione può essere fatta in un’unica soluzione o in 4 quote;
- IVA agevolata al 4% sull’acquisto del veicolo;
- esenzione dal pagamento del bollo auto;
- esenzione dal pagamento dell’imposta di trascrizione sui passaggi di proprietà.
Anche le spese per l’acquisto di sedie a rotelle o di sollevatori sono in parte coperte dal Servizio Sanitario Nazionale. Nello specifico, esistono detrazioni IRPEF del 19% per le seguenti spese:
- acquisto di arti artificiali per camminare;
- acquisto di sedie a rotelle per disabili non deambulanti;
- costruzione di rampe per eliminare le barriere architettoniche dentro e fuori casa.
Viaggiare in aereo, treno o nave
Negli ultimi anni, nell’Unione Europea sono entrati in vigore diversi regolamenti che armonizzano la regolamentazione dei servizi di trasporto per le persone disabili in tutti i paesi dell’UE.
Il livello di accessibilità delle infrastrutture, dei mezzi di trasporto e delle informazioni sta aumentando sia in Italia che a livello internazionale, ma non è ancora ottimale. Pertanto, in molti casi, è importante che la persona disabile abbia accesso a un servizio di assistenza dedicato che la sostenga durante le fasi cruciali del viaggio.
Bonus Tiroide e Bonus Diabete
Le persone affette da malattie della tiroide e diabete possono ricevere un’indennità sulla base di un’invalidità certificata da una commissione medica dell’Istituto di previdenza.
Bonus tiroide
Il Bonus tiroide viene riconosciuto ai soggetti che soffrono di una delle seguenti malattie della tiroide:
- ipotiroidismo;
- ipertiroidismo;
- gozzo;
- carcinoma tiroideo (carcinoma papillare, follicolare, midollare, anaplastico).
La presenza di queste malattie deve essere certificata dalla Commissione medica, la quale attesta una percentuale di invalidità. Solo se questa è superiore al 74%, si potrà beneficiare del Bonus tiroide.
Gli aventi diritto ottengono un contributo economico che va da un minimo di 290 euro ad un massimo di 550 euro, per 13 mensilità.
Bonus diabete
Discorso simile vale per il Bonus diabete, che spetta alle persone la cui patologia viene certificata da una Commissione medica dell’INPS.
Nello specifico, possono richiedere il Bonus diabete le persone con un’invalidità superiore al 74% e affette da:
- diabete mellito di tipo 1 e 2, con complicanze micro-macroangiopatiche e manifestazioni cliniche di medio grado. Per questo si ha un’invalidità tra il 41% e il 50%;
- diabete mellito insulino-dipendente, con un mediocre controllo metabolico e iperlipidemia, non trattabili con le normali terapie. In questo caso, corrisponde un’invalidità tra il 51% e il 60%;
- nefropatia, retinopatia e maculopatia, considerate invalidanti tra il 91% e il 100%.
Pensioni per gli invalidi civili
Sono diverse le prestazioni assistenziali e di accompagnamento, divise a seconda del tipo di disabilità riconosciuta.
Pensione di inabilità
Alle persone a cui è stata riconosciuta un’invalidità totale e permanente e che si trovano in stato di difficoltà economica, è prevista la cosiddetta pensione di inabilità civile.
I requisiti per poter fare domanda all’INPS sono i seguenti:
- età compresa tra i 18 e i 67 anni;
- invalidità civile totale (100%);
- reddito non superiore a 17.920 euro;
- importo dell’assegno pari a 313,91 euro per 13 mensilità.
Assegno mensile di invalidità
L’assegno mensile di invalidità civile è una prestazione economica che l’INPS eroga su domanda. Nello specifico, spetta alle persone con un’invalidità riconosciuta dal 74% al 99% e con un reddito inferiore alle soglie previste dalla legge.
Nel 2023, i requisiti e le caratteristiche di questa prestazione sono:
- età compresa tra i 18 e i 67 anni;
- invalidità civile tra il 74% e il 99%;
- reddito non superiore a 5.391,88 euro;
- non si può svolgere alcuna attività lavorativa;
- importo dell’assegno pari a 313,91 euro per 13 mensilità.
Indennità di accompagnamento
Invece, ai soggetti con un’invalidità totale ai quali è stata accertata l’impossibilità di svolgere attività quotidiane o camminare senza l’aiuto di un accompagnatore spetta l’indennità di accompagnamento.
Per questa prestazione non c’è nessun limite di reddito e nel 2023 l’importo è di 525,17 euro per 12 mensilità.
Bonus Disabili: altri aiuti per i disabili nel 2024
La Legge di Bilancio 2024 ha previsto lo stanziamento di risorse dedicate a fondi per disabili. Inoltre, ha confermato altre misure popolari, che prevedono agevolazioni importanti per i disabili. Vediamole in seguito.
Bonus figli disabili
Il Bonus figli disabili consiste in un contributo economico per genitori disoccupati o monoreddito, appartenenti a un nucleo familiare monoparentale, con figli disabili a carico.
Nello specifico, spetta ai genitori soli con ISEE inferiore a 3.000 euro che si trovano in una delle seguenti condizioni:
- disoccupato, cioè privo di impiego;
- monoreddito, ovvero tutto il suo reddito deve provenire da un’unica attività lavorativa. In questo caso, il reddito non deve essere superiore a 8.145 euro annui (o 4.800 euro annui in caso di lavoro autonomo).
Reddito di Cittadinanza
Nonostante le modifiche introdotte e la riduzione della durata del Reddito di Cittadinanza (da 18 a 7 mensilità), la Legge di Bilancio ha escluso da queste limitazioni le famiglie dove sono presenti disabili.
Assegno Unico e Universale
La Legge di Bilancio 2024 ha confermato le maggiorazioni per le famiglie con figli disabili introdotte nel 2022 per l’Assegno Unico e Universale.
Si presenta sotto forma di assegno mensile, da un massimo di 175 euro a un minimo di 25 euro a seconda dell’ISEE e dell’età del figlio.
Per quanto concerne i figli a carico con disabilità, il suo valore è indipendente dall’età e le maggiorazioni vengono calcolate in base al grado di disabilità, dagli 85 ai 105 euro.
Bonus Cellulare
Nel 2024 la Legge di Bilancio ha previsto un ulteriore aiuto per l’ acquisto di dispositivi elettronici che possono aiutare alla riabilitazione del tutelato. Contrariamente a quanto suggerisca il nome, il cosìddetto Bonus Cellulare non si limita solamente all’ acquisto degli smartphone ma può essere esteso a Computer, modem e altri dispositivi elettronici.
È uno sconto fino al 30%, composto da un abbassamento dell’ IVA dal 22% al 4%, e un abbassamento dell’ aliquota IRPEF al 19% in fase di dichiarazione dei redditi