Tutto sugli enti: enti pubblici, enti locali e altri tipi di enti nel 2024

Il 23 Aprile 2024 da Cristina - 9 minuti di lettura

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Tutto sugli enti: enti pubblici, enti locali e altri tipi di enti nel 2022

Quando si parla di aiuti finanziari e bonus economici, è importante tenere a mente che dietro ciascuno di essi vi è un’istituzione che si occupa della loro gestione ed erogazione. Per questo abbiamo preparato una breve guida per riassumere in maniera semplice tutte le informazioni sugli enti e le loro suddivisioni (enti pubblici, enti locali…).

Enti: quali tipi esistono?

Tipi di enti

Il termine ente, nel linguaggio giuridico attuale, ha assunto un significato più ampio rispetto al passato. Sebbene prima si utilizzasse come sinonimo di “persona giuridica” oggi l’ente indica un’organizzazione di persone, solitamente riconosciuta dall’ordinamento giuridico.

La tipologia di ente a cui spesso si fa riferimento nell’ambito giuridico è l’ente pubblico. Tuttavia, accanto agli enti pubblici, vi sono anche gli enti privati. Questi ultimi si differenziano dai primi perché perseguono fini di carattere privato e personale, quindi non di rilevanza generale e pubblica.

Inoltre, all’interno degli enti privati si trovano gli enti del terzo settore, definiti in questo modo in quanto si differenziano dagli enti statali e della Pubblica Amministrazione (primo settore) e dagli enti inerenti ai mercati e alle imprese (secondo settore).

Riconosciuti giuridicamente nel 2016, gli enti del terzo settore condividono con gli enti pubblici il loro carattere di rilevanza generale, ma sono composti da enti privati, con finalità diverse (ad esempio, finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale). La caratteristica principale di questa categoria di enti è l’assenza di scopo di lucro.

Enti pubblici e Pubblica Amministrazione

Il termine “enti pubblici” è in genere associato alla Pubblica Amministrazione (abbreviata in PA). Quest’ultima è l’insieme di enti pubblici che esercitano l’attività pubblica amministrativa, cioè rivolta al raggiungimento di interessi pubblici generali.

Il primo ente pubblico per eccellenza è costituito dallo Stato, sotto il quale si collocano altri enti pubblici che perseguono molteplici fini prestabiliti, ciascuno dal proprio statuto e secondo il diritto pubblico ed amministrativo.

Detto ciò, una prima e ampia suddivisione degli enti è quella che colloca sotto allo Stato tutte le amministrazioni dello Stato, come:

  • i ministeri e le loro articolazioni territoriali;
  • le istituzioni universitarie e le scuole italiane di ogni ordine e grado;
  • le regioni, le province, i comuni, le regioni e province autonome;
  • tutti gli enti pubblici non economici, nazionali e locali.

All’interno di quest’ultimo gruppo rientrano le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, gli enti parastatali (INPS, INAIL), gli enti previdenziali, gli enti pubblici di ricerca e gli enti del Servizio sanitario nazionale.

Come si suddividono gli enti pubblici?

Gli enti pubblici si possono dividere in base al territorio dove operano, ovvero:

  • Territoriali: sono quegli enti pubblici circoscritti a un territorio specifico, come le Regioni, le Province, i Comuni, le cittá metropolitane, ecc. Ad essi è stato affidato l’oEnti e Pubblica Amminsitrazionebiettivo di promuovere il territorio di loro competenza, seguendo le direttive statali ma con un certo grado di autonomia.
  • Non territoriali: sono gli enti pubblici dove il territorio non è un elemento costitutivo.
  • Nazionali: operano su tutto il territorio nazionale con un elevato grado di autonomia, in quanto possiedono organi propri. In questo gruppo rientrano l’Agenzia delle Entrate, la Camera di Commercio e la Banca d’Italia.
  • Locali: sono gli enti pubblici che operano all’interno di un determinato territorio e quindi perseguono gli interessi pubblici di quell’area. Godono di una certa autonomia amministrativa e organizzativa.

Altro modo di suddividere gli enti pubblici è sulla base dell’autonomia o dipendenza di cui godono all’interno della Pubblica Amministrazione:

  • Autonomi: sono quegli enti pubblici impegnati nel perseguire gli interessi e obiettivi di una determinata collettività, godendo di un’elevata autonomia dallo Stato e da altri enti pubblici. È quindi un ente a se stesso, che gode di una sorta di “autogoverno” composto da organi propri che prendono le proprie decisioni.
  • Strumentali: sono enti che perseguono i fini di un altro ente pubblico. In contrapposizione agli enti autonomi, gli enti strumentali (o ausiliari) godono di minore autonomia e sono quindi vincolati ad altri organismi. Esempi di enti strumentali sono: ISTAT, INAIL, CNR e CRI.
  • Non economici: sono enti che svolgono funzioni specifiche, per conto dello Stato, legate alla società e ai cittadini, per esempio la previdenza e l’assistenza sociale.
  • Economici: sono enti pubblici attraverso cui lo Stato esercita un’attività economica e commerciale rivolta ai consumatori, entrando quindi a far parte del mercato concorrenziale. È dotato di propria autonomia patrimoniale e, a differenza di tutti gli altri enti, opera secondo il Diritto privato.
Importante
Pur essendo enti di carattere pubblico, gli enti pubblici economici fanno parte del mercato e fanno concorrenza alle imprese private. Sono quindi un mezzo attraverso cui lo Stato riesce ad inserirsi nell’attività economica del Paese, in particolare nelle situazioni di monopolio o di crisi.

Inoltre, sebbene rientrino tra gli enti pubblici, gli enti economici non fanno parte della Pubblica Amministrazione.

Inoltre, gli enti pubblici possono essere classificati a seconda dell’ambito di competenza:

  • Previdenziali;
  • Enti pubblici di ricerca;
  • Enti di promozione sportiva.
Attenzione
È importante sottolineare che queste suddivisioni non sono rigide. Infatti, un ente può appartenere a più categorie in contemporanea. Ad esempio, l’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) è un ente pubblico non economico e di tipo previdenziale, mentre l’Agenzia delle Entrate è un ente pubblico nazionale, parastatale e strumentale.

Tutti gli enti pubblici previdenziali

Sistema previdenziale e pensioni

Gli enti previdenziali sono l’insieme di enti pubblici adibiti alla previdenza e all’assistenza sociale, il cui compito principale è gestire e coordinare i sistemi pensionistici di primo pilastro, ovvero quelli pubblici.

A questo proposito, secondo l’art. 38 della Costituzione italiana, “i lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria”.

Infatti, è compito degli enti previdenziali tutelare i cittadini e garantire loro la pensione richiesta in base alle casistiche: pensione di vecchiaia, pensione di anzianità, pensione di invalidità, pensione di inabilità, pensione di reversibilità (o pensione indiretta).

Tale tutela è garantita dai finanziamenti ottenuti dai contributi (imposte) specifici versati all’ente e/o dai finanziamenti procedenti dallo Stato.

Enti previdenziali: quali sono?

Gli enti previdenziali italiani principali e completamente pubblici sono tre: l’INPS, l’INPGI e l’ENPALS. Tuttavia, esistono molti altri enti previdenziali, a seconda delle categorie di lavoratori tutelati, che in passato gestivano le pratiche previdenziali in modo autonomo.

Per ridurre queste disparità è stata introdotta la Riforma Dini, che ha conferito all’INPS un maggiore potere di controllo dei fondi, arrivando ad erogare più del 90% delle prestazioni pensionistiche nel 2013.

Sebbene la gestione del sistema pensionistico sia nelle mani dell’INPS, vi sono molti enti previdenziali con personalità giuridica che si occupano del trattamento pensionistico di specifiche categorie. Per esempio:

  • Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL);
  • Cassa nazionale previdenza e assistenza ingegneri e architetti liberi professionisti (Inarcassa);
  • Ente nazionale di previdenza e assistenza per i consulenti del lavoro (ENPACL);
  • Cassa di previdenza tra dottori commercialisti (CNPADC);
  • Ente nazionale di previdenza per gli addetti e gli impiegati in agricoltura (ENPAIA);
  • Cassa nazionale previdenza e assistenza ragionieri e periti commerciali (CNPR);
  • Ente nazionale previdenza e assistenza dei medici e degli odontoiatri (ENPAM);
  • Ente nazionale di assistenza per gli agenti e i rappresentanti di commercio Fondazione (ENASARCO);
  • Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani (INPGI);
  • Ente nazionale di previdenza ed assistenza per gli psicologi (ENPAP);
  • Istituto nazionale di previdenza ed assistenza dei giornalisti italiani “Giovanni Amendola” (INPGI).
All’interno dell’INPS troviamo la Gestione separata, un fondo previdenziale dedicato a lavoratori autonomi, parasubordinati e liberi professionisti. Ovvero, tutti coloro senza una specifica cassa previdenziale di categoria.

Enti pubblici di ricerca

Ricerca scientifica

Gli enti di ricerca sono enti pubblici nazionali, il cui compito principale è svolgere attività di ricerca in settori di sviluppo delle conoscenze e in particolare nei settori con tecnici e scientifici.

La maggior parte degli enti di ricerca (16 in totale) sono vigilati dal MIUR (il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) e svolgono attività di ricerca mentre gli altri 6 enti sono vigilati da altri Ministeri e svolgono, oltre alla ricerca scientifica, anche funzioni strumentali.

Enti di promozione sportiva

Gli enti di promozione sportiva sono quegli enti predisposti all’organizzazione e alla promozione di attività sportive di tipo amatoriale, che possono essere di tipo agonistico, di formazione o di espansione della pratica sportiva.

Attualmente sono 15 gli enti di promozione sportiva presenti nello Stato Italiano e il CONI (Comitato olimpico nazionale italiano) è l’organismo di governo responsabile del riconoscimento di un ente, in seguito al compimento di una serie di requisiti.

Agenzie governative: che cosa sono?

All’interno della Pubblica Amministrazione operano anche le agenzie governative (o agenzie pubbliche). Come indica il loro nome, esse sono enti pubblici di tipo nazionale, regionale o locale, dotati di una certa autonomia ma sottoposti alla sorveglianza di un ministero. Per questo motivo, di solito le agenzie governative sono enti pubblici strumentali.

Un esempio di agenzia governativa è rappresentato da Invitalia (l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa). Essa è controllata dal Ministero dell’economia e delle finanze e si occupa di favorire la crescita economica, incoraggiando la nascita di nuove imprese e sostenendo i settori in crisi.

Enti di diritto privato controllati

Anche se gli enti privati fanno parte di una categoria a parte rispetto agli enti pubblici, in quanto perseguono interessi privati e non di rilevanza generale, vi è una categoria che è sottoposta al controllo della Pubblica Amministrazione: gli enti di diritto privato controllati.

Si tratta di enti privati “in controllo pubblico” sia perché sottoposti alla supervisione da parte di amministrazioni pubbliche, sia perché queste ultime possiedono partecipazioni azionarie o rivestono poteri di nomina dei vertici.

Esperta di bonus e agevolazioni e con esperienza nel mondo della comunicazione. Cristina fa parte del team Il Mio Bonus da ottobre 2022 ed è a vostra disposizione se avete dubbi, domande o curiosità sul tema.

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