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Bonus bagno 2023: come funziona e quali detrazioni esistono

Il 11 Settembre 2023 da Cristina - 6 minuti di lettura

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Bonus bagno 2023

I Bonus edilizi attivi nel 2023 sono diversi ed è importante conoscerli perché è possibile ottenere detrazioni fiscali per quasi qualsiasi tipo di lavoro. Tra questi troviamo il Bonus bagno, un sostegno fiscale del 50 o 75% sulla spesa sostenuta per ristrutturare il bagno. Il Mio Bonus ti offre una guida completa e aggiornata sul Bonus bagno 20233, quali sono le agevolazioni disponibili e quali lavori sono ammessi nella detrazione fiscale.

Che cos’è il Bonus bagno 2023?

Il Bonus bagno consiste in una detrazione fiscale del 50% o del 75% a fronte della ristrutturazione del proprio bagno.

Che cos’è il Bonus bagno 2023In realtà, non esiste un vero e proprio Bonus bagno. Infatti, occorre fare riferimento a una delle agevolazioni inerenti i bonus casa in vigore. Esse, in particolare, hanno modalità e requisiti diversi.

Si tratta di un’ottima opportunità per chi desidera ristrutturare il proprio bagno di casa. Infatti, esistono ben due detrazioni fiscali che ammettono la ristrutturazione del bagno, consentendo di avere un rimborso IRPEF fino al 75% della spesa totale.

Le agevolazioni fiscali che includono il Bonus bagno sono:

  • il Bonus barriere architettoniche (75%);
  • il Bonus ristrutturazione (50%).

A seconda degli interventi che si vogliono realizzare, sarà possibile accedere a un bonus oppure all’altro. Per questo motivo, nel presente articolo verranno presentate nel dettaglio le varie alternative attualmente in vigore.

Bonus bagno: a chi spetta?

Bonus bagno a chi spettaI requisiti del Bonus bagno variano in base all’agevolazione fiscale e quindi alla tipologia di intervento che si realizza.

Nello specifico, il Bonus barriere architettoniche spetta ai proprietari di tutte le tipologie di immobili, comprese le aziende, gli studi professionali e gli uffici commerciali.

Infatti, questa detrazione del 75% spetta ai seguenti soggetti:

  • persone fisiche, inclusi gli esercenti arti e professioni;
  • enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale;
  • società semplici;
  • associazioni tra professionisti e soggetti che conseguono reddito d’impresa

Invece, il Bonus ristrutturazione si applica soltanto agli immobili residenziali. Sono quindi escluse aziende e strutture ricettive.

Nel dettaglio, possono accedere al Bonus ristrutturazione i seguenti soggetti:

  • proprietari o nudi proprietari delle unità immobiliari;
  • titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);
  • inquilini o comodatari;
  • soci di cooperative;
  • soci di società semplici;
  • imprenditori individuali, per gli immobili adibiti ad abitazione;
  • familiari conviventi del possessore dell’immobile (coniuge, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado);
  • convivente, anche se fuori dal matrimonio o unione civile;
  • coniuge separato, purché intestatario del bene immobile insieme all’altro coniuge.

Come funziona il Bonus bagno?

Le due agevolazioni che comprendono il Bonus bagno consistono in una detrazione fiscale che può essere applicata in fase di dichiarazione dei redditi. Bisogna prestare attenzione, però, ai limiti di spesa massima detraibili, oltre i quali non si può applicare l’aliquota.

Questi limiti di spesa variano a seconda del bonus applicato e, nel caso del Bonus barriere architettoniche, la soglia massima varia anche in base al tipo di immobile. La seguente tabella mostra i diversi limiti di spesa:

Bonus Limite della spesa detraibile Tipologia di immobile
Bonus ristrutturazione 96.000 euro Edificio abitativo
Bonus barriere architettoniche 50.000 euro edifici unifamiliari o unità immobiliari situate all'interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall'esterno
Bonus barriere architettoniche 40.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio edifici composti da due a otto unità immobiliari
Bonus barriere architettoniche 30.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio edifici composti da più di otto unità immobiliari
Importante
Non rientrano nel Bonus bagno i lavori di manutenzione ordinaria, per esempio la sostituzione dei sanitari. Per questo specifico caso, è possibile richiedere il Bonus idrico (o Bonus rubinetti), confermato per il 2023 ma non ancora reso disponibile.

Bonus barriere architettoniche

Il Bonus barriere architettoniche è una detrazione del 75% sulle spese sostenute per realizzare interventi volti all’eliminazione di ostacoli che impediscono la libertà di movimento negli edifici.

Per quanto concerne i bagni, l’abbattimento di barriere architettoniche si applica nell’ambito di agevolare l’accessibilità e l’uso di queste stanze alle persone con disabilità.

Bonus bagni con il Bonus barriere architettoniche
  • Installazione di montascale e ascensori per l’accesso ai bagni
  • Allargamento delle porte
  • Sostituzione di pavimenti, sanitari o impianti
  • Altre informazioni
    Se vuoi sapere di più sul Bonus barriere architettoniche, ti consigliamo la lettura di questo approfondimento.

    Bonus ristrutturazione

    La seconda agevolazione per effettuare interventi sui bagni degli immobili residenziali è il Bonus ristrutturazione. Questo incentivo consiste nella detrazione IRPEF del 50% sulle spese sostenute per il rinnovamento della propria abitazione.

    Questa detrazione riguarda soltanto le spese inerenti gli interventi di manutenzione straordinaria sui servizi igienici sia di parti comuni dell’edificio residenziale, sia dei singoli immobili.

    Altre informazioni
    Se vuoi sapere di più sul Bonus ristrutturazione, ti invitiamo a leggere il nostro articolo sull’argomento.

    Bonus bagno: come ottenerlo?

    Per ottenere il Bonus bagni è sufficiente presentare la spesa sostenuta nella dichiarazione dei redditi, per esempio attraverso il modello 730.

    Per il Bonus ristrutturazione, l’importo detraibile viene suddiviso in 10 rate annuali di pari importo. Il Bonus barriere architettoniche, invece, si recupera in 5 annualità.

    Inoltre, soltanto per il Bonus barriere architettoniche, è possibile fruire della percentuale anche con lo sconto in fattura o con la cessione del credito.

    Per accedere al Bonus bagno è obbligatorio effettuare i pagamenti tramite bonifico parlante, includendo le seguenti informazioni. In questo senso, è fondamentale riportare il codice fiscale (o Partita IVA) del soggetto che esegue i lavori, oltre a fare riferimento alla normativa della detrazione.

    Causale del bonifico parlante per il Bonus barriere architettoniche
    Bonifico relativo ai lavori edilizi finalizzati al superamento e all’eliminazione di barriere architettoniche, che danno diritto alla detrazione prevista dall’Art. 119-ter decreto-legge 34/2020. Pagamento fattura n. X del XX/XX/XXXX a favore di ___, Partita Iva ___. Beneficiario detrazione ___ Codice Fiscale ____”.
    Causale del bonifico parlante per il Bonus ristrutturazione
    Bonifico relativo ai lavori che danno diritto alla detrazione prevista dall’art. 16-bis del D.P.R. 917/1986. Pagamento fattura n. X del XX/XX/XXXX a favore di ___, Partita Iva ___. Beneficiario detrazione ___ Codice Fiscale ____”.

    Documentazione necessaria

    Bonus bagno come richiederlo

    Per poter avviare i lavori di ristrutturazione del proprio bagno e beneficiare della detrazione fiscale, è necessario ottenere dal Comune la CILA (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata).

    Questo documento è fondamentale in tutti i casi in cui si realizzano interventi di manutenzione straordinaria e può essere presentata telematicamente all’ufficio tecnico del proprio Comune.

    Oltre alla CILA, è fondamentale conservare anche tutte le fatture e ricevute fiscali relative alle spese sostenute, oltre alle ricevute dei bonifici bancari.

    Scadenza del Bonus bagno

    Il Bonus bagno ha due scadenze diverse, a seconda dell’agevolazione di cui si decide di beneficiare.

    In particolare, il Bonus barriere architettoniche ha come scadenza prevista il 31 dicembre 2025. In questo caso, la percentuale di detrazione rimarrà invariata fino alla sua scadenza, quindi sarà sempre del 75%.

    Invece, il Bonus ristrutturazione 50% scade il 31 dicembre 2024. Alla sua scadenza, quindi a partire dal 1º gennaio 2025, si applicherà la detrazione ordinaria, cioè del 36% su una spesa massima detraibile di 48.000 euro per unità immobiliare.

    Esperta di bonus e agevolazioni e con esperienza nel mondo della comunicazione. Cristina fa parte del team Il Mio Bonus da ottobre 2022 ed è a vostra disposizione se avete dubbi, domande o curiosità sul tema.


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    La sua richiesta
    • Monica Serpone

      Gentile Cristina,
      Devo rifare i due bagni della casa causa rottura tubatura. I bagni sono stati fatti 55 anni fa per cui tutto deve essere abbattuto e rifatto: tubature, piastrelle, sanitari, doccia al posto della vasca. Verranno mantenuti come sono gli infissi, le porte e le finestre.

      Un bagno e’ largo mt 1.40×4.20, l’altro e’ largo mt 1.80×4.20. Sono confinanti, solo un muro li divide.

      A quale detrazione posso accedere? 75% o 50%?
      Per quale delle due detrazioni ho bisogno di un geometra per la richiesta?

      La ringrazio molto per la Sua generosa disponibilita’.

      Cordiali saluti.
      Monica

      • Cristina

        Buongiorno,
        Nel tuo caso penso debba fare riferimento al Bonus ristrutturazione 50%. In questo articolo trovi tutta la documentazione necessaria.

        Un saluto

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