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Bonus zanzariere: come funziona nel 2024

Il 23 Gennaio 2024 da Andrea - 5 minuti di lettura

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bonus zanzariereNel 2024 è ancora possibile usufruire del bonus zanzariere, con una detrazione del 50% per l’acquisto e l’installazione, con un limite di spesa di 60.000 euro. In realtà, non esiste un bonus specifico per le zanzariere: si tratta di uno sgravio riconosciuto per l’installazione di zanzariere a schermatura solare. Queste, a loro volta, rientrano negli interventi agevolabili finalizzati a migliorare l’efficienza energetica degli edifici, beneficiando dell’Ecobonus o del Superbonus. Il Mio Bonus vi spiega nel dettaglio come funziona, quali sono i requisiti e le modalità di richiesta.

Cos’è il bonus zanzariere

Si tratta di una detrazione fiscale del 50% sull’IRPEF. Il bonus zanzariere rientra tra i vantaggi dell’Ecobonus ed è destinato all’acquisto e all’installazione di tali dispositivi, da applicare su finestre e porte finestre, compresi quelle con schermature solari o chiusure tecniche mobili oscuranti. Viene stabilito un tetto massimo di spesa pari a 60.000 euro per ogni singola unità immobiliare.

Il bonus zanzariere si può ottenere come agevolazione fiscale del 70% anche attraverso il Superbonus, qualora l’installazione delle zanzariere sia collegata a un altro intervento principale, come l’isolamento termico o la messa in sicurezza dal rischio sismico.

L’ente responsabile della gestione di questo bonus è l’ENEA, l’Agenzia Nazionale per l’Efficienza Energetica.

Come funzionazanzara

Il bonus zanzariere permette di beneficiare di una riduzione fiscale del 50% per l’installazione e l’acquisto di tali dispositivi, con spese coperte fino a 60.000 euro per ciascuna unità immobiliare. Per accedere a questa agevolazione, ci sono tre diverse opzioni:

  • agevolazione fiscale sull’IRPEF suddivisa in 10 anni, mediante rateizzazione;
  • sconto diretto in fattura, ma solo nei casi di interventi realizzati prima del 17 febbraio 2023;
  • cessione del credito d’imposta a un soggetto terzo per il bonus zanzariera, ma anche in questo caso solo per interventi realizzati prima del 17 febbraio 2023.

Per poter beneficiare dell’agevolazione fiscale, sia attraverso il Superbonus sia attraverso l’Ecobonus, le zanzariere devono soddisfare specifici criteri relativi al loro modello. In particolare, devono essere progettate per schermare la luce solare e contribuire al miglioramento dell’efficienza energetica dell’edificio. In base a quanto comunicato dall’ENEA, le zanzariere devono soddisfare le seguenti condizioni:

  • devono presentare la marcatura CE, cioè la certificazione che attesta la conformità del prodotto agli standard comunitari di salute e sicurezza;
  • devono garantire la sicurezza di una superficie trasparente (finestra, porta vetrata) esposta;
  • devono avere un valore Gtot inferiore a 0,35, certificato da un organismo autorizzato secondo la norma UNI EN 14501;
  • devono essere fissate in modo stabile;
  • devono essere applicate all’esterno della finestra, all’interno o integrata nell’infisso;
  • devono essere regolabili.

Le spese ammesse

Le spese riconosciute per le quali si applica l’agevolazione fiscale includono:

  • la fornitura e la posa in opera di schermature solari o chiusure oscuranti tecniche;
  • l’eventuale smontaggio e dismissione di analoghi sistemi preesistenti;
  • la fornitura e messa in opera di meccanismi automatici di regolazione e controllo delle schermature;
  • le prestazioni professionali;
  • le opere provvisionali e accessorie.

Requisiti per usufruire del bonus zanzariere

Il bonus zanzariere per il 2024 è accessibile a tutti i contribuenti, indipendentemente dall’ISEE, a condizione che si verifichino le seguenti condizioni:

  • sostengono le spese di riqualificazione energetica;
  • sostenono costi per un’operazione collegata a un altro intervento principale di miglioramento dell’isolamento termico o di aumento della sicurezza da rischio sismico;
  • sono proprietari di singole unità immobiliari residenziali;
  • risultano proprietari di parti comuni di edifici residenziali;
  • possiedono un diritto reale sulle unità immobiliari.
Rientrano in questa agevolazione anche le case popolari e gli enti pubblici e privati che versano l’IRES. Inoltre, anche l’inquilino può usufruire del bonus, a patto che sostenga i costi e che il proprietario dell’immobile dia il consenso.

Scadenza del bonus

Il termine di scadenza del bonus zanzariere è fissato al 31 dicembre 2024, data entro cui devono essere sostenute le spese. Al fine di richiedere il bonus, è necessario inviare una comunicazione all’ENEA contenente i dati relativi all’intervento. Questa comunicazione deve essere effettuata dal beneficiario entro 90 giorni dalla conclusione dei lavori o dalla verifica di collaudo.

Come richiedere il bonus zanzarierezanzara

Per richiedere il bonus, è necessario procedere attraverso il sito web dell’ENEA, accedendo all’Area Utenti e trasmettendo la scheda descrittiva dell’intervento. Questa comunicazione è obbligatoria per ottenere la detrazione durante la dichiarazione dei redditi, presentata mediante il modello Redditi Persone Fisiche (ex Modello Unico).

Nel caso di impianti di climatizzazione estiva, bisognerà valutare il risparmio di energia primaria non rinnovabile ottenuto grazie alla schermatura solare. È possibile utilizzare l’applicazione ShadoWindow, messa a disposizione gratuitamente dall’ENEA. Per gli impianti di climatizzazione invernale, bisognerà valutare il risparmio di energia primaria non rinnovabile ottenuto con le chiusure oscuranti.

Documenti da conservare

Per beneficiare del bonus zanzariere, è necessario effettuare pagamenti tracciabili, utilizzando carte di credito o debito, o eseguendo bonifici bancari o postali. È fondamentale conservare tali documenti, insieme ai documenti di natura tecnica e amministrativa relativi agli interventi effettuati. In particolare, il richiedente è tenuto a conservare la seguente documentazione:

  • stampa originale della scheda descrittiva dell’intervento, riportante il codice CPID assegnato dal sito ENEA, firmata dal soggetto beneficiario;
  • asseverazione, redatta da un tecnico abilitato;
  • schede tecniche dei componenti e marcatura CE;
  • attestazioni di prestazione per il fattore di trasmissione solare totale;
  • delibera assembleare di approvazione di esecuzione dei lavori e tabella millesimale di ripartizione delle spese nel caso di interventi sulle parti comuni condominiali:
  • dichiarazione del proprietario autorizzante l’esecuzione dei lavori, nel caso in cui gli interventi siano condotti dal possessore dell’immobile;
  • fatture relative alle spese sostenute;
  • ricevute dei bonifici, in cui risulti la causale del versamento, con indicazione degli estremi della norma agevolativa, il codice fiscale del beneficiario della detrazione, il numero e la data della fattura e il numero di partita IVA o il codice fiscale del soggetto destinatario del singolo bonifico;
  • stampa dell’email spedita dall’ENEA che include il codice CPID, attestante che la scheda descrittiva dell’intervento è stata correttamente inviata.
Altre domande frequenti

Esperta di bonus e agevolazioni, Andrea fa parte del team Il Mio Bonus da novembre 2023 ed è a vostra disposizione se avete dubbi, domande o curiosità sul tema.

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