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Bonus pubblicità: come funziona il Bonus investimenti pubblicitari

Il 30 Aprile 2024 da Cristina - 5 minuti di lettura

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Bonus pubblicità 2023

Anche quest’anno è stato rinnovato il Bonus pubblicità, il credito d’imposta dedicato alle imprese che hanno investimenti per campagne pubblicitarie, sia su formato cartaceo che digitale. Il Mio Bonus ti spiega tutto quello che devi sapere sul Bonus pubblicità: come funziona e come richiederlo. Inoltre, ti spieghiamo cosa cambia rispetto allo scorso anno e come ottenere il credito d’imposta prenotabile.

Che cos’è il Bonus pubblicità?

Il Bonus pubblicità è un incentivo economico sotto forma di credito d’imposta, concesso alle imprese e non solo a fronte di investimenti incrementali in campagne pubblicitarie.

Che cos’è il Bonus pubblicità 2023Introdotto per la prima volta nel 2018, negli anni è stato prorogato ma ha subito diverse modifiche. Per esempio, il Decreto Cura Italia del 2020 stabilisce un credito d’imposta del 50% sul valore complessivo degli investimenti sostenuti.

Successivamente, il Decreto Rilancio e la Legge di Bilancio hanno esteso il beneficio anche nel biennio 2023-2024, mantenendo il regime che elimina il requisito dell’incrementalità. Inoltre, è stata estesa anche la platea di beneficiari: non solo la pubblicità su stampa, ma anche quella radiofonica e televisiva.

Il Decreto Energia ha confermato il bonus anche nel 2024, rivedendo però le regole e gli ambiti applicativi. Infatti, dal 2023 il credito d’imposta torna ad essere del 75% e sulle spese incrementali rispetto all’anno precedente. Inoltre, viene applicato solo sui giornali quotidiani e periodici, anche online, eliminando così le emittenti televisive e radiofoniche.

Nello specifico, i soggetti interessati hanno tempo fino al 2 aprile 2024 per presentare la domanda per il Bonus pubblicità, inoltrando la “Comunicazione per l’accesso al credito d’imposta” sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

Bonus pubblicità: cosa cambia rispetto al 2022?
  • Il credito torna ad essere del 75%
  • Viene riconosciuto solo sulle campagne pubblicitarie effettuate su stampa, anche online
  • Si applica sugli investimenti incrementali
  • Non più sul valore totale della spesa sostenuta
  • Vengono escluse le pubblicità su emittenti televisive e radiofoniche
  • Bonus investimenti pubblicitari: a chi spetta?

    Il Bonus pubblicità spetta a:

    • imprese;
    • lavoratori autonomi;
    • enti non commerciali.

    Nello specifico, è rivolto ai soggetti sopracitati che realizzano investimenti pubblicitari nel 2023, il cui costo è superiore per almeno l’1% rispetto agli investimenti pubblicitari realizzati nel 2023.

    Come funziona il Bonus pubblicità?

    Il Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria è l’incaricato di definire le modalità e di gestire la buona riuscita della concessione del credito d’imposta. Infatti, mediante l’avviso del 24 febbraio 2023 ha definito tutti i dettagli per procedere con la domanda.

    Il Bonus pubblicità è un contributo economico riconosciuto sulle spese per gli investimenti pubblicitari incrementali.

    Questo regime comporta che il credito d’imposta venga calcolato sulla spesa “in più” sostenuta nel 2023 rispetto allo scorso anno.

    Cosa significa “investimenti incrementali”?
    Per “investimenti pubblicitari incrementali” si intende che il credito d’imposta spetta soltanto se l’investimento effettuato nel 2023 supera almeno dell’1% gli investimenti analoghi realizzati sugli stessi mezzi di comunicazione nel 2022.

    Trattandosi di un credito d’imposta, il Bonus investimenti pubblicitari viene utilizzato unicamente in compensazione. Inoltre, non è cumulabile con altre agevolazioni statali, regionali o europee, inerenti le stesse spese.

    Cosa comprende?

    Cosa comprende il bonus investimenti pubblicitariLe spese ammesse nel Bonus pubblicità sono quelle relative all’acquisto di spazi pubblicitari su giornali quotidiani e periodici. Rientrano nell’agevolazione le edizioni sia cartacee che digitali.

    Affinché gli investimenti pubblicitari vengano ammessi, i giornali devono essere:

    • registrati presso il Tribunale;
    • registrati presso il ROC (Registro unico degli Operatori di comunicazione);
    • dotati di un Direttore responsabile.
    Attenzione
    Non sono comprese le spese accessorie, di intermediazione e qualsiasi altra spesa al di fuori della spesa per l’acquisto dello spazio pubblicitario.

    A quanto ammonta?

    Il credito d’imposta del Bonus pubblicità è pari al 75% calcolato sul valore incrementale degli investimenti effettuati in campagne pubblicitarie nel 2024, rispetto all’anno precedente.

    La soglia di spesa massima prevista è di 30 milioni di euro all’anno, unicamente riferita alle campagne sulla stampa quotidiana e periodica, anche online.

    Inoltre, per il calcolo occorre considerare il totale della spesa, al netto dell’IVA, se detraibile. In caso di IVA non detraibile, allora si considera l’ammontare complessivo (IVA inclusa).

    Importante
    Il Bonus investimenti pubblicitari si calcola a partire dalla spesa “in più” rispetto a quella dell’anno precedente. A partire da questa spesa “in più” si calcola il 75%, che sarà il valore del credito d’imposta che si ottiene. Tutto questo, nel limite di spesa massimo di 30 milioni di euro.

    Bonus pubblicità: come richiederlo?

    Bonus pubblicità come richiederloLa richiesta del Bonus investimenti pubblicitari è articolata su più fasi, ciascuna con le proprie scadenze.

    Fase 1: Prenotazione del bonus

    Per richiedere il credito d’imposta sugli investimenti effettuati o da effettuare nel 2023, il primo step consiste in una sorta di “prenotazione del bonus”.

    Nello specifico, dal 15 febbraio e fino al 2 aprile 2024 i soggetti interessati devono inviare il modulo “Comunicazione per l’accesso al credito d’imposta” nel seguente modo:

    • accesso ai servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate;
    • autenticazione con SPID, CIE o CNS;
    • selezionare la sezione “Servizi per” e poi la voce “Comunicare”.
    Il modulo da inoltrare compilato è scaricabile da questo link.

    Fase 2: Dichiarazione delle spese

    In seguito alla presentazione della “Comunicazione per l’accesso al credito d’imposta” viene stilato un primo elenco di soggetti richiedenti, ciascuno con il credito teorico, calcolato in base alle ipotetiche spese dell’anno.

    Tuttavia, in un secondo momento, è necessario confermare le spese sostenute. Questo step viene realizzato tra il 1° gennaio 2024 e il 31 gennaio 2024 attraverso la trasmissione della “Dichiarazione sostitutiva relativa agli investimenti effettuati”.

    Fase 3: Concessione e utilizzo del credito d’imposta

    Una volta confermate le spese agevolabili, il Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria effettuerà i dovuti controlli. Dopodiché pubblicherà l’elenco dei soggetti ammessi.

    Il credito d’imposta concesso può essere utilizzato a partire dal quinto giorno lavorativo dopo la pubblicazione dell’elenco. Il credito può essere fruito soltanto in compensazione, presentando il modello F24 e indicando il codice tributo “6900”.

    Altre domande frequenti

    Esperta di bonus e agevolazioni e con esperienza nel mondo della comunicazione. Cristina fa parte del team Il Mio Bonus da ottobre 2022 ed è a vostra disposizione se avete dubbi, domande o curiosità sul tema.


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