Bonus retrofit 2023: fino a 1.500 euro per convertire l’auto in elettrica

Sono diverse le agevolazioni attualmente in vigore nell’ambito della mobilità sostenibile. Il loro obiettivo è quello di diminuire progressivamente l’impiego di mezzi inquinanti, favorendo una transizione ecologica. Il Bonus retrofit elettrico è uno dei bonus che possono essere richiesti nel 2023 e consente di riqualificare il proprio veicolo, installando un sistema di alimentazione elettrica. Il Mio Bonus ti spiega in cosa consiste il Bonus retrofit, come richiederlo e quali sono i vantaggi di avere un’auto elettrica.

Che cos’è il Bonus retrofit 2023?

Attraverso questa agevolazione, infatti, i cittadini possono recuperare fino a 3.500 euro per gli interventi di sostituzione del motore endotermico (benzina o diesel) con un sistema di alimentazione elettrica.

Questo contributo era stato inizialmente inserito nella Legge di Bilancio 2022, ma non era mai arrivato il decreto attuativo con le modalità esecutive. Finalmente è stato confermato nel 2023 e ora è possibile richiederlo grazie a un ammontare di risorse stanziate pari a 14 milioni di euro.

Il Bonus retrofit elettrico, infatti, ha come obiettivo quello di incentivare la popolazione alla transizione ecologica e al passaggio a veicoli a zero emissioni. Infatti, i vantaggi dell’elettrico sono molteplici: oltre a poter circolare nelle aree dove sono previsti blocchi alla circolazione (presenti in molti Comuni), i costi di manutenzione sono ridotti grazie alla minore quantità di pezzi che costituiscono il motore elettrico.

Bonus retrofit elettrico: a chi spetta?

Il Bonus retrofit spetta a tutti i proprietari di veicoli che hanno effettuato una riqualificazione elettrica nel periodo compreso tra il 10 novembre 2021 al 31 dicembre 2022.

Quali veicoli sono ammessi al Bonus retrofit

Possono beneficiare del contributo del 60% tutti i veicoli adibiti al trasporto di persone o merci. Inoltre, oltre alle auto, sono inclusi nel Bonus anche le seguenti vetture:

• fuoristrada;
• van con massimo 8 posti oltre al conducente e con un peso massimo di 5 tonnellate;
• furgoni per il trasporto merce con portata massima di 3,5 tonnellate.

Quali officine possono eseguire la conversione

Un altro importante requisito per beneficiare del Bonus retrofit elettrico riguarda l’impresa che realizza l’intervento. Infatti, il lavoro di sostituzione del motore endotermico con motore elettrico deve essere effettuato da un’impresa autorizzata.

Nello specifico, sono autorizzate a realizzare tale conversione le imprese esercenti l’attività di autoriparazione (anche come attività secondaria) identificate con uno dei seguenti codici Ateco:

• 45.20.10: riparazioni meccaniche di autoveicoli, ovvero riparazioni meccaniche, manutenzione ordinaria, riparazioni meccaniche di veicoli speciali;
• 45.20.30: riparazione di impianti elettrici e di alimentazione per autoveicoli, ovvero riparazione di sistemi di iniezione elettronica, riparazione dei carburatori, officine di riparazione, installazione degli impianti GPL e metano.

Come funziona il Bonus retrofit?

Coloro che hanno eseguito un intervento di conversione in elettrico del proprio veicolo entro il 31 dicembre 2022 possono ottenere il 60% di rimborso della spesa sostenuta. Questo vale, come abbiamo visto, per le vetture ammesse nell’agevolazione del Bonus retrofit.

Importo del bonus

Oltre a questo rimborso è presente anche un ulteriore contributo del 60% per le seguenti spese:

• imposta di bollo;
• imposta di bollo per la reiscrizione al Pubblico Registro Automobilistico (PRA);
• IPT (imposta provinciale di trascrizione).

Quanto costa trasformare l’auto in elettrica

Il costo della trasformazione di un’auto in elettrica varia in base a tanti fattori, tra cui la tipologia di vettura. Per questo motivo, non si può dire con esattezza una cifra.

Indicativamente, per le auto piccole (come le utilitarie e le city car) il costo è di circa 6.000 euro + IVA. Invece, per le auto di medie o medio-grandi dimensioni la cifra dell’intervento può arrivare a 30.000 euro + IVA.

Bonus retrofit: come richiederlo?

Per ottenere il Bonus retrofit elettrico 2023 occorre presentare domanda attraverso questa piattaforma, gestita da Consap insieme al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

Una volta all’interno della piattaforma, è sufficiente entrare con la propria identità digitale SPID e compilare il modulo online con le informazioni proprie e del veicolo oggetto del bonus. In seguito, vengono richieste le informazioni sulle spese sostenute in modo da poter erogare il valore esatto del Bonus retrofit. Infine, occorre inserire il proprio IBAN in modo da poter ricevere correttamente l’importo a cui si ha diritto.

Inoltre, bisogna allegare la documentazione richiesta per accertare le spese sostenute per la conversione della macchina in elettrica. Alla fine di questa procedura, si può procedere con l’invio della domanda.

Documentazione da allegare

Quando si compila il modulo online presente nell’apposita piattaforma è necessario anche allegare dei documenti che accertino le spese sostenute. Nello specifico, viene chiesto di compilare un’autodichiarazione sostitutiva contenente le seguenti informazioni:

• dati anagrafici del richiedente;
• codice fiscale;
• targa e categoria del veicolo;
• data della trasformazione;
• spese effettuate, comprese quelle delle imposte;
• IBAN e intestatario del conto corrente.

Occorre, inoltre, allegare la seguente documentazione a supporto delle informazioni fornite:

• copia delle fatture;
• quietanza dell’avvenuto pagamento effettuato con metodo tracciabile;
• copia del Documento Unico di circolazione aggiornato;
• ricevute dei pagamenti dell’imposta provinciale di trascrizione e dell’iscrizione al Pubblico Registro Automobilistico.

Scadenza del bonus

È possibile presentare domanda per il Bonus retrofit elettrico a partire dalle ore 12:00 del 15 febbraio 2023, che rimarrà online fino ad esaurimento dei fondi.

Tuttavia, gli interventi di riqualificazione elettrica ammessi sono quelli che hanno avuto luogo dal 10 novembre 2021 al 31 dicembre 2022. Per questo motivo, le richieste del bonus si riferiscono ad operazioni effettuate fino al 2022.