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Bonus start up 2024: come funziona e a chi spetta

Il 1 Aprile 2024 da Cristina - 4 minuti di lettura

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Bonus start up 2023

Promuovere lo sviluppo di start-up innovative è uno degli obiettivi del Governo italiano. A questo proposito, infatti, è stato introdotto il Bonus start up, una detrazione fiscale per agevolazioni le persone che decidono effettuare investimenti e addentrarsi nel mondo dell’innovazione. Il Mio Bonus ti spiega in cosa consiste e come funziona il Bonus start up 2024, che è entrato in vigore nel 2023 e si vede ripetuto anche quest’ anno.

Che cos’è il Bonus start up 2024?

Il Bonus start up consiste in una detrazione fiscale del 50% della somma investita per la creazione di una start up innovativa.

In questo modo, si passerebbe a una detrazione maggiore di quanto indicato dall’articolo 29 del decreto legislativo 79/2012. Infatti, inizialmente la percentuale era del 19%, per poi passare, nel 2017, al 30% della somma investita.

Pertanto, in alternativa a quanto avviene finora, l’articolo 29-bis offre un’alternativa interessante, potendo detrarre il 50% del capitale investito. In questo modo, si favorisce l’investimento nel settore delle start-up e si consolida l’economia del Paese.

Come funziona il Bonus start up?

Come funziona il Bonus start upIl Bonus start up si presenta come detrazione fiscale dell’importo investito nel capitale sociale di start-up innovative o tramite organismi di investimento collettivo del risparmio focalizzati sulle start-up.

Questa agevolazione prevede una detrazione fiscale pari al 50% dell’importo investito, per un investimento massimo detraibile di 100.000 euro, per ogni periodo d’imposta.

Inoltre, per beneficiare di questo bonus, il soggetto richiedente deve mantenere l’investimento nel settore delle start-up per almeno 3 anni, pena il decadimento della detrazione fiscale.

Infine, è importante sottolineare che il Bonus start up 2024 rientra nel regime de minimis, concesso ai sensi del Regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione europea del 18 dicembre 2013.

Che cos'è il regime degli aiuti de minimis?
Gli aiuti “de minimis sono aiuti di piccola entità concessi dall’Unione Europea alle imprese e che non superano degli importi stabiliti.

Bonus start up 2024: come richiederlo?

Bonus start up 2023 come richiederloPer ottenere il Bonus start up non occorre presentare nessuna domanda. Si tratta, infatti, di una detrazione fiscale sugli investimenti realizzati nel settore delle start-up. L’ importo verrà automaticamente dedotto dalla dichiarazione dei redditi.

La start-up deve essere registrata sotto la forma giuridica sotto cui si vuol operare, come per esempio SpA o Srl. Dopo aver aperto una partita Iva presso l’ Agenzia delle Entrate ed averla iscritta al Registro delle Imprese (alla Camera di Commercio).

Tuttavia, è utile sottolineare che, trattandosi di una detrazione fiscale, il Bonus start up può essere utilizzato in fase di dichiarazione dei redditi, nel periodo d’imposta in cui avviene l’investimento e nei periodi successivi.

Inoltre, per consentire la sua fruizione anche nel caso in cui la detrazione superi l’imposta lorda, è possibile utilizzare il Bonus start up come credito d’imposta.

In questo modo, infatti, l’eccedenza che non si può detrarre può essere utilizzata in compensazione mediante il modello F24.

Tutti i finanziamenti per le start up 2023

Tutti i finanziamenti per le start up 2023Avviare una start-up rappresenta una sfida grande e interessante. All’inizio le incertezze sono molte, soprattutto dal punto di vista economico.

Spesso il capitale a disposizione della persona fisica non è sufficiente ad avviare in maniera corretta l’attività innovativa. E per questo motivo ricevere finanziamenti da terzi rappresenta un aiuto fondamentale per l’attività.

A questo proposito, i modi per ricevere finanziamenti sono molteplici. Dai prestiti richiesti alle banche, fino ad arrivare ai contributi a fondo perduto.

Quest’ultima alternativa è, probabilmente, la più interessante, in quanto si tratta di una concessione di denaro senza l’obbligo di restituzione né dei relativi interessi.

Lo Stato italiano, l’Unione Europea e altri enti pubblici mettono a disposizione diversi contributi a fondo perduto per incentivare l’iniziativa imprenditoriale.

Nello specifico, ciascun finanziamento si rivolge a categorie di imprenditori diversi oppure ad attività con determinate caratteristiche. Molti di essi si rivolgono ai giovani imprenditori o alle donne, che sono le categorie maggiormente in difficoltà all’avvio di una start-up.

Altri contributi, invece, si rivolgono a specifici settori, come quelli che hanno bisogno di una spinta per riprendersi dopo aver attraversato delle crisi.

Altre informazioni
Se vuoi sapere di più sui contributi a fondo perduto in vigore nel 2023 per le start-up, non puoi perderti il nostro approfondimento!

Esperta di bonus e agevolazioni e con esperienza nel mondo della comunicazione. Cristina fa parte del team Il Mio Bonus da ottobre 2022 ed è a vostra disposizione se avete dubbi, domande o curiosità sul tema.


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