Lavoro

Sgravio contributivo per assumere donne vittime di violenza

Il 4 Gennaio 2024 da Andrea - 5 minuti di lettura

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sgravio contributivo donneAll’interno della Legge di Bilancio 2024, sono incluse significative misure a sostegno delle donne vittime di violenza di genere. Queste iniziative riflettono un impegno concreto per contrastare gli abusi e promuovere la partecipazione attiva delle donne nel mondo del lavoro. Tra le novità più rilevanti emerge lo sgravio contributivo destinato alle assunzioni di donne che hanno subito violenza. Il Mio Bonus vi spiega dettagliatamente di cosa si tratta, a chi spetta e quali sono le modalità di richiesta.

Cos’è lo sgravio contributivo per assunzioni di donne vittime di violenza

Si tratta di un esonero dal versamento dei contributi previdenziali, con esclusione dei premi e contributi INAIL, nella misura del 100% e nel limite massimo di importo di 8.000 euro annui.

Per quanto concerne questo sgravio contributivo, verranno destinati 12,5 milioni di euro. Questi fondi serviranno a incentivare i datori di lavoro del settore privato che, nel periodo 2024-2025, procederanno con l’assunzione di donne disoccupate, vittime di violenza, e attualmente beneficiarie del reddito di libertà.

La misura spetta ai datori di lavoro privati, per cui sono escluse le aziende pubbliche, e si applica sia per assunzioni a tempo determinato sia a tempo indeterminato. Lo sgravio contributivo si presenta nelle seguenti modalità:

  • nel caso in cui l’assunzione sia stata effettuata con un contratto di lavoro a tempo determinato, è possibile accedere all’esonero per una durata massima di 12 mesi dalla data di assunzione;
  • quando il contratto a termine viene trasformato in uno a tempo indeterminato, l’esonero viene prolungato fino a 18 mesi dalla data di assunzione;
  • qualora l’assunzione sia stata effettuata direttamente con un contratto a tempo indeterminato, si può usufruire dell’esonero per un periodo massimo di 24 mesi.

Come funziona

Lo sgravio contributivo per le assunzioni di donne vittime di violenza prevede un completo esonero per i datori di lavoro del settore privato. In pratica, si tratta di uno sconto sui contributi che i datori di lavoro devono versare. Dallo sgravio, però, sono esclusi:

  • l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e malattie professionali versata dal datore di lavoro all’INAIL per i propri dipendenti;
  • gli importi eccedenti gli 8.000 euro annui (che rappresenta il limite massimo dello sconto sui contributi stabilito dalla Legge di Bilancio 2024 per questa specifica misura).

Monitoraggio INPS

L’INPS sarà responsabile di monitorare le entrate dovute allo sgravio contributivo per le assunzioni di donne vittime di violenza. I vantaggi contributivi saranno concessi rispettando i limiti massimi di spesa definiti per il periodo dal 2024 al 2028:

  • 1,5 milioni di euro per il 2024;
  • 4 milioni di euro per il 2025;
  • 3,8 milioni di euro per il 2026;
  • 2,5 milioni di euro per il 2027;
  • 0,7 milioni di euro per il 2028.

Nel caso in cui si raggiunga il limite di spesa, l’INPS non valuterà ulteriori richieste di accesso a tali agevolazioni contributive. Comunicheremo eventuali aggiornamenti non appena l’INPS fornirà dettagli a riguardo.

A chi spetta lo sgravio contributivo e come ottenerlo

donne assunte

Lo sgravio contributivo è destinato esclusivamente ai datori di lavoro del settore privato. È possibile beneficiare di questa agevolazione nel momento in cui vengono effettuate assunzioni di donne disoccupate, vittime di violenza, e beneficiarie del reddito di libertà.

La gestione della misura, probabilmente, sarà affidata all’INPS, che, in seguito alla comunicazione da parte del datore di lavoro, procederà a riconoscere lo sgravio contributivo mediante modalità telematiche. Vi terremmo aggiornati non appena ci saranno indicazioni dirette dell’INPS.

Reddito di Libertà nel 2024

Per il 2024, il Fondo per il reddito di libertà destinato alle donne vittime di violenza sarà potenziato con un aumento di 6 milioni di euro, diventando di fatto una misura strutturale. Si tratta di un fondo, istituito nel 2020, mirato a promuovere percorsi di autonomia ed emancipazione per le donne vittime di violenza, fornendo loro un supporto economico che favorisca l’indipendenza e contribuisca a superare le condizioni di povertà.

Il reddito di libertà consiste in un supporto finanziario di 400 euro per 12 mesi, destinato specificamente alle donne vittime di violenza, sole o con figli minori, che sono seguite dai centri antiviolenza riconosciuti dalle Regioni e dai servizi sociali.

Il contributo mensile di 400 euro, concesso in un’unica soluzione per massimo 12 mesi, ha l’obiettivo di sostenere:

  • le spese per assicurare l’autonomia abitativa e la riacquisizione dell’autonomia personale;
  • il percorso scolastico e formativo dei figli o delle figlie minori.

Come ottenerlo

Le donne interessate possono presentare la richiesta autonomamente o con l’assistenza di un rappresentante legale o un delegato. La domanda viene realizzata dal Comune di residenza, accedendo al sito web dell’INPS, nella sezione dedicata alle “Prestazioni sociali dei comuni”. Nel momento della richiesta, è necessario allegare questo modulo, che comprende:

  • un’autodichiarazione dell’interessata;
  • la dichiarazione del centro antiviolenza, firmata dal suo rappresentante legale, che attesti il percorso di emancipazione compiuto dall’interessata;
  • una dichiarazione dei servizi sociali, che chiariscono lo stato di bisogno della donna in seguito alle violenze subite.

Dopo aver presentato la richiesta, è possibile monitorare l’esito attraverso la piattaforma INPS. Gli stati che compariranno possono essere i seguenti:

  • “Accolta in pagamento”, quando la richiesta è stata approvata;
  • “Accolta in attesa di IBAN”, se l’esito è negativo (ad esempio, per mancanza di documentazione);
  • “Non accolta per insufficienza di budget” (nel caso in cui le risorse disponibili siano esaurite, ma la richiesta può essere riesaminata successivamente).

Esperta di bonus e agevolazioni, Andrea fa parte del team Il Mio Bonus da novembre 2023 ed è a vostra disposizione se avete dubbi, domande o curiosità sul tema.

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