Lavoro

Bonus assunzioni donne: i settori tutelati

Il 13 Dicembre 2023 da Andrea - 4 minuti di lettura

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assunzioni donneIl bonus assunzioni donne rientra sicuramente tra i bonus più importanti pensati per il 2024, dato che offrirà vantaggi a favore delle donne in nuovi campi e settori lavorativi. Questo bonus mira a ridurre o addirittura eliminare gli oneri previdenziali ed assistenziali a carico del datore di lavoro, con l’obiettivo di favorire l’assunzione di categorie specifiche di soggetti a rischio di incontrare difficoltà nell’inserimento/reinserimento nel mondo lavorativo. Il Mio Bonus vi spiega dettagliatamente come funziona e i requisiti richiesti.

Cos’è il bonus assunzioni donne

Trattasi di un esonero contributivo che spetta per l’assunzione di lavoratrici svantaggiate che operano in settori con elevato gender gap.

I settori in cui si potrà ottenere il bonus assunzioni donne sono stati identificati dal Ministero del Lavoro mediante il decreto del 20 novembre. Gli incentivi per le assunzioni sono destinati ai datori di lavoro che decidono di assumere lavoratrici svantaggiate in settori con un gender gap, ovvero una disparità di genere superiore al 25%.

Il decreto individua settori e professioni interessati sulla base delle elaborazioni effettuate dall’ISTAT in relazione al tasso di disparità medio del 2022, pari al 9,8%. In base a quanto stabilito nel decreto, i settori privati nei quali sarà permesso reclutare lavoratrici svantaggiate e beneficiare dell’esonero contributivo sono i seguenti:

  • agricoltura;
  • industria;
  • servizi.

Tabelle degli sgravi fiscali

Come evidenziano i dati presenti nella prima tabella allegata al decreto, il settore delle costruzioni conserva il più alto tasso di disparità di genere (82,4%). Al contrario, il divario minore si riscontra nei servizi della Pubblica Amministrazione.

SEZIONI ATECO 2007 Percentuale Maschi Percentuali Femmine Tasso di disparità
Agricoltura 73 27 45,9
Industria
Costruzioni 91,2 8,8 82,4
Ind. estrattiva 88,1 11,9 76,1
Acqua e gestione rifiuti 82,2 17,8 64,4
Ind. manifatturiera 71,8 28,2 43,6
Ind. energetica 72,1 27,9 44,2
Servizi
Trasporto e magazzinaggio 78,5 21,5 57
Informazione e comunicazione 68,2 31,8 36,5
Servizi generali della PA 64,5 34,6 30,8
Totale 54,9 45,1 9,8

Professioni

Per quanto concerne le professioni, invece, la disparità di genere più notevole si riscontra tra gli ufficiali delle forze armate (98,3%), una professione prevalentemente maschile.

PROFESSIONE (CP2011) Percentuale Maschi Percentuali Femmine Tasso di disparità
91 - Ufficiali delle forze armate 99,2 0,8 98,3
74 - Conduttori di veicoli, di macchinari mobili e di sollevamento 97,9 2,1 95,9
92 - Sergenti, sovraintendenti e marescialli delle forze armate 97,4 2,6 94,8
62 - Artigiani ed operai metalmeccanici specializzati e installatori e manutentori di attrezzature elettriche ed elettroniche 97,7 2,3 95,5
93 - Truppa delle forze armate 93,8 6,2 87,5
61 - Artigiani e operai specializzati dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici 97,5 2,5 95,1
64 - Agricoltori e operai specializzati dell’agricoltura, delle foreste, della zootecnia, della pesca e della caccia 83 17 66,1
71 - Conduttori di impianti industriali 81,6 18,4 63,2
31 - Professioni tecniche in campo scientifico, ingegneristico e della produzione 83,7 16,3 67,5
84 - Professioni non qualificate nella manifattura, nell’estrazione di minerali e nellecostruzioni 81,8 18,2 63,5
22 - Ingegneri, architetti e professioni assimilate 77,7 22,3 55,4
12 - Imprenditori, amministratori e direttori di grandi aziende 79,6 20,4 59,2
21 - Specialisti in scienze matematiche, informatiche, chimiche, fisiche e naturali 78 22 55,9
63 - Artigiani ed operai specializzati della meccanica di precisione, dell’artigianato artistico, della stampa ed assimilati 73,5 26,5 46,9
83 - Professioni non qualificate nell’agricoltura, nella manutenzione del verde, nell’allevamento, nella silvicoltura e nella pesca 74,5 24,6 50,8
72 - Operai semi qualificati di macchinari fissi per la lavorazione in serie e operai addetti almontaggio 69,4 30,6 38,8
13 - Imprenditori e responsabili di piccole aziende 73,6 26,4 47,3
73 - Operatori di macchinari fissi in agricoltura e nella industria alimentare 64,1 35,9 28,2
65 - Artigiani e operai specializzati delle lavorazioni alimentari, del legno, del tessile, dell’abbigliamento, delle pelli, del cuoio e dell’industria dello spettacolo 61,4 38,6 22,9
81 - Professioni non qualificate nel commercio e nei servizi 57 43 14
Totale 54,9 45,1 9,8

Come funziona il bonus assunzioni donneimpiegata

In generale il bonus assunzioni donne, previsto dalla Legge Fornero, si applica per l’assunzione di lavoratrici in varie situazioni di svantaggio. Non ci sono limiti di età, gli unici requisiti sono i seguenti:

  • assenza di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi e residenza in regioni ammissibili ai finanziamenti nell’ambito dei fondi strutturali dell’Unione Europea;
  • assenza di un impiego regolarmente retribuito da almeno 2 anni senza limiti di residenza;
  • assenza di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi e attività lavorativa in settori economici caratterizzati da un’accentuata disparità occupazionale di genere.
Il bonus assunzioni donne si applica anche per le donne con almeno 50 anni d’età e disoccupate da più di un anno.

Il bonus consiste nella riduzione del 50% dei contributi a carico del datore di lavoro e dei premi assicurativi INAIL. L’esonero ha una durata di 18 mesi per le assunzioni a tempo indeterminato o trasformazione da determinato e di 12 mesi per le assunzioni a tempo determinato.

Condizioni del bonus assunzionilavoratrice

Nel caso di conversione in contratto a tempo indeterminato, entro la scadenza del beneficio iniziale, la diminuzione dei contributi si estende fino al diciottesimo mese dall’inizio del rapporto di lavoro a termine.

Se nelle assunzioni agevolate è necessario che la lavoratrice si trovi in uno stato di svantaggio al momento dell’assunzione, per le conversioni a contratto a tempo indeterminato la condizione di svantaggio deve ricorrere alla data in cui avviene la trasformazione del rapporto di lavoro.

Altre informazioni
Dal 2023 l’esonero contributivo è tornato al 50%, dopo che per il biennio 2021/2022 era stato elevato al 100%.

Altri aiuti destinati alle donne

Vi ricordiamo che per il 2024 sono già state confermate diverse agevolazioni pensate appositamente per sostenere le donne, in particolare le mamme che lavorano. Qui trovate i nostri articoli dettagliati su alcuni bonus attivi per il prossimo anno:

Esperta di bonus e agevolazioni, Andrea fa parte del team Il Mio Bonus da novembre 2023 ed è a vostra disposizione se avete dubbi, domande o curiosità sul tema.

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