Ristrutturare il terrazzo di casa può essere una necessità o uno sfizio, qualora si voglia abbellirlo in vista della bella stagione. In entrambi i casi è presente una detrazione fiscale che consente di risparmiare notevolmente. Si tratta del Bonus terrazzi, un’agevolazione fiscale applicata ai lavori di rinnovamento delle aree esterne. Il Mio Bonus ti presenta in cosa consiste il Bonus terrazzi 2023 e quali agevolazioni si possono ottenere quest’anno.
Che cos’è il Bonus terrazzi 2023?
Non esiste un vero e proprio Bonus terrazzi. Infatti, per i lavori realizzati su terrazzi, balconi e giardini bisogna fare riferimento al Bonus verde 2023.
Introdotto con la Legge di Bilancio 2017, il Bonus verde è stato prorogato negli anni e sarà valido per tutti i lavori realizzati fino al 31 dicembre 2023.
Infatti, a differenza di altri bonus, il Bonus verde è stato mantenuto nel tempo, con una detrazione IRPEF rimasta invariata, ovvero del 36%.
Fino al 2022 era in vigore un’altra agevolazione molto conveniente per chi desidera ristrutturare il proprio balcone. Si trattava del Bonus facciate, caratterizzato da un rimborso IRPEF del 90% (poi scesa al 60%) a fronte di interventi di restauro dell’involucro esterno del proprio immobile, compresi i terrazzi.
Tuttavia, il 31 dicembre 2022 è stato l’ultimo giorno per il Bonus facciate, che ha lasciato il posto ad altre agevolazioni minori nel corso del 2023.
Bonus terrazzi: a chi spetta?
Il Bonus terrazzi 2023 spetta a tutti coloro che possiedono o detengono un immobile, ovvero:
- proprietari dell’immobile (o nudi proprietari);
- titolari di un diritto reale di godimento sull’immobile;
- inquilini in affitto;
- comodatari;
- enti pubblici o privati;
- assegnatari di case popolari.
In questo ambito, è importante sottolineare un’importante caratteristica del Bonus terrazzi. Questa agevolazione è riferita all’immobile e non al proprietario dello stesso. Questo significa che se un cittadino possiede più case, allora può cumulare la detrazione fiscale per ciascuna di esse.
Come funziona il Bonus terrazzi?
Il Bonus terrazzi consente al cittadino di ottenere una detrazione del 36%, calcolata sul costo complessivo sostenuto per i lavori.
Trattandosi di una detrazione fiscale, occorre inserire l’importo nella dichiarazione dei redditi che si riferisce al periodo d’imposta in cui si sono sostenute le spese.
Se si eseguono i lavori di rinnovo del proprio balcone nel 2023, allora sarà possibile iniziare a recuperare la quota a partire dalla dichiarazione dei redditi 2024.
Rientrando all’interno del Bonus verde, è possibile recuperare parte delle spese sostenute per i seguenti interventi:
- sistemazione a verde di aree private scoperte, come i terrazzi;
- realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.
Lavori ammessi nell’agevolazione
Nel dettaglio, i lavori che rientrano nel Bonus terrazzi (e quindi nel Bonus verde) sono i seguenti:
- sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni;
- riqualificazione di prati;
- realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili;
- realizzazione e manutenzione degli impianti di irrigazione;
- creazione di pozzi;
- potature estese;
- potatura di piante e arbusti;
- potatura di alberi e piante in vaso, a condizione che questa attività sia integrata in un’operazione più complessa;
- spese di progettazione relative a lavori successivamente effettuati.
Invece, non è possibile ottenere il Bonus verde per l’acquisto di fiori, piante e attrezzi di giardinaggio. Si tratta, infatti, di interventi di manutenzione ordinaria, che sono esclusi dall’agevolazione.
Calcolo del Bonus terrazzi
La detrazione per il Bonus terrazzi 2023 è del 36% su una spesa massima di 5.000 euro. Pertanto, l’importo massimo che si può recuperare sarà di massimo 1.800 euro (il 36% di 5.000 euro).
Inoltre, trattandosi di una detrazione fiscale in 10 quote annuali di pari importo, ogni anno il rimborso IRPEF che si ottiene sarà di massimo 180 euro, per un periodo complessivo di 10 anni.
Nel caso in cui i lavori vengano eseguiti in immobili adibiti ad abitazione e attività commerciale, è possibile ottenere la detrazione, ma in misura ridotta. Infatti, la percentuale di detrazione scende al 18% (la metà rispetto alla versione classica), mentre il tetto massimo di spesa resta invariato a 5.000 euro.
Altra agevolazione per ristrutturare il terrazzo
Non solo Bonus verde 2023. Infatti, chi desidera realizzare lavori di ristrutturazione nel proprio terrazzo può beneficiare di un’altra detrazione che rientra nell’ambito dei bonus edilizi.
In questo senso, occorre attenersi alle regole del Bonus ristrutturazione, che consiste in una detrazione fiscale del 50% a fronte di una spesa massima di 96.000 euro.
Nello specifico, gli interventi che rientrano nel Bonus ristrutturazione per il restauro e la manutenzione del terrazzo sono i seguenti:
- muratura, per esempio realizzazione di pareti o rimozione di pareti vecchie;
- installazione di infissi (finestre o porte-finestre);
- pavimentazione, per esempio sostituzione di vecchie pavimentazioni e posa di piastrelle;
- rivestimento, per esempio sostituzione e posa di vecchie piastrelle;
- illuminazione, come installazione di nuovi punti luce;
- realizzazione di un nuovo balcone;
- trasformazione del balcone in veranda.
Bonus terrazzi: come richiederlo?
Per accedere al Bonus terrazzi 2023, prima di tutto, è necessario che il pagamento degli interventi venga effettuato con un metodo di pagamento tracciabile. Quindi, sono ammessi bonifico (bancario o postale), assegno, carta di credito o bancomat.
Tra questi, il mezzo più efficace è il bonifico parlante, perché riporta nella causale la dicitura specifica alla normativa del bonus, rendendo immediata la connessione tra spesa effettuata e richiesta dell’agevolazione.
Inoltre, al momento della dichiarazione dei redditi, è importante essere in possesso della seguente documentazione, da conservare nei 10 anni successivi alla richiesta del Bonus:
- fatture e ricevute fiscali come prova delle spese sostenute;
- documentazione che attesti il pagamento delle spese;
- autocertificazione in cui si attesta che l’importo delle spese su cui si calcola la deduzione non supera il limite massimo.