Lavoro

Come leggere la busta paga e capire le voci: la guida completa (2023)

Il 8 Maggio 2023 da Cristina - 8 minuti di lettura

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Come leggere una busta paga 2023

Ogni mese, i lavoratori ricevono la busta paga, ovvero un documento contenente non solo la retribuzione , ma anche una serie di dati e ritenute fiscali. Pertanto, soprattutto le prime volte, può risultare difficile da leggere e decifrare. La comprensione della busta paga, però, è di fondamentale importanza per essere sicuri che i calcoli del salario sono corretti e sono state applicate le ritenute giuste. Il Mio Bonus ti offre una guida completa su come leggere una busta paga e quali sono le voci che la compongono.

Che cos’è la busta paga?

Nelle aziende, la fine del mese coincide con il pagamento degli stipendi ai suoi dipendenti. Questo atto viene certificato dal rilascio di un documento chiamato busta paga.

La busta paga è un documento ufficiale che il datore di lavoro consegna al lavoratore per certificare la sua retribuzione. In esso vengono riepilogate una serie di informazioni fiscali e previdenziali che concorrono al calcolo della retribuzione netta.

A cosa serve la busta paga?

A cosa serve la busta pagaIn quanto documento ufficiale, la busta paga certifica la retribuzione che spetta al lavoratore e che era stata concordata alla firma del contratto di lavoro.

Pertanto, grazie alla busta paga, il dipendente può verificare la congruità dello stipendio e rivendicare eventuali differenze in relazione a quanto stabilito nel Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL).

Inoltre, la busta paga viene richiesta anche qualora si volessero richiedere mutui bancari, prestiti o finanziamenti. Insieme alla busta paga, occorre conservare e consegnare anche la Certificazione Unica (CU), un documento che attesta i redditi percepiti nell’anno precedente e che va obbligatoriamente consegnata dal datore di lavoro.

Busta paga: come funziona?

La busta paga, chiamata anche cedolino o prospetto paga, può essere consegnata in maniera cartacea oppure elettronica.

Ormai è sempre più comune il rilascio della busta paga in modalità online, la quale può avvenire attraverso l’invio di un’email, allegando il documento. In alternativa, essa può essere caricata su un sito web, all’interno di un’apposita area riservata.

Per esempio, i dipendenti pubblici non ricevono più la busta paga cartacea, ma la possono scaricare da una piattaforma. Questa busta paga elettronica prende il nome di cedolino NoiPa e può essere consultata (e scaricata) attraverso l’apposito sito web dell’Amministrazione Pubblica.

Attenzione
L’articolo 1 della legge n. 4 del 1953 stabilisce che il datore di lavoro è obbligato a consegnare la busta paga, ma gode di libertà di scelta per quanto riguarda la modalità di consegna della stessa.

Come leggere una busta paga: le parti che la compongono

Una volta compresa l’utilità della busta paga, ora è importante capire la sua struttura. Infatti, le parti che la compongono assumono rilevanza nel momento in cui si vogliono conoscere le diverse voci e verificare come viene calcolato il proprio stipendio netto.

Per semplicità, la busta paga può essere divisa in…
  • Intestazione
  • Corpo
  • Informazioni fiscali
  • Ferie e permessi
  • Stipendio netto
  • Intestazione

    Come leggere una busta pagaLa prima parte della busta paga è l’intestazione: in essa sono presenti le informazioni sull’azienda e i dati del lavoratore. Le voci riportate in questa parte sono le seguenti:

    • dati dell’azienda;
    • mese di retribuzione;
    • dati anagrafici del lavoratore;
    • livello di inquadramento in base al CCNL e alla mansione.

    Nei dati dell’azienda troviamo il codice identificativo dell’azienda, il codice fiscale, la sua Ragione sociale, la sua posizione INPS e il numero di posizione INAIL.

    Il mese di retribuzione, invece, corrisponde al mese a cui fa riferimento quella busta paga, ovvero il mese di erogazione dello stipendio.

    In seguito, i dati del lavoratore riportano nome, cognome e indirizzo del soggetto; ma non solo: sono presenti anche la modalità di pagamento dello stipendio e i riferimenti bancari.

    Per quanto riguarda i riferimenti contrattuali, oltre alla sede di lavoro, nella busta paga vengono riportati anche:

    • la data di assunzione;
    • il tipo di CCNL;
    • la qualifica, la mansione e il livello di inquadramento;
    • la paga base, che corrisponde al minimo tabellare in base ai dati sulla qualifica e il livello di inquadramento determinato dal CCNL;
    • l’indennità di contingenza, ovvero l’importo di adeguamento per compensare l’inflazione (invariato dal 2001);
    • EDR (Elemento Distinto della Retribuzione), una somma di 10,33 euro mensili, per 13 mensilità, erogata a tutti i dipendenti del settore privato.

    Corpo del cedolino

    corpo della busta pagaLa seconda parte del cedolino è il corpo, ovvero la parte più importante del documento. Essa contiene tutte le voci che concorrono al calcolo della retribuzione del lavoratore.

    Nello specifico, la retribuzione è composta da una parte diretta e da una variabile. La parte diretta è quella relativa all’effettiva prestazione mensile del lavoratore ed è quindi composta dalla paga base e da eventuali scatti di anzianità e premi aziendali fissi.

    La parte variabile, invece, si presenta qualora si verificano determinati eventi: tredicesima, quattordicesima, ferie, permessi retribuiti, ecc.

    Nel dettaglio, il corpo della busta paga può contenere le seguenti voci:

    • Compenso: è la retribuzione base, ovvero il compenso lordo del lavoratore. A questa cifra andranno poi sottratte le diverse trattenute fiscali;
    • Scatti di anzianità: è l’aumento dello stipendio previsto da ogni CCNL, di solito ogni 3 anni;
    • Contributo INAIL: è il contributo che il lavoratore è tenuto a versare all’INAIL (Istituto nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro);
    • Imponibile INAIL: è quella parte dello stipendio su cui viene calcolato il contributo INAIL; la parte del tuo stipendio su cui si calcola il contributo INAIL da versare;
    • Contributo IVS: è il Contributo Invalidità Vecchiaia Superstiti, destinato a finanziare il fondo per la pensione di vecchiaia;
    • Imponibile IRPEF: è la parte di stipendio su cui vengono calcolate tutte le tasse (IRPEF, ovvero Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche);
    • IRPEF Lorda: è l’imposta sul reddito che il lavoratore dovrà pagare;
    • Detrazioni Lav. Dipendente: sono delle detrazioni che aumentano lo stipendio netto;
    • Tredicesima e Quattordicesima: mensilità aggiuntive che vengono pagate in prossimità delle feste natalizie e dell’estate;
    • Bonus IRPEF: conosciuto anche come Bonus Renzi, è presente in busta paga sotto il nome di “Trattamento integrativo”.

    Dati fiscali e TFR

    tfr in busta pagaDopo il corpo della busta paga si trova la parte contenente i dati sulle detrazioni fiscali. Pertanto, in questa parte del cedolino troviamo tutte quelle voci che trasformano lo stipendio da lordo a netto.

    Nel dettaglio, le voci presenti in questa parte sono le seguenti:

    • imponibile fiscale: si ottiene sottraendo le ritenute previdenziali e assistenziali dalla retribuzione lorda;
    • imposta lorda IRPEF: è l’aliquota che viene applicata al lavoratore, in base agli scaglioni di reddito;
    • imposta netta IRPEF: è la differenza tra l’imposta lorda e le detrazioni d’imposta;
    • detrazioni d’imposta: sono tutte le detrazioni derivanti dai familiari a carico, spese sanitarie, redditi da lavoro e/o pensione;
    • totale trattenute IRPEF: è la somma delle trattenute fiscali dell’azienda;
    • totale trattenute: è la somma delle trattenute IRPEF e dei contributi sociali.

    In questa parte viene riportato anche il TFR, ovvero il Trattamento di Fine Rapporto. Quest’ultimo fa riferimento alla somma erogata in caso di cessazione del rapporto di lavoro, indipendentemente dalla sua causa.

    Il TFR in busta paga è composto da:

    • TFR lordo annuo: è la somma delle mensilità lorde maturate, diviso per 13,5;
    • imponibile TFR: è la somma delle quote maturate anno per anno.

    Ferie e permessi

    Prima di arrivare alla cifra finale, ovvero la retribuzione netta, è presente una parte con il conteggio delle ferie e dei permessi retribuiti che spettano al lavoratore.

    Qui troviamo sia le ferie già godute, ovvero quelle che spettavano al lavoratore e che ha già consumato, e le ferie maturate e non ancora godute.

    Stipendio netto

    Tutto il documento ha l’obiettivo finale di riportare i calcoli che portano alla definizione dello stipendio netto. Infatti, tutte le voci finora elencate concorrono alla determinazione del netto che effettivamente spetta al lavoratore per la sua prestazione nel mese di riferimento.

    Come calcolare lo stipendio netto in busta paga? Lo stipendio netto viene calcolato dallo stipendio lordo, al quale vengono sottratte le trattenute fiscali e le previdenziali obbligatorie.

    Calcolo dello stipendio netto
    Retribuzione lorda
    - Contributi previdenziali INPS (9,19%)
    = Imponibile fiscale
    - Trattenute IRPEF al netto delle detrazioni fiscali
    = Stipendio al netto delle trattenute
    + Eventuale Bonus IRPEF
    = Stipendio netto percepito

    Trattenute e competenze: due concetti chiave della busta paga

    Abbiamo visto come nella busta paga, e in particolare nel suo corpo, siano contenute le voci inerenti le retribuzioni e le imposte da pagare.

    Vi sono due macro concetti che inglobano queste voci e che sono importanti da conoscere e comprendere. Si tratta delle competenze e delle trattenute.

    Cosa sono le competenze?
    Le competenze sono tutti i valori accreditati al dipendente. Le competenze principali contenute nella busta paga sono la retribuzione base, gli scatti di anzianità, il Bonus IRPEF, i premi, gli arretrati ed eventuali rimborsi spese.
    Cosa sono le trattenute?
    Le trattenute sono i valori sottratti al dipendente e concorrono a determinare il totale netto. Possono essere fiscali quando riguardano le trattenute sull’imposta sull’IRPEF oppure previdenziali, che sono i contributi pagati all’INPS.

    Esperta di bonus e agevolazioni e con esperienza nel mondo della comunicazione. Cristina fa parte del team Il Mio Bonus da ottobre 2022 ed è a vostra disposizione se avete dubbi, domande o curiosità sul tema.


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    • Dan Rub

      Salve ho alcuni dubbi che la mia busta paga non sia congrua al mio orario di lavoro. Come posso verificarlo?

      • Cristina

        Buongiorno,
        Ti consiglio di rivolgerti all’ufficio di risorse umane della tua azienda.

        Un saluto

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