Lavoro

Bonus Chef 2023: in cosa consiste e come richiederlo?

Il 11 Settembre 2023 da Cristina - 5 minuti di lettura

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Bonus Chef 2022

Un credito d’imposta fino a 6.000 euro previsto dalla Legge di Bilancio . Questo è il Bonus per cuochi professionisti per l’acquisto di attrezzature, materiali e formazione. Il Mio Bonus ti presenta una guida dettagliata su come usufruire in tempo del Bonus Chef se sei un cuoco professionista, dipendente o autonomo. Scopri le modalità di fruizione nel 2023 e come richiederlo.

Bonus Chef: come richiederlo?

Introdotto per la prima volta dalla Legge di Bilancio 2021, nel mese di settembre sono state date le prime indicazioni su come richiedere il Bonus Chef 2022. Il 29 novembre 2022, invece, sono arrivati i termini per effettuare le richieste.

Il periodo per presentare domanda per il Bonus chef va dalle ore 12:00 del 27 febbraio 2023 e fino alle ore 15:00 del 3 aprile 2023. La domanda deve essere presentata tramite l’apposito portale, previa autenticazione con SPID, CIE o CNS.

Come richiedere il Bonus Chef

Tuttavia, prima di aprire la procedura di presentazione delle domande, vi è stato un periodo di ammissibilità delle spese per i cuochi professionisti. Le spese che rientrano nel Bonus saranno quelle sostenute dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2022.

Per ottenere il Bonus Chef è necessario presentare una istanza in via telematica sul sito del Ministero delle Imprese (ex Ministero dello Sviluppo Economico, ora Ministero delle Imprese e del Made in Italy), a questo link.

Tra i documenti da allegare alla domanda, il Decreto del 1º luglio 2022 specifica che i richiedenti dovranno riportare:

  • un elenco delle spese sostenute con relativa documentazione giustificativa;
  • i relativi pagamenti tracciati;
  • una prova che attesti di essere cuochi dipendenti o possessori di Partita IVA, almeno a partire dal 1° gennaio 2021.
Importante
Per consentire la tracciabilità dei pagamenti, le spese effettuate devono essere effettuate su conti correnti intestati allo chef. In alternativa, possono essere utilizzate altre modalità purché consentano di ricondurre il soggetto alla ricevuta della spesa.

Che cos’è il Bonus Chef nel 2022-2023?

Previsto dalla Legge di Bilancio 2021, il Bonus Chef ha finalmente intravisto la luce nel 2022. Per questi professionisti sono stati stanziati 3 milioni di euro complessivi, divisi per ciascun anno dal 2021 al 2023.

Il Bonus Chef consiste in un credito d’imposta del 40%, fino a un massimo di 6.000 euro.

Questo credito d’imposta viene concesso solo per le spese legate al mestiere dello chef, quindi per l’acquisto di attrezzature e per il loro aggiornamento professionale.

Come funziona il Bonus Chef?

Il Bonus Chef è utilizzabile in compensazione mediante il Modello F24 per il pagamento di imposte e contributi. Inoltre, il credito è esente da IRPEF e IRAP e non concorre alla determinazione del rapporto di deducibilità.

Cos’è il Modello F24?
È il modello utilizzato per versare le imposte sui redditi (IRPEF, ecc.) dovute, compensando il versamento con eventuali crediti.
Cosa sono l'IRPEF e l'IRAP?
L’IRPEF è l’imposta sul reddito delle persone fisiche e si calcola sui redditi da lavoro dipendente, assimilati e di impresa. Invece, l’IRAP (Imposta regionale sulle attività produttive) è tassa applicata sul valore della produzione, ovvero la differenza tra il ricavo complessivo annuale e i costi di gestione delle imprese.

A chi spetta il Bonus Chef?

A chi spetta il Bonus Chef 2022Questa agevolazione è rivolta ai cuochi professionisti presso alberghi e ristoranti:

  • come lavoratori dipendenti, con regolare contratto di lavoro;
  • come autonomi titolari di Partita IVA, almeno a partire dal 1° gennaio 2021. Rientrano anche le Partita IVA che non sono in possesso del codice ATECO 5.2.2.1.0 (corrispondente all’attività di cuochi in alberghi e ristoranti).

Inoltre, i requisiti per poter beneficiare del Bonus Chef sono:

  • aver sostenuto spese ammissibili tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022;
  • essere residenti in Italia.

Importo e spese ammissibili

L’importo del Bonus Chef è pari al 40% delle spese sostenute per la loro professione, fino a un massimo di 6.000 euro. Viene assegnato sotto forma di credito d’imposta.

Le spese consentite su cui si applica il Bonus Chef sono le seguenti:

  • acquisto di macchinari di classe energetica elevata per la conservazione, lavorazione, trasformazione e cottura dei prodotti alimentari;
  • acquisto di strumenti e attrezzature professionali per la ristorazione;
  • partecipazione a corsi di aggiornamento professionale.

Per quanto concerne l’acquisto dei macchinari, rientrano nel Bonus soltanto le seguenti classi energetiche:

  • A, B e C per i macchinari riportanti l’etichettatura su scala da A a G di cui al regolamento (UE) n. 1369/2017 del Parlamento europeo e del Consiglio del 4 luglio 2017;
  • A+, A++ e A+++ per i macchinari riportanti l’etichettatura su scala da A+++ a D, di cui alla direttiva (UE) n. 30/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 maggio 2010;
  • A+, A++ e A+++ per gli apparecchi di cottura per i quali è applicato il sistema di etichettatura su scala da A+++ a G, di cui al regolamento (UE) n. 65/2014 della Commissione del 1° ottobre 2013.
Attenzione
Non hanno accesso al credito d’imposta le spese relative a imposte e tasse. Ma l’imposta sul valore aggiunto è ammissibile solo se rappresenta per il richiedente un costo effettivo non recuperabile.

Scadenza e revoca

Sulla base del Decreto direttoriale 29 dicembre 2022, le domande possono essere presentate dalle ore 12:00 del 27 febbraio 2023 e fino alle ore 15:00 del 3 aprile 2023.

Tuttavia, le spese che rientrano nell’agevolazione devono aver luogo nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022.

Vi sono dei casi specifici in cui, anche in seguito della sua concessione, il Bonus chef può essere revocato. I casi sono i seguenti:

  • accertamento successivo dell’assenza di uno o più requisiti, come documentazione incompleta o erronea;
  • indebita fruizione dell’agevolazione;
  • opposizione, da parte del beneficiario, per lo svolgimento di controlli di verifica.

In caso di revoca, il Ministero provvede a recuperare il credito d’imposta e ad applicare interessi e sanzioni, secondo la legge.

Altre domande frequenti

Esperta di bonus e agevolazioni e con esperienza nel mondo della comunicazione. Cristina fa parte del team Il Mio Bonus da ottobre 2022 ed è a vostra disposizione se avete dubbi, domande o curiosità sul tema.


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