👶🏻 Si può richiedere il bonus bebè nel 2022-2023?
No, il Bonus bebè è stato sostituito dall'Assegno unico e universale a partire dal 1º marzo 2022.
La nascita di un bambino è spesso un evento felice, anche se porta con sé cambiamenti nella vita di una famiglia. Infatti, sono diversi i costi associati all’arrivo di un bebè e alcuni genitori devono, addirittura,ridurre o interrompere il proprio lavoro per occuparsi del bambino. Per questo motivo, lo Stato ha previsto degli aiuti economici per i neogenitori, tra cui l’ex Bonus bebè. Dal 2022, il Bonus bebè è stato sostituito con l’Assegno unico e universale, un sostegno che copre non solo le famiglie dopo la nascita o l’adozione di un bimbo, ma tutte le famiglie con figli fino al raggiungimento dei 21 anni.
Indice
A partire dal 1° marzo 2022, tutte le misure economiche a sostegno delle famiglie con figli a carico sono state inglobate e sostituite dall’Assegno unico. Tra queste misure, infatti, rientra anche il Bonus bebè, non più in vigore da tale data.
Tuttavia, le famiglie che hanno maturato il diritto al Bonus bebè entro il 31 gennaio 2022 continueranno a percepirlo fino alla sua data di scadenza.
Il Bonus bebè era un aiuto economico destinato alle famiglie per ogni bambino nato, adottato o preso in affidamento. Il contributo veniva erogato fino al primo compleanno del bambino o fino al primo anno di ingresso nella famiglia dopo l’adozione.
Per ottenere il Bonus Bebè, il richiedente doveva soddisfare i seguenti requisiti al momento della presentazione della domanda:
Queste condizioni dovevano essere soddisfatte dal genitore anche se era minorenne o incapace di agire per svariati motivi. In questo caso, però, la domanda doveva essere presentata dal rappresentante legale in nome e per conto del genitore.
Gli importi del Bonus bebè venivano determinati in base all’ISEE dell’intero nucleo familiare, senza limiti di reddito.
Nello specifico, gli importi assegnati venivano suddivisi in tre fasce a seconda dell’ISEE:
ISEE | Bonus Bebè per 1 figlio | Bonus Bebè in caso di figlio successivo al primo |
ISEE non superiore a 7.000 euro annui | 1.920 euro annui (160 al mese) | 2.304 euro (192 al mese) |
ISEE tra 7.000 euro e 40.000 euro | 1.440 euro annui (120 al mese) | 1728 euro (144 al mese) |
ISEE superiore a 40.000 euro | 960 euro annui (80 al mese) | 1152 euro (96 euro) |
Come si può osservare dalla tabella, nel caso di figli successivi al primo, l’importo del Bonus incrementava del 20%.
L’Assegno di Natalità veniva concesso, su richiesta all’INPS, per ogni bambino nato, adottato o dato in affidamento preadottivo, soltanto fino al primo compleanno del bambino o al primo anno di ingresso nella famiglia dopo l’adozione o l’affidamento preadottivo.
La sua durata massima era di 12 mesi. Pertanto, per ricevere tutte e 12 le mensilità, i genitori doveva richiederlo entro 90 giorni dalla nascita o dalla data di ingresso nel nucleo familiare.
Invece, se la domanda veniva effettuata dopo il 90º giorno, allora il beneficio spettante decorre dal mese di presentazione della domanda e comprendeva solo le mensilità fino al compimento del primo anno di vita.
Per richiedere il Bonus Bebè, bisognava presentare una domanda all’INPS secondo tre diverse modalità:
Per presentare la domanda erano necessari i seguenti documenti:
Si perdeva il diritto al beneficio qualora si presentassero uno dei seguenti casi:
No, il Bonus bebè è stato sostituito dall'Assegno unico e universale a partire dal 1º marzo 2022.
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