Famiglia

Bonus animali domestici: in cosa consiste e come richiederlo?

Il 3 Maggio 2024 da Cristina - 7 minuti di lettura

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Bonus animali domestici 2023

Che si tratti di un cane o di un gatto, un animale domestico è considerato un membro in più della famiglia. Hanno bisogno di cure e di tanto amore, per cui rappresentano anche una grande responsabilità per chi decide di accoglierlo in casa. Per aiutare le persone a sostenere le spese e garantire la buona salute degli animali di compagnia, il Governo ha introdotto il Bonus animali domestici. Negli anni ha assunto diverse forme e vi sono state molte proposte non accolte. Il Mio Bonus ti spiega tutto quello che devi sapere sul Bonus animali domestici, così potrai prenderti cura del tuo animale e, allo stesso tempo, detrarre alcune spese.

Che cos’è il Bonus animali domestici?

Il Bonus animali domestici consiste in una detrazione fiscale del 19% sulle spese veterinarie necessarie a garantire la buona salute degli animali a quattro zampe, cani o gatti.

Il limite di spesa su cui si può calcolare la detrazione è di 550 euro. Inoltre, si tratta di una soglia annuale, indipendentemente dal numero di animali posseduti e dalla quantità di spese sostenute.

Animali domestici nelle famiglie italiane: un po’ di numeri

Animali domestici nelle famiglie italianeGli animali domestici giocano un ruolo di fondamentale importanza nelle famiglie italiane. Infatti,

Da uno studio di Altroconsumo è emerso che sono circa 62 milioni gli animali a quattro zampe ospitati nelle case degli italiani.

Nel dettaglio, una ricerca condotta da Eurispes nel 2022 mostra che il 44,7% degli italiani possiede un cane, mentre il 35,4% ha un gatto.

Per quanto concerne i costi da sostenere, chi possiede un cane arriva a spendere circa 1.500 euro all’anno, di cui 340 euro sono per spese veterinarie. Per i gatti, invece, le spese sono inferiori: 1.200 euro annui, di cui 200 euro di spese mediche.

Da queste cifre risulta evidente l’importanza dei contributi economici a favore di coloro che possiedono un animale domestico.

Il Bonus e la proposta bocciata nel 2023

Durante la stesura della Legge di Bilancio 2023 era stato proposto un Bonus animali domestici che, però, non è stato inserito nella proposta finale.

L’emendamento consisteva in un incentivo economico annuale di 150 euro, che poteva arrivare fino a 900 euro in base all’ISEE del richiedente e al numero di animali.

Importante
Il Bonus animali domestici prevedeva l’erogazione di 150 euro annuali per ciascun animale posseduto dalla famiglia, per un massimo di tre. Pertanto, l’incentivo poteva arrivare a 450 euro.

Il Bonus animale sarebbe potuto essere richiesto all’INPS da tutti coloro in possesso di un ISEE non superiore a 15.000 euro e in possesso di un animale domestico iscritto all’anagrafe.

Invece, per le famiglie con ISEE inferiore a 7.000 euro, l’importo sarebbe raddoppiato, passando da un minimo di 300 euro (per un animale) a un massimo di 900 euro.

Purtroppo, però, questa proposta è stata bocciata per mancanza di risorse e per la necessità di concentrarsi su altre proposte ritenute più urgenti.

Come funziona il Bonus animali domestici?

Trattandosi di una detrazione fiscale, il Bonus animali domestici viene ottenuto in fase di dichiarazione dei redditi, comunicando all’Agenzia delle Entrate tutte le spese veterinarie svolte per la cura del proprio animale a quattro zampe.

Importo ed esempi

La soglia massima delle spese detraibili è pari a 550 euro, al cui interno è presente la franchigia minima di 129,11 euro. Questo significa che, se le spese sono inferiori a 129,11 euro, allora non è possibile ottenere il Bonus animali domestici.

La franchigia è un limite minimo sotto il quale il bonus non può essere calcolato. In altre parole, sotto questa cifra di spesa non è prevista alcuna detrazione. Pertanto, soltanto superando i 129,11 euro è possibile calcolare la detrazione del 19%.

Esempio di calcolo della detrazione
Se una famiglia ha sostenuto 500 euro di spese veterinarie, allora deve sottrarre al totale la franchigia (500-129,11). Alla differenza ottenuta deve, quindi, calcolare il 19% che equivale al rimborso che potrà ottenere. Il risultato sarà quindi uguale a (500-129,11)x19%, ovvero 70,46 euro.
Attenzione
L’importo massimo che si può ottenere con il Bonus animali domestici è di circa 80 euro annui, a prescindere dal numero di animali posseduti.

Spese detraibili

Bonus animali domestici spese detraibiliLa detrazione del 19% può essere calcolata solo per le spese veterinarie che riguardano:

  • visite specialistiche;
  • esami in laboratorio;
  • interventi di chirurgia;
  • acquisto di farmaci prescritti.

Inoltre, la soglia di spesa e la franchigia rimangono invariate, indipendentemente dalla quantità di visite effettuate e dal numero di animali.

Bonus animali domestici: a chi spetta?

Può richiedere il Bonus animali domestici il tutore legale dell’animale e soltanto una volta. Inoltre, le spese veterinarie detraibili devono riguardare la cura dell’animale di compagnia o per la pratica sportiva.

Invece, non è possibile beneficiare dell’agevolazione se le spese sono per animali:

  • destinati all’allevamento, alla riproduzione o al consumo alimentare;
  • detenuti per attività commerciali o agricole;
  • usati in attività illegali.
Per quali animali di può richiedere il Bonus animali domestici?
  • A scopo di compagnia
  • Per la pratica sportiva
  • Allevamento
  • Riproduzione
  • Consumo alimentare
  • Attività commerciali o agricole
  • Attività illegali
  • Secondo quanto indicato dall’articolo 39-ter del DDL della Legge di Bilancio per il 2024, l’accesso al bonus animali domestici non sarà consentito a tutti. Affinché si possa beneficiare della detrazione fiscale, bisogna presentare i seguenti requisiti:

    • avere un’età anagrafica superiore ai 65 anni;
    • presentare un reddito ISEE non superiore a 16.215 euro.

    In ogni caso, un decreto del Ministero della Salute stabilirà gli ulteriori requisiti per beneficiare della misura, le modalità di ripartizione e i criteri di accesso.

    Bonus animali domestici: come richiederlo?

    Non esiste una procedura per fare la domanda online per il Bonus animali domestici e nemmeno un modulo da compilare.

    Al contrario, per ottenere il Bonus animali domestici, le persone che sostengono le spese veterinarie devono indicarle nella loro dichiarazione dei redditi, tramite il modello 730 o il modello Redditi PF.

    Nello specifico, la dichiarazione dei redditi può essere presentata in uno dei seguenti modi:

    • online e in autonomia, accedendo al sito dell’Agenzia delle Entrate e scegliendo il 730 precompilato (o il modello redditi PF precompilato);
    • tramite un consulente fiscale, come un commercialista;
    • rivolgendosi a un CAF (Centro di Assistenza Fiscale).

    Dove indicare il Bonus animali domestici nel modello 730/2023?
    Le spese veterinarie devono essere indicate nel quadro E, nei righi da E8 a E10. Qui va, inoltre, riportato il codice 29 e deve essere indicato l’importo di spesa da portare in detrazione fiscale.
    Dove indicare il Bonus animali domestici nel modello Redditi PF?
    Nel modello Redditi PF (ex modello Unico), le spese veterinarie devono essere indicate nei righi da RP8 a RP13, con codice 29 e indicando l’importo di spesa da portare in detrazione fiscale.

    Tale detrazione può essere richiesta dai cittadini italiani o dai cittadini con permesso di soggiorno, senza soglie di ISEE. Inoltre, una volta ottenuto il credito d’imposta, esso può essere utilizzato per compensare le imposte dovute.

    Documenti necessari

    Bonus animali domestici come richiederlo

    I documenti a sostegno delle spese veterinarie devono essere allegati alla dichiarazione dei redditi. In particolare, essi sono diversi a seconda che l’animale domestico sia un cane o un gatto.

    Se si richiede il Bonus per un cane, quest’ultimo deve essere:

    • provvisto di microchip;
    • iscritto all’Anagrafe Canina, consultabile in questo link.

    Invece, se il proprio animale è un gatto, non essendo obbligatorio il microchip, occorre dimostrare la proprietà con una ricevuta d’acquisto dell’animale.

    Pagamenti tracciabili

    Per accedere al Bonus Animali Domestici, le spese veterinarie devono essere riportate sulla dichiarazione dei redditi. Queste, inoltre, devono essere documentate da pagamenti tracciabili o verificati.

    Infatti, i pagamenti per le spese sostenute devono essere:

    • tracciabili, cioè effettuati tramite bonifici bancari o postali, carte di debito, carte di credito, assegni bancari o circolari;
    • verificati per mezzo di una fattura fiscale (o ricevuta parlante). Questa deve riportare il codice fiscale dell’acquirente e la descrizione di ciò che è stato acquistato.

    Altre informazioni
    Vi ricordiamo che in questa guida trovate le novità per il 2024 per chi possiede un animale domestico. Non perdetevi l’approfondimento!

    Altre domande frequenti

    Esperta di bonus e agevolazioni e con esperienza nel mondo della comunicazione. Cristina fa parte del team Il Mio Bonus da ottobre 2022 ed è a vostra disposizione se avete dubbi, domande o curiosità sul tema.


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    La sua richiesta
    • Ruffato Ketti

      Buongiorno, volevo gentilmente chiedere una informazione. Mi sono rivolta a un patronato inca della CGIL, per chiedere l’assegno di vedovanza per mia mamma invalida al 100% grave e con accompagnatoria. Mi è stato detto che a mia mamma non spetta l’assegno di vedovanza perché mio papà aveva perso il lavoro ( c’ era stata una crisi economica anche in quegli anni) e per un paio di anni ha lavorato per una ditta da casa, con penso partita iva. Non so allora come si chiamassero, ( le parlo degli anni 70/80, so che veniva pagato un tot. al pezzo e c’erano le bolle di consegna. Volevo chiederle se è possibile, anche perché subito mi aveva detto che le spettava, ma poi ha detto di no per questi po’ paio d’anni di partita iva. La ringrazio per la sua disponibilità
      Ruffato Ketti

      • Cristina

        Buongiorno,
        Si tratta di una casistica particolare per cui non so dirti. I requisiti generali per l’assegno di vedovanza sono essere invalidi al 100% e percepire la pensione di reversibilità.

        Un saluto

    • Giuseppina

      Come posso fare per avere il bonus spesa per due animali domestici

      • Cristina

        Buongiorno,
        Bonus spesa e bonus animali domestici sono due cose diverse. Come riporta l’articolo, il bonus animali domestici è una detrazione fiscale, quindi da richiedere in fase di dichiarazione dei redditi, per le spese veterinarie sostenute per i propri animali.

        Un saluto

    • Daniela Bottoglia

      Ho sette animali
      5 gattine 2 cagnoline
      Per ottenere il bonus animali che documenti devo presentare
      Grazie

      • Cristina

        Buongiorno,
        Come riporta l’articolo, il bonus animali consiste nella detrazione fiscale, in fase di dichiarazione dei redditi, delle spese veterinarie sostenute. Queste spese devono essere riportate nel 730 ed essere state effettuate con metodi tracciabili.
        In caso di cane, quest’ultimo deve essere provvisto di microchip ed essere iscritto all’Anagrafe Canina. Invece, se è un gatto, non essendo obbligatorio il microchip, occorre dimostrare la proprietà con una ricevuta d’acquisto dell’animale.

        Un saluto

    • LAURA MAZZONI

      Buon giorno,,,vorrei chiedere se ho diritto al bonus o rimborso ho un reddito basso sono sola e pensionata ,devo sostenere una spesa per un intervento chirurgico alla mia gattina di 1000 euro o poco più,,ma purtroppo per me è un problema grazie

      • Cristina

        Buongiorno,
        il Bonus animali domestici è un rimborso che si ottiene in fase di dichiarazione dei redditi, quando si presenta il modello 730. Pertanto, la spesa che sosterrai quest’anno la potrai detrarre nel 730 del prossimo anno. Oltre a questo non ci sono altri bonus.

        Un saluto!

    • Palagiano Samantha

      Ho diritto al bonus animali non facendo il 730 in quanto non ho reddito?

      • Cristina

        Buongiorno,
        Purtroppo no, il Bonus animali è una detrazione fiscale.

        Un saluto!

    • Giorgio Venturini

      Pensavo che la mia pensione fosse sufficente a pareggiare le spese ordinarie anche questo mese, ma l’arrivo di spese impreviste ( rate enel ed acqua arretrate sospese durante il terremoto, multa imprevista e probabilmente illegittima già segnalata alla magistratura) mi ha lasciato scoperto di ben 200 €, e siamo ancora agli inizi. Ho dovuto sospendere il versamento dell’IMU e della TARI, ma così rischio di pagare delle penali, o il pignoramento della Panda ( indispensabile). Normalmente mi rivolgo al CAF CISL di Camerino MC, ma non ho ancora avviato alcuna pratica di sussidio. Sono anche custode di una colonia felina che non vorrei abbandonare al suo destino. Sono singolo e la mia piccola abitazione in legno è già a basso consumo. Cosa mi consigliate di fare?
      Vi ringrazio per la cortese risposta ( sono già in possesso di certificazione ISEE per le fasce a basso reddito).
      Giorgio Venturini

      • Cristina

        Buongiorno,
        Se sei già in possesso dell’ISEE e presso il CAF hai fatto richiesta di qualsiasi bonus a cui hai diritto, non so cos’altro consigliarti. Prova a rivolgerti al tuo Comune di residenza per vedere se ci sono altri bonus comunali o regionali che puoi richiedere.

        Ti auguro un grande in bocca al lupo e ti saluto cordialmente!

    • Monica ruello

      Buonasera vorrei sapere io che non ho reddito ho isee zero non ho diritto a nessun bonus animali? Dovrei sterilizzare la mia cagnolina grazie in anticipo

      • Cristina

        Buongiorno,
        Il Bonus animali domestici consiste in uan detrazione fiscale, da riportare in dichiarazione del redditi. Non si tratta di un vero e proprio bonus.

        Un saluto!

    • Mario Peggion

      Da pensionato con pensione minima, mi aspetta il bonus per spese veterinarie? Grazie

      • Cristina

        Buongiorno Mario,
        Questo bonus non è altro che una detrazione fiscale, percui spetta a tutti coloro che presentano la dichiarazione dei redditi col modello 730.

        Un saluto 🙂

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