Famiglia

Congedo matrimoniale 2023: come funziona e a chi spetta l’Assegno

Il 11 Settembre 2023 da Cristina - 7 minuti di lettura

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assegno congedo matrimoniale 2022

Tra tanti preparativi e dettagli da organizzare, un aspetto legale che i futuri sposi devono tenere in considerazione è il congedo matrimoniale. Si tratta di un periodo retribuito dall’azienda in occasione del matrimonio o dell’unione civile. Tuttavia, per alcune categorie di lavoratori è previsto l’Assegno per congedo matrimoniale pagato dall’INPS. Il Mio Bonus ti spiega chi ha diritto all’Assegno INPS, come richiederlo e quali regole valgono per il congedo dei futuri sposi.

Che cos’è l’Assegno per congedo matrimoniale 2022?

Che cos’è l’Assegno per congedo matrimoniale 2022L’Assegno per congedo matrimoniale consiste in un aiuto economico erogato dall’INPS a determinate categorie di lavoratori. Viene concesso in occasione di un congedo per matrimonio, quindi in occasione delle proprie nozze con rito civile o concordatario.

Pertanto, questo Assegno INPS non si rivolge a chi contrae solo il matrimonio religioso.

Al giorno d’oggi, tutti i contratti di lavoro concedono un periodo di pausa in occasione della celebrazione delle proprie nozze. Questo vale a prescindere dal proprio ruolo, tipo di contratto e settore nel quale si è impiegati.

Di solito, per quanto riguarda i dipendenti del settore privato, il congedo matrimoniale viene pagato dal proprio datore di lavoro.

Invece, per alcune categorie di lavoratori, l’importo pari a 7 giorni lavorativi viene pagato dall’INPS. In questo caso, infatti, si parla di Assegno per congedo matrimoniale.

Tuttavia, il restante numero di giorni deve essere integrato dal datore di lavoro per raggiungere la normale retribuzione di 15 giorni.

Cos’è il congedo matrimoniale?
Il congedo matrimoniale è un periodo retribuito che spetta al lavoratore in occasione del proprio matrimonio o unione civile. Di solito, sono previsti 15 giorni di assenza retribuita per questa occasione.

Assegno per congedo matrimoniale: a chi spetta?

Assegno per congedo matrimoniale a chi spettaPossono richiedere l’Assegno per congedo matrimoniale le seguenti categorie di lavoratori:

  • operai;
  • apprendisti;
  • lavoratori a domicilio;
  • dipendenti di aziende industriali, artigiane, cooperative;
  • marittimi di bassa forza.

Invece, sono esclusi dal contributo i lavoratori dipendenti di:

  • aziende industriali, artigiane, cooperative e della lavorazione del tabacco con qualifica di impiegati, apprendisti impiegati e dirigenti;
  • aziende agricole;
  • commercio, credito e assicurazioni;
  • enti locali e statali;
  • aziende che non versano il relativo contributo alla Cassa Unica Assegni Familiari (CUAF).
Importante
Possono beneficiare di questa agevolazione entrambi i coniugi, purché soddisfino entrambi i requisiti. Inoltre, possono beneficiarne più di una volta solo i vedovi, i divorziati e coloro che sono sciolti da unioni civili.

Quali sono i requisiti dell’Assegno?

I lavoratori che rientrano nelle categorie sopra elencate possono richiedere l’Assegno solo se soddisfano i seguenti requisiti:

  • hanno contratto matrimonio civile o concordatario, oppure unione civile;
  • fruiscono del congedo matrimoniale entro 30 giorni dalla celebrazione delle nozze;
  • sono impiegati con un contratto di lavoro da almeno una settimana;
  • dimostrano che nei 90 giorni precedenti l’evento hanno lavorato per almeno 15 giorni in aziende industriali, artigiane o cooperative. Questa regola vale anche se, al momento, sono disoccupati;
  • non sono in servizio per malattia, sospensione del lavoro, richiamo alle armi, fermo restando l’esistenza del rapporto di lavoro.
Cos’è il matrimonio concordatario?
Il matrimonio concordatario è un rito religioso, quindi celebrato in Chiesa, a cui lo Stato associa gli effetti prodotti da un rito civile. Ciò che avviene è la trascrizione dell’unione nei registri dello stato civile.

Assegno per congedo matrimoniale: come richiederlo?

Assegno per congedo matrimoniale come richiederloIl permesso per matrimonio viene richiesto direttamente alla propria azienda, all’ufficio competente o al proprio datore di lavoro.

Invece, per usufruire dell’Assegno per congedo matrimoniale vi sono due diverse modalità di richiesta, a seconda della tipologia di lavoratore:

  • nel caso di lavoratori occupati, la domanda deve essere fatta al datore di lavoro entro 60 giorni dalla data del matrimonio o dell’unione civile.
  • i lavoratori disoccupati, richiamati alle armi, marittimi di bassa forza e i lavoratori con sospensione del lavoro devono presentare la domanda direttamente all’INPS, entro un anno.

Le modalità di richiesta attraverso l’INPS può avvenire secondo tre diverse modalità:

  • online, accedendo all’apposito servizio con SPID, CIE o CNS;
  • attraverso il Contact Center ai numeri 803 164 (gratuito da rete fissa) e 06 164 164 (da rete mobile);
  • rivolgendosi a un ente di patronato o a un intermediario dell’Istituto.

Documenti da allegare alla richiesta

In fase di presentazione della domanda, i documenti da allegare sono:

  • per i lavoratori occupati, il certificato di matrimonio o unione civile o lo stato di famiglia. Nel caso in cui al momento non fosse possibile presentare tale documentazione, si può richiedere un certificato rilasciato dall’autorità religiosa o una dichiarazione sostitutiva. È comunque necessario consegnare in seguito la documentazione richiesta;
  • per i disoccupati:
    • dichiarazione sostitutiva attestante lo stato di disoccupato alla data del matrimonio o unione civile;
    • dichiarazione sostitutiva attestante lo stato di coniugato e contenente gli estremi del matrimonio;
    • copia dell’ultima busta paga ricevuta;
    • dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà che attesti un rapporto di lavoro di almeno 15 giorni nei 90 giorni precedenti la data delle nozze;
  • nel caso di lavoratori richiamati alle armi:
    • dichiarazione sostitutiva attestante lo stato di disoccupato alla data del matrimonio o unione civile;
    • dichiarazione sostitutiva attestante lo stato di coniugato e contenente gli estremi del matrimonio;
    • copia dell’ultima busta paga ricevuta;
    • dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà che attesti un rapporto di lavoro non impiegatizio alla data del matrimonio.

Calcolo dell’Assegno per congedo matrimoniale

L’Assegno per congedo matrimoniale ha un importo che varia a seconda della retribuzione del lavoratore dipendente e per un certo numero di giornate lavorative.

In particolare, il valore si calcola a partire dai giorni lavorativi, ovvero:

  • 7 giorni lavorativi per operai e apprendisti;
  • 7 giorni di guadagno medio giornaliero per i lavoratori a domicilio;
  • 8 giorni di salario medio giornaliero per i marittimi;
  • nel caso di lavoro part-time verticale, i giorni di retribuzione che coincidono con quelli previsti dal contratto.
Importante
In tutti i casi viene detratta la percentuale del 5,54% a carico del lavoratore.

Congedo matrimoniale: quanti giorni?

Ai neo sposi spettano 15 giorni di permesso matrimoniale, che devono essere fruiti in maniera continuativa entro i 30 giorni dalla data del rito. Questo vuol dire che non possono essere frazionati e divisi in più periodi.

Inoltre, l’inizio del congedo matrimoniale può corrispondere alla data del matrimonio o unione civile. In alternativa, questi giorni possono essere fruiti a partire dal 3° giorno antecedente all’evento. Questo avviene per consentire ai futuri sposi di culminare i preparativi.

Come si può evincere, queste regole valgono per tutti i lavoratori e le giornate concesse non possono essere inferiori a quelle previste dal CCNL (contratto collettivo nazionale di lavoro).

Tuttavia, il datore di lavoro può riconoscere delle condizioni migliorative. Per esempio, egli può consentire al lavoratore di fruire del periodo di congedo matrimoniale in un altro periodo, nel caso in cui la luna di miele avvenga successivamente.

Congedo matrimoniale: entro quando richiederlo?

Per beneficiare del congedo matrimoniale, è sufficiente fare richiesta al proprio datore di lavoro o all’ufficio incaricato.

Per quanto riguarda le tempistiche, di solito sono richiesti 6 giorni di anticipo rispetto alla data del matrimonio. È consigliabile, però, fare domanda con largo anticipo, in modo da permettere al gruppo di lavoro di organizzarsi al meglio.

Cumulabilità dell’Assegno per congedo matrimoniale

L’Assegno per congedo matrimoniale dell’INPS è cumulabile con l’indennità INAIL per infortunio sul lavoro e con l’Assegno unico e universale.

Invece, non è cumulabile con i congedi per malattia e maternità, con la cassa integrazione e con le indennità di disoccupazione (NASpI e DIS-COLL).

Altre domande frequenti

Esperta di bonus e agevolazioni e con esperienza nel mondo della comunicazione. Cristina fa parte del team Il Mio Bonus da ottobre 2022 ed è a vostra disposizione se avete dubbi, domande o curiosità sul tema.


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La sua richiesta
  • Gianni nonnis

    Salve mi sono sposato la settimana scorsa il mio datore di lavoro mi ha detto che mi spettano solo 7 giorni di congedo, lavoro in edilizia,e giusto?

    • Andrea

      Buon pomeriggio,
      si, nel suo caso sono 7 giorni.
      Un saluto

  • Boldini Rosanna

    Posso chiedere i 15 giorni di congedo matrimoniale in più in aggiunta l assegno matrimoniale o l assegno matrimoniale rientra nei 15giorni ? Grazie

    • Cristina

      Buongiorno,
      Rientra nei 15 giorni di congedo matrimoniale.

      Un saluto!

  • Francesco Gruppuso

    Buongiorno, volevo chiedere, cosa si intende per giorni continuativi. Per esempio si tiene conto delle giornate lavorative oppure da calendario.? Ovvero se lavoro 4 giorni a settimana si calcolano quelli? Grazie

    • Cristina

      Buongiorno,
      I 15 giorni sono da considerarsi di calendario (non lavorativi, quindi sabato, domenica e festivi inclusi) e consecutivi (ovvero non si possono frazionare).

      Un saluto!

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