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Ecobonus 2024: come funziona, Ecobonus 110% e proroga

Il 12 Aprile 2024 da Cristina - 8 minuti di lettura

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Ecobonus 2024

L’efficienza energetica negli immobili italiani è ormai diventata una priorità per il Governo. Tra i Bonus Casa 2024, infatti, uno è rivolto agli interventi edilizi per la riqualificazione energetica. Stiamo parlando dell’Ecobonus, costituito da una serie di detrazioni fiscali a seconda del tipo di intervento realizzato. Il Mio Bonus ti offre una guida completa e aggiornata sull’Ecobonus nel 2024: come funziona, quali sono le agevolazioni fiscali disponibili e come ottenere l’Ecobonus 110%.

Che cos’è l’Ecobonus 2024?

L’Ecobonus è un insieme di agevolazioni fiscali che vengono riconosciute per i lavori di miglioramento dell’efficienza energetica sugli immobili già esistenti.

Per il 2024, le detrazioni IRPEF è del del 50%  a seconda della tipologia di intervento svolto e dell’immobile. Il tetto massimo di spesa è di 96.000€. La misura è stata prorogata anche per il 2025, che però comprende delle riduzioni: è previsto infatti che la misura ritorni ai suoi numeri originali di una detrazione IRPEF del 36%, con un tetto massimo detraibile del 48.000€

Tuttavia, esiste anche un’aliquota superiore: l’Ecobonus 90%. Consiste nello sfruttare le caratteristiche del Superbonus, eseguendo lavori di riqualificazione energetica nell’ambito dei lavori “trainanti” previsti dal Superbonus. Nel 2024, passerà dal 90 al 70%  per i condomini, mentre per le villette non hanno più accesso.

L’Ecobonus è un’agevolazione presente nell’ordinamento italiano dal 2007. Data la sua popolarità, è stato più volte prorogato e al momento la sua scadenza è prevista per il 2025.

Ecobonus 2024: a chi spetta?

Ecobonus 2023 a chi spettaL’Ecobonus spetta a tutti coloro che sono soggetti al pagamento delle imposte sui redditi (IRPEF e IRES), residenti e non residenti in Italia. Inoltre, è valido sia sulla prima che sulla seconda casa.

Nello specifico, possono beneficiare dell’Ecobonus:

  • persone fisiche, compresi i nudi proprietari e gli esercenti arti e professioni;
  • titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);
  • inquilini o comodatari;
  • contribuenti che conseguono reddito d’impresa (persone fisiche, società di persone, società di capitali);
  • enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale;
  • associazioni tra professionisti;
  • istituti autonomi per le case popolari e cooperative di abitazione a proprietà indivisa.

Oltre ai soggetti appena elencati, hanno diritto alla detrazione anche i seguenti soggetti, purché partecipino nelle spese (intestatari di bonifici/fatture):

  • familiari conviventi del possessore dell’immobile (coniuge, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado);
  • convivente, anche se fuori dal matrimonio o unione civile;
  • coniuge separato, purché intestatario del bene immobile insieme all’altro coniuge.
Cosa succede in caso di comproprietà?
Se la spesa viene sostenuta da più soggetti, nei bonifici e nelle fatture bisogna indicare nome, cognome e codice fiscale di tutte le persone interessate alla detrazione fiscale.

Come funziona l’Ecobonus?

L’Ecobonus permette di ottenere l’agevolazione fiscale su edifici già esistenti e previa presentazione di un’asseverazione tecnica. Quest’ultima consiste in una dichiarazione effettuata da un tecnico abilitato, il quale si assume la responsabilità circa la sussistenza dei requisiti.

Immobili agevolati

Gli immobili su cui è possibile richiedere l’agevolazione fiscale devono possedere le seguenti caratteristiche:

  • essere esistenti. Deve essere iscritto in catasto e deve risultare il pagamento dell’IMU, se dovuto;
  • di qualsiasi categoria catastale e destinazione d’uso;
  • essere ambienti riscaldati, tranne per i pannelli solari termici, le schermature solari e i generatori a biomassa.

Aliquote nel 2024

Per il 2024 sono state cambiate le aliquote presenti durante l’anno precedente, dato che per l’ aliquota è del 70%, mentre per il 2025 l’ aliquota prevista del 36%.

Inoltre, nei casi in cui i lavori vengono effettuati nelle parti comuni di edifici e condomini, è prevista una maggiorazione delle aliquote.

Importante
Nonostante l’ aliquota prevista per il 2025 è del 36%, l’ Unione Europea sta decidendo di poter dare più fondi all’ Italia per il rinnovo del Bonus. In caso questa legge dovesse passare al Parlamento Europeo, il bonus potrebbe essere rinnovato per il 2026, o se i fondi dovessero essere abbastanza, l’ aliquota della detrazione IRPEF potrebbe alzarsi.

Ecobonus: lavori ammessi

Cosa rientra nell’Ecobonus 2024? I lavori che rientrano nell’agevolazione cambiano a seconda della percentuale di detrazione che si vuole ottenere.

Ecobonus al 50%

I seguenti lavori permettono di beneficiare di una detrazione del 50%:

  • acquisto e installazione di finestre, porte esterne e porte d’ingresso con infissi e schermature solari;
  • sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione (con un’efficienza di almeno classe A);
  • sostituzione e posa di impianti di climatizzazione invernale con generatori di calori che utilizzano biomasse combustibili (pellet, truciolato, ecc.).

Ecobonus al 65%

Ecobonus al 65%È possibile ottenere un rimborso del 65% delle spese sostenute per gli interventi elencati di seguito:

  • sostituzione impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione, pompa di calore integrata, generatori d’aria calda a condensazione e pompe di calore;
  • acquisto e posa in opera di micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti, purché producano un risparmio di almeno il 20%;
  • rifacimento dell’impianto di riscaldamento;
  • sostituzione di scaldacqua con pompa di calore;
  • acquisto e installazione di dispositivi per il controllo degli impianti di riscaldamento da remoto (building automation);
  • interventi di riqualificazione energetica;
  • interventi riguardanti strutture opache verticali e orizzontali (coperture e pavimenti);
  • installazione di pannelli solari termici per la produzione di acqua calda.

Ecobonus 90%

Quando l’Ecobonus viene abbinato al Superbonus, l’aliquota di detrazione sale al 90% per alcuni lavori ammessi all’Ecobonus. Fino al 2022, invece, l’aliquota del Superbonus era del 110%.

Per ottenere la massima aliquota, è necessario realizzare in un immobile esistente uno dei tre interventi “trainanti”:

  • cappotto termico;
  • impianto di riscaldamento in condominio;
  • impianto di riscaldamento in proprietà esclusive.

Contestualmente a uno degli interventi appena elencati, bisogna anche realizzare uno dei lavori detraibili al 50% o al 65%. Questi assumono il nome di lavori “trainati”.

Attenzione
Per ottenere l’Ecobonus 90% è necessario che vi sia un miglioramento di due classi energetiche.

Ecobonus per condomini

Se gli interventi di ristrutturazione volti al miglioramento dell’efficienza energetica riguardano l’intero involucro dell’edificio, allora è prevista una maggiorazione delle aliquote.

I condomini hanno diritto a detrazioni di:

  • 70%, se isolano più del 25% della superficie totale di dispersione lorda dell’edificio;
  • 75%, se gli interventi portano ad un miglioramento della prestazione energetica dell’edificio tale da garantire il raggiungimento della “qualità media”.
In questi casi, il limite di spesa di 40.000 euro viene moltiplicato per il numero di unità immobiliari che compongono l’edificio.

Tuttavia, alcuni condomini possono aumentare l’aliquota dell’80% e dell’85%. Si tratta dei casi in cui vengono svolti lavori per ridurre il rischio sismico nelle zone 1, 2 e 3. Così facendo, si rientra a tutti gli effetti nel Sismabonus.

Le detrazioni previste con i relativi lavori agevolabili sono:

  • 80%, se contemporaneamente agli interventi sovvenzionabili al 70% o 75% si realizzano anche lavori volti a ridurre il rischio sismico, con un conseguente salto minimo di una classe di rischio;
  • 85%, se oltre agli interventi agevolati al 70% e 75%, si realizzano anche interventi per ridurre il rischio sismico, il che implica un miglioramento di due classi.
Importante
Qui il limite di spesa consentito è di 136.000 euro, moltiplicato per il numero di unità immobiliari che compongono l’edificio.

Come ottenere l’Ecobonus?

Si può accedere all’Ecobonus con la detrazione fiscale, da dividere in 10 rate annuali di pari importo, attraverso la dichiarazione dei redditi.

Attenzione
Dal 20 febbraio 2023, lo sconto in fattura e la cessione del credito non sono più un’opzione per beneficiare del Sismabonus. Infatti, sebbene lo sconto immediato in fattura fosse il metodo preferito dai richiedenti, il Governo ha previsto lo stop immediato. Per i lavori non ancora iniziati, perciò, sarà disponibile soltanto la modalità della detrazione fiscale.

Inoltre, per beneficiare della detrazione è necessario che il pagamento dei lavori avvenga mediante bonifico parlante. Questo deve includere i seguenti dati:

  • codice fiscale del beneficiario della detrazione;
  • codice fiscale o Partita IVA del beneficiario del pagamento;
  • numero e data della fattura che viene pagata.
Causale del bonifico parlante per l'Ecobonus
Bonifico relativo ai lavori di riqualificazione energetica che danno diritto alla detrazione prevista dal D. lgs 296/2006, art. commi 344-347. Pagamento fattura n. X del XX/XX/XXXX a favore di ___, Partita Iva ___. Beneficiario detrazione ___ Codice Fiscale ____”.

Comunicazione ENEA

Trattandosi di lavori nell’ambito del risparmio energetico, è necessario inviare apposita comunicazione all’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile).

I beneficiari della detrazione hanno 90 giorni di tempo per inoltrare la comunicazione, accedendo a questa sezione.

Documentazione necessaria

Come ottenere l’Ecobonus

Per beneficiare dell’Ecobonus è necessario conservare e, in caso di richiesta, presentare la seguente documentazione:

  • asseverazione di un tecnico qualificato che certifica che gli interventi rispettano i requisiti;
  • scheda informativa contenente gli interventi realizzati;
  • APE post-interventi (Certificazione energetica).

Tuttavia, l’APE non è obbligatoria per interventi di entità minore, ad esempio:

  • sostituzione di finestre con infissi in singole unità abitative;
  • installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda sanitaria;
  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con caldaia a condensazione e messa a punto del sistema di distribuzione;
  • acquisto e installazione di schermature solari;
  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con generatori alimentati a biomassa;
  • acquisto e installazione di dispositivi multimediali.

Esperta di bonus e agevolazioni e con esperienza nel mondo della comunicazione. Cristina fa parte del team Il Mio Bonus da ottobre 2022 ed è a vostra disposizione se avete dubbi, domande o curiosità sul tema.


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La sua richiesta
  • Medda Jasmine

    Buongiorno, vorrei sapere se ho la possibilità di accedere all’eco bonus di risparmio energetico se sono una dipendente pubblica e, contemporaneamente, proprietaria di un locale commerciale che affitto sul quale devo modificare il sistema di riscaldamento/ raffreddamento in quanto il condominio dismetterà l’impianto attuale di riscaldamento centralizzato.
    Grazie

    • Andrea

      Buon pomeriggio,
      i requisiti per il bonus sono i seguenti: persone fisiche, compresi i nudi proprietari e gli esercenti arti e professioni; titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie); inquilini o comodatari; contribuenti che conseguono reddito d’impresa (persone fisiche, società di persone, società di capitali); enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale; associazioni tra professionisti; istituti autonomi per le case popolari e cooperative di abitazione a proprietà indivisa.
      Un saluto

  • camilla

    Buongiorno
    un immobile degli anni 60 (non in buone condizioni strutturali) costituito da 2 u.i., può accedere a sismabonus + ecobonus se con la Ristrutturazione Edilizia è prevista la sua demolizione con ricostruzione su altro sedime?
    Grazie

    • Cristina

      Buongiorno,
      Sì, se lo spostamento è di lieve entità rispetto al sedime originario.

      Un saluto

  • Sacha Michelangeletti

    Salve per una casa del 50 composto solo da due appartamenti uno sotto e uno sopra classe F si può accedere al sisma bonus e ecobonus

    • Cristina

      Buongiorno,
      Sì, è possibile, purché vengano eseguiti i lavori ammessi alle agevolazioni.

      Un saluto!

  • Massimo

    Buonasera, innanzitutto grazie per le informazioni qui riportate, ma ho una curiosità: dite “Si può accedere all’Ecobonus con la detrazione fiscale, da dividere in 5 rate annuali di pari importo, attraverso la dichiarazione dei redditi” ma non trovo rispondenza a questa affermazioneb ma non sono dieci anni? Grazie per l’attenzione

    • Cristina

      Buongiorno Massimo,
      La ringrazio per la correzione e le confermo quanto da lei detto: la detrazione è in 10 rate annuali.

      Un saluto

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