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Assegno sociale: l’ex pensione sociale per chi non lavora

Il 8 Ottobre 2024 da Cristina - 7 minuti di lettura

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assegno sociale inps

L’assegno sociale, conosciuto anche come pensione sociale, è una forma di pensione pensata a chi non può accedere alla classica pensione di vecchiaia. Per chi non ha mai lavorato o non ha raggiunto i requisiti contributivi: l’assegno sociale è la soluzione giusta! Scopri i requisiti e l’importo per il 2023.

Assegno sociale: che cos’è?

L’assegno sociale, conosciuto (impropriamente) anche come “pensione sociale” o “pensione senza contributi” è una prestazione di natura assistenziale erogata dall’INPS.

Introdotto il 1º gennaio 1996 con la Riforma Dini, l’assegno sociale consiste in una prestazione destinata a coloro che si trovano in condizioni economiche disagiate al raggiungimento dei 67 anni d’età.

Come tutte le prestazioni previdenziali e assistenziali, a inizio di ogni anno vi è un aggiornamento degli importi e della soglia di reddito. È la cosiddetta perequazione che compie l’INPS per proteggere il potere di acquisto delle pensioni all’inflazione.

Che cos’è la perequazione?
La perequazione è un meccanismo di rivalutazione annuale dell’importo pensionistico per adeguarlo all’aumento del costo della vita indicato dall’ISTAT.

Per questo motivo, nel 2024 è aumentato l’importo dell’assegno sociale, arrivando a una cifra massima pari a 503,27 euro per 13 mensilità.

Ma verrà aumentato anche il limite di reddito per richiedere la prestazione economica: 6.542,51 euro per le persone singole e 13.085,02 euro per le persone coniugate.

Dalla pensione sociale all’assegno sociale

Prima di chiamarsi “assegno sociale”, questa prestazione economica aveva un’altra denominazione: pensione sociale, introdotta per la prima volta nel 1995.

La pensione sociale era una prestazione assistenziale erogata a tutti i cittadini italiani e ai membri dell’UE a partire dai 65 anni d’età in situazioni precarie e di difficoltà economiche.

Importante
Nel 1996, l’assegno sociale ha sostituito la pensione sociale, ma continua a essere erogata a coloro che hanno presentato domanda entro il 31 dicembre 1995.

Come funziona l’assegno sociale?

Al raggiungimento dell’età pensionabile, che al giorno d’oggi è di 67 anni per entrambi i generi, i lavoratori fanno domanda per la cosiddetta pensione di vecchiaia.

Tuttavia, non tutti i cittadini hanno avuto la possibilità di lavorare e quindi di versare contributi allo Stato. Altri, invece, non sono stati in grado di versare la quantità di contributi necessari per poter godere della pensione di vecchiaia.

Per garantire a questa categoria di cittadini un sostegno mensile di cui vivere, è stato introdotto l’assegno sociale. In quanto prestazione economica concessa su domanda dall’ente INPS, consiste nel pagamento di un assegno mensile per 13 mensilità sulla base di determinati requisiti.

A chi è rivolto?

L’assegno sociale è rivolto a tutti i cittadini italiani, cittadini comunitari iscritti all’anagrafe del Comune di residenza e cittadini extracomunitari con permesso di soggiorno con determinati requisiti:

  • età anagrafica pari ad almeno 67 anni;
  • residenza effettiva e continuativa in Italia da almeno 10 anni;
  • reddito percepito al di sotto della soglia stabilita annualmente.
Importante
La residenza continuativa si interrompe qualora l’assenza del cittadino dal territorio italiano superi i 6 mesi per un quinquennio dei 10 anni complessivi previsti.

Requisiti reddituali 

Attenzione
Per il 2024 sono state stabilite delle soglie di reddito entro cui i cittadini possono ottenere l’assegno sociale. Tali soglie sono divise in base a dei criteri reddituali e familiari, che permettono di percepire l’assegno sociale in misura piena o in misura ridotta.

Rispetto allo scorso anno, sono state rivalutate le soglie reddituali tenendo in considerazione l’attuale situazione economica. Nel 2023, è stato quindi previsto un aumento dell’1,9%.

a chi è rivolto assegno socialePossono percepire l’assegno sociale in misura piena:

  • i soggetti soli (non coniugati) che sono senza alcun reddito;
  • i soggetti coniugati che hanno un reddito totale inferiore a 6.542,51 euro annui.

Invece, percepiscono l’assegno sociale in misura ridotta:

  • i soggetti non coniugati che hanno un reddito inferiore a 6.542,51 euro annui;
  • i soggetti coniugati con un reddito familiare compreso tra i 6.542,51 euro e i 13.085,02 euro annui.

Ai fini del calcolo del reddito annuale per l’attribuzione dell’assegno sociale, il richiedente (ed eventualmente il coniuge) devono dichiarare:

  • i redditi assoggettabili all’IRPEF, al netto dell’imposizione fiscale e contributiva;
  • i redditi esenti da imposta;
  • tutti i redditi soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d’imposta (ad esempio, le vincite da concorsi a premi);
  • i redditi soggetti ad imposta sostitutiva;
  • i redditi di terreni e fabbricati;
  • le rendite vitalizie erogate dall’INAIL;
  • le pensioni di guerra, le pensioni dirette erogate da stati esteri e le pensioni o assegni erogati agli invalidi civili;
  • gli assegni alimentari.

Durata e scadenza

L’assegno sociale ha una durata annuale, rinnovabile in seguito alla verifica dei requisiti di soggiorno ed economici.

Attenzione
Bisogna fare attenzione con i soggiorni all’estero. Infatti, l’assegno sociale viene sospeso se il beneficiario soggiorna all’estero per più di 29 giorni. Viene, invece, revocato, se lo stato di sospensione dura per più di un anno.

Assegno sociale: importo 2023

Nel 2023, l’INPS ha stabilito che l’importo dell’assegno sociale è pari a 503,27 euro per 13 mensilità, quindi 6.542,51 euro annuali (per la misura piena). La cifra annuale equivale al limite reddituale annuale per le persone singole.

Attenzione
L’assegno sociale non è soggetto a trattenute IRPEF.

Come si calcola l’assegno sociale?

Importante
La formula per calcolare l’assegno sociale è la seguente: (Assegno Sociale Annuo – Reddito Annuo) / 13 (mensilità)

Questa formula è da applicare per quei cittadini che possono percepire l’assegno sociale in misura ridotta. Quindi:

  • se un soggetto non coniugato ha un reddito inferiore a 6.542,51 euro, deve fare il seguente calcolo: (6.542,51 € – Reddito Annuo) / 13;
  • se un soggetto coniugato ha un reddito familiare tra i 6.542,51 euro e i 13.085,02 euro, il calcolo da fare è: (13.085,02 € – Reddito Annuo) / 13.

Maggiorazioni sociali

È possibile integrare l’assegno sociale con le cosiddette “maggiorazioni sociali”, ovvero somme di denaro che aumentano il totale dell’assegno sociale percepito, in base al reddito annuale (coniugale o individuale). Le maggiorazioni sociali possono essere di due tipi:

  1. una maggiorazione di massimo 12,92 euro al mese, fino a 70 anni;
  2. fino a 191,46 euro al mese, a partire dal 70° anno di età.

Come richiedere l’assegno sociale?

Per fare domanda, bisogna rivolgersi all’ente di competenza, ovvero l’INPS. Le modalità per richiedere l’assegno sociale sono:

  • online, nella sezione dedicata all’assegno sociale INPS, cliccando su “Utilizza il servizio” e accedendo con le proprie credenziali SPID, CIE o CNS;
  • contattando il Contact Center, raggiungibile attraverso i seguenti numeri: 803 164 da rete fissa e 06 164 164 da rete mobile;
  • recandosi di persona presso un ente di patronato o un intermediario dell’INPS.
Dopo aver inoltrato la domanda, i tempi di lavorazione definiti dall’INPS sono di circa 45 giorni. Una volta approvata la domanda, il pagamento dell’assegno sociale inizia a partire dal primo mese successivo a quello di presentazione della richiesta.

Pensione sociale donne

pensione sociale donneLa pensione sociale donne non è altro che l’assegno sociale. Infatti, non vi sono differenze tra generi per l’assegnazione di questa prestazione economica, purché si rispettino i requisiti sopracitati.

Di conseguenza, i requisiti che le donne devono possedere per richiedere la “pensione sociale donne” sono gli stessi requisiti previsti per gli uomini:

  • essere cittadine italiane, comunitarie o extracomunitarie con permesso di soggiorno;
  • aver compiuto almeno 67 anni;
  • essere residenti in Italia da almeno 10 anni consecutivi e stabili;
  • non avere maturato i requisiti contributivi per avere diritto alla pensione di vecchiaia;
  • essere in possesso di determinati requisiti reddituali:
    • reddito inferiore a 6.542,51 euro annui per i soggetti non coniugati, o
    • reddito familiare compreso tra i 6.542,51 euro e i 13.085,02 euro annui per i soggetti coniugati.
Altre informazioni
Alle donne e agli uomini iscritti al Fondo pensione casalinghe spetta la Pensione casalinghe al raggiungimento di almeno 5 anni di contributi versati. Se vuoi saperne di più, ti invitiamo a leggere il nostro articolo.

Trasformazione dell’invalidità civile in assegno sociale: come fare?

L’assegno sociale consiste in un sussidio economico che viene erogato in seguito alla presentazione della domanda da parte dei cittadini che possiedono i requisiti.

Tuttavia, vi è un caso in cui l’erogazione dell’assegno sociale avviene in automatico, senza presentare specifica domanda. Si tratta del caso degli invalidi civili e inabili che percepiscono l’invalidità civile.

Importante
Cosa succede alla pensione di invalidità civile dopo i 67 anni? Al raggiungimento dei 67 anni d’età, l’INPS trasforma in automatico la pensione di invalidità in assegno sociale, senza dover presentare l’apposita domanda.
Altre domande frequenti

Esperta di bonus e agevolazioni e con esperienza nel mondo della comunicazione. Cristina fa parte del team Il Mio Bonus da ottobre 2022 ed è a vostra disposizione se avete dubbi, domande o curiosità sul tema.


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La sua richiesta
  • luigi anselmetti

    Salve, sono percettore da aprile 2021 di assegno sociale. Dall’ottobre 2015, con la morte di mia madre, sono divenuto proprietario dell’appartamento dove Lei viveva, in quanto ne aveva l’usufrutto ed io la nuda proprietà. Ho una casa dove abito con la mia famiglia che purtroppo, per motivi di salute (problemi a schiena ed arti inferiori), non essendoci l’ascensore per motivi tecnici, prima o poi dovrò abbandonare. Gentilmente Vi chiedo se, in caso di vendita dell’appartamento ereditato da mia madre, questo potrebbe influire sul diritto all’ssegno sociale; inoltre se dovessi vendere l’attico dove abito, avrebbe gli stessi effetti? Non so cosa fare in quanto ci sono pareri discordanti al riguardo e non ho risorse economiche per ristrutturare l’immobile ereditato da mia madre, che essendo al piano terra andrebbe ad hoc per i miei problemi di salute. Grazie di cuore e in attesa di un V/S cortese riscontro in merito, colgo l’occasione per porgere i miei più cordiali e distinti Saluti.

    luigi

    • Andrea

      Buon pomeriggio sig. Luigi,
      ci sono vari fattori da tenere in conto. Dato che l’INPS gestisce direttamente questa tematica, le consiglio di rivolgersi direttamente a loro ai seguenti numeri: 803 164 da rete fissa e 06 164 164 da rete mobile. Vi sapranno dire nel dettaglio le informazioni in base alla sua situazione specifica.
      Un saluto

  • Danieli Daniela

    Salve,sono invalida civile all’80% dall’età di 63 anni e senza reddito personale.il reddito del coniuge non è stato mai cumulato con il mio.oggi che ho 70 anni e la pensione è diventata assegno sociale,visto che sono invalida da prima dei 67 anni,il mio reddito resta sempre personale senza cumularsi a quello del coniuge? Oppure è cambiato qualcosa?Grazie mille

    • Cristina

      Buongiorno,
      Essendo coniugata, i redditi dovrebbero cumularsi. Le consiglio di rivolgersi a un CAF o ente di patronato per i calcoli ed eventuali agevolazioni.

      Un saluto!

  • GIULIO PETTINATO

    Vorrei informazioni sulla pensione sociale, non avendo nessuna fonte di guadagno.Grazie

    • Cristina

      Buongiorno,
      Se presenta tutti i requisiti anagrafici e reddituali presenti nel nostro articolo, allora può richiedere l’assegno sociale in via telematica accedendo alla piattaforma dell’INPS. In alternativa, può telefoamre il Contact Center INPS ai numeri 803 164 (da rete fissa) e 06 164 164 (da rete mobile) o rivolgersi a un Centro CAF.

      Un saluto

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