👴🏻 A chi spetta l’assegno sociale?
L’assegno sociale spetta a tutti i cittadini maggiori di 67 anni, residenti in Italia da almeno 10 anni, che si trovano in situazioni economiche disagiate e che quindi hanno una soglia reddituale bassa.
L’assegno sociale, conosciuto anche come pensione sociale, è una forma di pensione pensata a chi non può accedere alla classica pensione di vecchiaia. Per chi non ha mai lavorato o non ha raggiunto i requisiti contributivi: l’assegno sociale è la soluzione giusta! Scopri i requisiti e l’importo per il 2023.
Indice
L’assegno sociale, conosciuto (impropriamente) anche come “pensione sociale” o “pensione senza contributi” è una prestazione di natura assistenziale erogata dall’INPS.
Introdotto il 1º gennaio 1996 con la Riforma Dini, l’assegno sociale consiste in una prestazione destinata a coloro che si trovano in condizioni economiche disagiate al raggiungimento dei 67 anni d’età.
Come tutte le prestazioni previdenziali e assistenziali, a inizio di ogni anno vi è un aggiornamento degli importi e della soglia di reddito. È la cosiddetta perequazione che compie l’INPS per proteggere il potere di acquisto delle pensioni all’inflazione.
Per questo motivo, nel 2024 è aumentato l’importo dell’assegno sociale, arrivando a una cifra massima pari a 503,27 euro per 13 mensilità.
Ma verrà aumentato anche il limite di reddito per richiedere la prestazione economica: 6.542,51 euro per le persone singole e 13.085,02 euro per le persone coniugate.
Prima di chiamarsi “assegno sociale”, questa prestazione economica aveva un’altra denominazione: pensione sociale, introdotta per la prima volta nel 1995.
La pensione sociale era una prestazione assistenziale erogata a tutti i cittadini italiani e ai membri dell’UE a partire dai 65 anni d’età in situazioni precarie e di difficoltà economiche.
Al raggiungimento dell’età pensionabile, che al giorno d’oggi è di 67 anni per entrambi i generi, i lavoratori fanno domanda per la cosiddetta pensione di vecchiaia.
Tuttavia, non tutti i cittadini hanno avuto la possibilità di lavorare e quindi di versare contributi allo Stato. Altri, invece, non sono stati in grado di versare la quantità di contributi necessari per poter godere della pensione di vecchiaia.
Per garantire a questa categoria di cittadini un sostegno mensile di cui vivere, è stato introdotto l’assegno sociale. In quanto prestazione economica concessa su domanda dall’ente INPS, consiste nel pagamento di un assegno mensile per 13 mensilità sulla base di determinati requisiti.
L’assegno sociale è rivolto a tutti i cittadini italiani, cittadini comunitari iscritti all’anagrafe del Comune di residenza e cittadini extracomunitari con permesso di soggiorno con determinati requisiti:
Rispetto allo scorso anno, sono state rivalutate le soglie reddituali tenendo in considerazione l’attuale situazione economica. Nel 2023, è stato quindi previsto un aumento dell’1,9%.
Possono percepire l’assegno sociale in misura piena:
Invece, percepiscono l’assegno sociale in misura ridotta:
Ai fini del calcolo del reddito annuale per l’attribuzione dell’assegno sociale, il richiedente (ed eventualmente il coniuge) devono dichiarare:
L’assegno sociale ha una durata annuale, rinnovabile in seguito alla verifica dei requisiti di soggiorno ed economici.
Nel 2023, l’INPS ha stabilito che l’importo dell’assegno sociale è pari a 503,27 euro per 13 mensilità, quindi 6.542,51 euro annuali (per la misura piena). La cifra annuale equivale al limite reddituale annuale per le persone singole.
Questa formula è da applicare per quei cittadini che possono percepire l’assegno sociale in misura ridotta. Quindi:
È possibile integrare l’assegno sociale con le cosiddette “maggiorazioni sociali”, ovvero somme di denaro che aumentano il totale dell’assegno sociale percepito, in base al reddito annuale (coniugale o individuale). Le maggiorazioni sociali possono essere di due tipi:
Per fare domanda, bisogna rivolgersi all’ente di competenza, ovvero l’INPS. Le modalità per richiedere l’assegno sociale sono:
La pensione sociale donne non è altro che l’assegno sociale. Infatti, non vi sono differenze tra generi per l’assegnazione di questa prestazione economica, purché si rispettino i requisiti sopracitati.
Di conseguenza, i requisiti che le donne devono possedere per richiedere la “pensione sociale donne” sono gli stessi requisiti previsti per gli uomini:
L’assegno sociale consiste in un sussidio economico che viene erogato in seguito alla presentazione della domanda da parte dei cittadini che possiedono i requisiti.
Tuttavia, vi è un caso in cui l’erogazione dell’assegno sociale avviene in automatico, senza presentare specifica domanda. Si tratta del caso degli invalidi civili e inabili che percepiscono l’invalidità civile.
L’assegno sociale spetta a tutti i cittadini maggiori di 67 anni, residenti in Italia da almeno 10 anni, che si trovano in situazioni economiche disagiate e che quindi hanno una soglia reddituale bassa.
Nessuna. Nel 1996 l’assegno sociale ha sostituito la pensione sociale, ma non esiste praticamente nessuna differenza tra i due.
L’assegno sociale alle casalinghe e la pensione sociale donne non sono altro che l’assegno sociale. Per questo, i requisiti, gli importi e le modalità di presentazione della domanda sono le medesime.
Nel 2023, l’INPS ha stabilito che l’importo dell’assegno sociale è pari a 503,27 euro per 13 mensilità.
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Salve, sono percettore da aprile 2021 di assegno sociale. Dall’ottobre 2015, con la morte di mia madre, sono divenuto proprietario dell’appartamento dove Lei viveva, in quanto ne aveva l’usufrutto ed io la nuda proprietà. Ho una casa dove abito con la mia famiglia che purtroppo, per motivi di salute (problemi a schiena ed arti inferiori), non essendoci l’ascensore per motivi tecnici, prima o poi dovrò abbandonare. Gentilmente Vi chiedo se, in caso di vendita dell’appartamento ereditato da mia madre, questo potrebbe influire sul diritto all’ssegno sociale; inoltre se dovessi vendere l’attico dove abito, avrebbe gli stessi effetti? Non so cosa fare in quanto ci sono pareri discordanti al riguardo e non ho risorse economiche per ristrutturare l’immobile ereditato da mia madre, che essendo al piano terra andrebbe ad hoc per i miei problemi di salute. Grazie di cuore e in attesa di un V/S cortese riscontro in merito, colgo l’occasione per porgere i miei più cordiali e distinti Saluti.
luigi
Buon pomeriggio sig. Luigi,
ci sono vari fattori da tenere in conto. Dato che l’INPS gestisce direttamente questa tematica, le consiglio di rivolgersi direttamente a loro ai seguenti numeri: 803 164 da rete fissa e 06 164 164 da rete mobile. Vi sapranno dire nel dettaglio le informazioni in base alla sua situazione specifica.
Un saluto
Salve,sono invalida civile all’80% dall’età di 63 anni e senza reddito personale.il reddito del coniuge non è stato mai cumulato con il mio.oggi che ho 70 anni e la pensione è diventata assegno sociale,visto che sono invalida da prima dei 67 anni,il mio reddito resta sempre personale senza cumularsi a quello del coniuge? Oppure è cambiato qualcosa?Grazie mille
Buongiorno,
Essendo coniugata, i redditi dovrebbero cumularsi. Le consiglio di rivolgersi a un CAF o ente di patronato per i calcoli ed eventuali agevolazioni.
Un saluto!
Vorrei informazioni sulla pensione sociale, non avendo nessuna fonte di guadagno.Grazie
Buongiorno,
Se presenta tutti i requisiti anagrafici e reddituali presenti nel nostro articolo, allora può richiedere l’assegno sociale in via telematica accedendo alla piattaforma dell’INPS. In alternativa, può telefoamre il Contact Center INPS ai numeri 803 164 (da rete fissa) e 06 164 164 (da rete mobile) o rivolgersi a un Centro CAF.
Un saluto