Le donazioni a favore degli anni esistono da tempo, ma solo di recente è stata introdotta la possibilità di ottenere in cambio un credito d’imposta. Sotto il nome di Social Bonus, le persone fisiche, le società e gli enti non commerciali possono richiedere un credito d’imposta sulle donazioni effettuate a favore del Terzo Settore. Il Mio Bonus ti presente cos’è e come funziona il Social Bonus 2023 per il terzo settore. Scopri a quanto ammonta il credito d’imposta!
Indice
Che cos’è il Social bonus 2023?
Introdotto con il Decreto inter-direttoriale n. 118 del 7 luglio 2023, il Social bonus ha come obiettivo il recupero di beni immobili pubblici abbandonati e confiscati alla criminalità organizzata.
Così facendo, questi immobili possono essere riutilizzati per scopi di interesse pubblico e di promozione sociale. Per esempio, essi possono essere ristrutturati per creare spazi di aggregazione giovanile.
Social bonus: a chi spetta?
Per capire a chi è rivolto il Social bonus 2023, occorre distinguere tra i soggetti che possono beneficiare del credito d’imposta e chi, invece, è il beneficiare della donazione.
Infatti, il Social bonus ha un duplice obiettivo. Da una parte, mira a favorire il recupero immobiliare pubblico, rimasto inutilizzato negli anni. Dall’altra parte, questo obiettivo viene raggiunto promuovendo le erogazioni liberali attraverso il credito d’imposta.
Requisiti per i beneficiari
Il Social bonus, e quindi il credito d’imposta, spetta ai seguenti individui:
- persone fisiche;
- enti che non svolgono attività commerciali;
- qualsiasi impresa, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore in cui opera e dal regime contabile adottato.
Questi beneficiari sono gli stessi già presenti nel Decreto 23 febbraio 2022, n. 89, che aveva introdotto il regolamento del Social bonus.
Requisiti per gli Enti
Dall’altra parte, gli Enti del Terzo Settore che possono ricevere le donazioni oggetto del credito d’imposta sono:
- organizzazioni di volontariato (Odv);
- associazioni di promozione sociale (Aps);
- ONLUS iscritte nei rispettivi registri;
- cooperative sociale, in quanto ONLUS.
Questi Enti devono risultare iscritti al Registro Unico Nazionale del Terzo settore (RUNTS) ed essere in regola con il pagamento di contributi e tributi.
Inoltre, per ricevere le erogazioni liberali, devono aver presentato previamente al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali un progetto di recupero di immobili pubblici inutilizzati o di immobili confiscati alla criminalità organizzata.
Come funziona il Social bonus?
Il Social bonus 2023 consiste in un credito d’imposta che possono richiedere i soggetti che effettuano erogazioni liberali a favore di Enti del Terzo Settore. Queste erogazioni, a loro volta, devono essere impiegate per il recupero di immobili con finalità di interesse generale.
Pertanto, il recupero degli immobili deve essere senza fini di lucro e non deve essere volto all’attività commerciale.
Il credito d’imposta ottenuto può essere utilizzato tramite compensazione, ripartito in 3 quote annuali di pari importo. Così facendo, è possibile ottenere una deduzione delle imposte da pagare nel corso dei 3 anni successivi alla donazione.
Questa operazione si realizza presentando il modello F24, per i titolari di reddito d’impresa, o la dichiarazione dei redditi, per le persone fisiche.
Importi del Social bonus
Il credito d’imposta si presenta sotto forma di percentuale dell’importo della donazione effettuata. Questa percentuale, però, varia a seconda del beneficiario e del totale della donazione effettuata.
Le percentuali del Social bonus sono le seguenti:
- persone fisiche: credito d’imposta del 65% per donazioni non superiori al 15% del reddito imponibile;
- Enti non commerciali: credito d’imposta del 50% per donazioni non superiori al 15% del reddito imponibile;
- aziende: credito d’imposta del 50% non superiori al 5 per mille dei ricavi annui.
Interventi ammessi
Le erogazioni liberali devono essere impiegate per interventi edilizi che garantiscano il recupero di beni immobili. Nello specifico, gli interventi ammessi nel Social bonus sono i seguenti:
- manutenzione ordinaria;
- manutenzione straordinaria;
- restauro e risanamento conservativo;
- spese di gestione dei beni e di efficienza funzionale.
Social bonus 2023: come richiederlo?
Per prima cosa, gli Enti del Terzo Settore che vogliono ricevere donazioni per aderire al Social bonus devono presentare un progetto di recupero al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Tali progetti possono essere presentati, utilizzando questo modulo, entro 3 finestre temporali:
- 15 gennaio;
- 15 maggio;
- 15 settembre.
Inoltre, ogni tre mesi questi enti beneficiari delle donazioni devono inviare all’apposito Ministero un resoconto delle spese sostenute e degli importi delle erogazioni liberali ricevute in tale trimestre. In questo caso occorre utilizzare questo modulo.
Infine, al termine dei lavori, gli enti devono inviare un report finale e la copia del certificato di collaudo conclusivo.
Invece, per ottenere il riconoscimento del credito d’imposta, i donatori devono effettuare le erogazioni liberali utilizzando metodi di pagamento tracciabili. Inoltre, nella causale, è importante includere il riferimento al Social bonus e all’Ente beneficiario.