Famiglia

Bonus baby sitter: come funziona, requisiti e a chi spetta nel 2023

Il 8 Maggio 2023 da Cristina - 6 minuti di lettura

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Bonus baby sitter 2023

Il Bonus babysitter era una misura introdotta nel periodo COVID-19, che prevedeva il pagamento di un importo massimo di 1.200 euro per famiglia, destinato a remunerare babysitter, zie, zii, nonni o qualsiasi parente in qualità di babysitter. Purtroppo, questa agevolazione non è stata prorogata nel 2023, ma non si esclude una sua nuova reintroduzione. Diamo un’occhiata al Bonus baby sitter, quali erano i requisiti e come si poteva fare domanda, nel caso in cui dovesse ripresentarsi nel 2023.

Bonus baby sitter: novità 2023

Sebbene si sia a lungo parlato di una possibile proroga del Bonus baby sitter per il 2023, questa agevolazione non è stata introdotta nella Legge di bilancio 2023.

Tuttavia, non si esclude un possibile emendamento nel corso dell’anno che preveda l’introduzione di una misura simile o uguale a quella in vigore in epoca COVID-19.

Che cos’era il Bonus babysitter?

Il Bonus Babysitter era un contributo economico per sostenere le famiglie con bambini, i cui genitori lavoravano durante l’epidemia da COVID-19.

Che cos’era il Bonus babysitterL’obiettivo della sovvenzione era quello di assicurare la cura e la supervisione dei bambini lasciati a casa a causa della sospensione delle attività didattiche nelle scuole o perché erano infettati dal virus.

La misura, già introdotta dal Decreto Legge 17 marzo 2020, n. 18 (noto come Decreto Cura Italia) e finanziata dal Decreto Rilancio e dal Decreto Ristori Bis, forniva un aiuto economico per le spese di servizi di babysitting per i minori fino ai 12 anni.

In alternativa, il Bonus babysitter poteva essere utilizzato per iscrivere i bambini a centri estivi o servizi integrativi per l’infanzia, servizi socio-educativi territoriali, centri con funzione educativa e ricreativa, e servizi integrativi o innovativi per la prima infanzia.

Altra opzione che offriva questa agevolazione consisteva in un congedo parentale di massimo 15 giorni, da usufruire in maniera continuativa o frazionata tra i due genitori.

Bonus baby sitter: a chi spettava?

Bonus baby sitter a chi spettavaLe seguenti categorie di lavoratori avevano diritto al Bonus INPS babysitting e i centri estivi:

  • dipendenti del settore privato;
  • lavoratori iscritti alla Gestione separata e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie;
  • lavoratori autonomi;
  • dipendenti del sicurezza, difesa e soccorso pubblico, e della polizia locale, impiegati per le esigenze connesse all’emergenza da covid-19;
  • dipendenti del settore sanitario pubblico e privato autorizzato nelle seguenti categorie:
    • medici di base e pediatri;
    • infermieri (inclusi ostetrici);
    • tecnici di laboratorio biomedico;
    • tecnici di radiologia medica;
    • operatori sociosanitari, compresi soccorritori e autisti/urgenza 118;
    • assistenti sociali.
  • lavoratori autonomi non iscritti all’INPS. In questo caso, gli enti pubblici previdenziali di riferimento dovevano comunicare in anticipo il numero di beneficiari.
Importante
Il Bonus Babysitter poteva essere usufruito da entrambi i genitori, solo se non potevano lavorare da casa, cioè se la loro attività lavorativa doveva essere svolta necessariamente in loco.

Inoltre, l’altro genitore non doveva essere disoccupato o non lavorare, e non doveva ricevere un’altra indennità o congedo allo stesso tempo.

Quali sono i requisiti

Gli altri requisiti che devono essere soddisfatti per richiedere il Bonus sono:

  • figli di età fino a 12 anni, oppure in condizioni di disabilità grave accertata;
  • nel nucleo familiare nessuno deve percepire un’indennità di sostegno al reddito, come la NASpI o la cassa integrazione;
  • tutti e due i genitori devono lavorare, al momento della richiesta.

Esempi forniti dall’INPS

Per aiutare i cittadini a capire quando potevano richiedere il Bonus babysitter, l’INPS ha fornito i seguenti esempi:

Esempio 1
Se entrambi i genitori non hanno possibilità di lavorare in remoto e il bambino è in formazione a distanza (DAD), il premio può essere utilizzato per i giorni DAD e riportato nel Libretto Famiglia per quei giorni.
Esempio 2
Se nessun genitore è in smart working e il bambino è in formazione a distanza per tre giorni alla settimana, il bonus può essere utilizzato per i giorni DAD e riportato nel Libretto Famiglia per quei giorni.
Esempio 3
Se nessun genitore è in smart working e il bambino è in formazione a distanza, ma uno dei genitori è in congedo a causa del COVID il lunedì, il bonus può essere utilizzato per i giorni in cui il bambino è in DAD tranne il lunedì.
Esempio 4
Se il richiedente non lavora in remoto, ma l’altro genitore lavora in smart working solo il lunedì e il martedì, e il bambino è in DAD tutta la settimana, il Bonus può essere utilizzato dal mercoledì (per gli altri giorni della settimana in cui il bambino è in DAD) e conteggiato nel Libretto Famiglia per gli stessi giorni richiesti.
Esempio 5
Se il richiedente non lavora in smart working, l’altro genitore è sospeso dal lavoro il lunedì, mercoledì e venerdì e il bambino è in DAD per tutta la settimana, il Bonus può essere utilizzato solo nei giorni in cui l’altro genitore non lavora a distanza, ed essere dichiarato nel Libretto Famiglia negli stessi giorni (martedì e giovedì per i giorni DAD)

Come funzionava il Bonus babysitter?

Il Bonus poteva essere utilizzato per acquistare servizi di babysitting e veniva pagato attraverso il Libretto Famiglia INPS. Questo avveniva in quanto questa agevolazione veniva considerata una prestazione di lavoro occasionale, pertanto veniva retribuita tramite Libretto Famiglia.

Cosa si intende per Libretto Famiglia?
Il Libretto Famiglia è un’applicazione all’interno del sito INPS. Consiste in un libretto nominativo prefinanziato dove vengono accreditate le prestazioni di lavoro occasionale sotto forma di buoni da 10 euro.

Importo dell’agevolazione

Il valore complessivo del Bonus babysitter poteva raggiungere i 1.200 euro. Invece, per gli operatori sanitari e le forze dell’ordine, il Bonus raggiungeva i 2.000 euro.

Quando è stato introdotto nel 2020, l’importo del Bonus baby sitter era di 600 euro. In seguito, però, è stato innalzato a 1.200 euro, ma solo per coloro che non avevano usufruito della prima somma.

Bonus babysitter: come richiederlo?

Per ottenere il Bonus babysitter, le famiglie dovevano fare richiesta all’INPS, ente incaricato di erogare il contributo. Le modalità di presentazione della domanda erano le seguenti:

  • online, seguendo il percorso dall’homepage INPS: Prestazioni e servizi > Tutti i servizi > Domande di prestazioni a sostegno del reddito > Bonus servizi baby sitting D.L.30/2021;
  • contattando il Contact Center;
  • rivolgendosi a un ente di patronato.

Le domande venivano accolte in ordine di arrivo, fino ad esaurimento delle risorse disponibili.

Importante
Le famiglie con più di un bambino potevano anche presentare più di una domanda, una per ogni bambino. Tuttavia, il limite d’importo era fissato per famiglia, indipendentemente dal numero di bambini per i quali veniva fatta la domanda.

Bonus babysitter per i nonni

Inizialmente, il Bonus babysitter veniva riconosciuto solo per i servizi forniti da membri esterni alla famiglia. Tuttavia, con il decreto n. 30 del 13 marzo 2021, il Governo ha stabilito che l’agevolazione poteva essere usufruita anche dai parenti.

Pertanto, il contributo poteva essere utilizzato anche per pagare i servizi dei nonni, purché non conviventi.

Attenzione
Il Bonus babysitter viene chiamato anche Bonus Nonni, in quanto molte famiglie hanno approfittato della possibilità di pagare i nonni o altri membri della famiglia che si prendevano cura dei loro figli.

Esperta di bonus e agevolazioni e con esperienza nel mondo della comunicazione. Cristina fa parte del team Il Mio Bonus da ottobre 2022 ed è a vostra disposizione se avete dubbi, domande o curiosità sul tema.


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La sua richiesta
  • Federica

    Io lavoro in un supermercato e mio marito in fabbrica abbiamo diritto al bonus nonni ?grazie

    • Cristina

      Buongiorno,
      Come riporta l’articolo, il Bonus nonni non è stato introdotto nel 2023.

      Un saluto

  • Liliana Testa

    Sono una titolare di partita iva a gestione forfettaria ( baby sitter ) vorrei chiedere se avendo anche la partita iva i miei clienti possano accedere al bonus baby sitter 2023 per i due mesi estivi . Cioè possano richiedere questo bonus per pagarmi .

    • Cristina

      Buongiorno Liliana,
      Nel 2023 non è più in vigore il Bonus babysitter.

      Un saluto!

  • Caterina Maiellaro

    Cosa occorre x fare la domanda bonus nonni

    • Cristina

      Buongiorno Caterina,
      Al momento né il Bonus nonni né il Bonus babysitter sono in vigore.

      Un saluto 🙂

  • Stefania guidotti

    Buongiorno. Sono Stefania Guidotti, madre di Pietro, 4 mesi, e Matilde, 6 anni. Sono operatrice socio sanitaria. Chiedo cortesemente la possibilità di conoscere i bonus attivi per la mia situazione. Isee superiore a 40.000, mio reddito inferiore a 35.000. Io devo rientrare a lavorare, avrò una baby sitter. Grazie.

    • Cristina

      Buongiorno Stefania,
      In questo momento il Bonus Babysitter non è attivo. Siamo in attesa di conoscere le novità che saranno introdotte con la Legge di Bilancio 2023 e se, al suo interno, sarà previsto il Bonus Babysitter. Altra agevolazione da tenere sott’occhio è l’Assegno unico, il quale sarà ancora in vigore ma subirà delle modifiche.

      La invitiamo a rimanere in attesa delle novità che verranno sicuramente pubblicate sul nostro sito Il Mio Bonus.

      Un saluto 🙂

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