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Bonus acqua potabile: importo e come richiederlo

Il 29 Aprile 2024 da Cristina - 6 minuti di lettura

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Bonus acqua potabile 2023

Sotto forma di credito d’imposta, il Bonus acqua potabile è destinato a coloro che desiderano installare un sistema di filtraggio dell’acqua. Attraverso questa agevolazione introdotta nel 2021, si intende ridurre l’utilizzo delle bottiglie di plastica, agevolando l’acquisto di depuratori per l’acqua nelle case dei cittadini. Il Mio Bonus ti presenta il Bonus acqua potabile: scopri come funziona, a chi spetta, come richiederlo.

Come richiedere il Bonus acqua potabile?

Come richiedere il Bonus acqua potabilePer ridurre l’acquisto e l’utilizzo di contenitori di plastica per il consumo di acqua potabile, il Governo ha introdotto il Bonus acqua potabile.

Il Bonus acqua potabile viene erogato attraverso un credito d’imposta, calcolato sulla spesa sostenuta e fino a un tetto massimo stabilito. La soglia è di 1000 euro per le persone fisiche e 5000 euro per le imprese.

Nel 2023, la domanda per il Bonus acqua potabile poteva essere presentata entro il 28 febbraio 2023, per le spese effettuate nel 2022. Invece, per le spese sostenute nel 2023 occorre attendere l’apposita finestra del 2024.

Per ottenere il Bonus occorre presentare un’apposita domanda all’Agenzia delle Entrate, compilando questo modulo. Le spese sostenute devono, inoltre, essere documentate da una fattura elettronica o un documento commerciale in cui compaia il codice fiscale del richiedente.

Tale comunicazione va effettuata per via telematica, tra il 1º e il 28 febbraio dell’anno successivo a quello in cui si sono effettuate le spese di acquisto e installazione dei sistemi per il miglioramento dell’acqua potabile.

Nello specifico, la comunicazione va presentata effettuando l’accesso all’area riservata dell’Agenzia delle Entrate, nel percorso Servizi > Agevolazioni > Credito d’imposta per il miglioramento dell’acqua potabile.

Una volta inviata la comunicazione, il richiedente riceve, entro 10 giorni, una ricevuta che indica la presa in carico (o il rifiuto) della domanda.

Infine, se si desidera effettuare modifiche alla domanda inoltrata, occorre effettuare una comunicazione correttiva all’Agenzia delle Entrate. Questa deve essere inoltrata sempre entro il 28 febbraio dell’anno successivo a quello del sostenimento delle spese.

Importante
L’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione dei cittadini un documento con le istruzioni per la compilazione della domanda.

Che cos’è il bonus acqua potabile 2023?

Il Bonus acqua potabile consiste in un credito d’imposta del 50% per chi acquista e installa sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare E 290. La percentuale del credito d’imposta effettivamente fruibile è pari al 6,45% dell’importo richiesto.

In altre parole, questo bonus ha come obiettivo quello di migliorare la qualità dell’acqua dei rubinetti di casa, attraverso l’installazione di depuratori per il suo trattamento. Il fine ultimo è di ridurre l’utilizzo di bottiglie di plastica per il consumo di acqua potabile.

Approvato con la Legge di Bilancio 2021, è stato prorogato con la Legge di Bilancio 2022. E così, il Bonus acqua potabile (o Bonus depuratori) sarà disponibile per tutto il 2023. Le risorse stanziate per questa agevolazione sono pari a 5 milioni di euro annui, per ogni anno fino al 2023. Tuttavia, essendo nato come credito d’imposta del 50% sulle spese sostenute, non tutti avranno diritto al rimborso.

Altre informazioni
Il Bonus acqua potabile si somma ad un’altra misura economica volta a incentivare il risparmio dell’acqua. Si tratta del Bonus idrico, che abbiamo spiegato in questo articolo.

Come funziona il bonus?

Come funziona il Bonus acqua potabileIl Bonus acqua potabile può essere utilizzato per ricevere un rimborso pari alla metà della spesa (o pari a un terzo della spesa, a seconda del credito d’imposta stabilito dallo Stato).

Nello specifico, le spese ammissibili sono quelle sostenute tra il 1º gennaio 2021 e il 31 dicembre 2023, per acquistare e installare sistemi di:

  • filtraggio;
  • mineralizzazione;
  • raffreddamento;
  • addizione di anidride carbonica alimentare (E 290).

Per monitorare l’effettiva riduzione del consumo di plastica derivata dall’introduzione di questa agevolazione, verrà effettuato un monitoraggio continuo. L’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) è incaricata di raccogliere le informazioni sugli interventi effettuati. Per monitorare l’effettiva riduzione del consumo di plastica, l’ENEA raccoglierà informazioni sugli interventi effettuati con questo bonus.

Come effettuare il pagamento?

Le spese realizzate per ottenere il rimborso previsto dall’agevolazione devono essere effettuate con metodi tracciabili. È quindi consentito il pagamento con qualsiasi sistema (ad esempio, versamento bancario o postale), purché non avvenga in contanti.

Inoltre, bisogna conservare la documentazione commerciale relativa alla spesa. Questa deve includere il codice fiscale della persona che richiede il rimborso. Prima del definitivo invio, i file devono essere sottoposti ai controlli di conformità utilizzando il software reso disponibile dall’Agenzia delle Entrate.

Bonus acqua potabile: a chi spetta e importi

Hanno diritto al Bonus acqua potabile le seguenti categorie di soggetti:

  • persone fisiche;
  • soggetti esercenti (attività d’impresa, arti e professioni);
  • enti non commerciali (inclusi gli enti religiosi civilmente riconosciuti e quelli del terzo settore).

In base al soggetto richiedente, variano anche gli importi massimi delle spese riconosciute. Nello specifico, il tetto massimo è pari a:

  • 1.000 euro per le persone fisiche, per ciascun immobile;
  • 5.000 euro per gli esercenti attività d’impresa, per ogni immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale.
Importante
Il Bonus può essere richiesto dai proprietari dell’immobile. Ma può richiederlo anche chi ne è detentore (in caso di contratto di locazione, comodato d’uso o affitto d’azienda).

Come utilizzare il Bonus acqua potabile?

Come utilizzare il Bonus acqua potabileIl Bonus acqua potabile può essere utilizzato in compensazione, per pagare le imposte con il modello F24.

In alternativa, ma soltanto per le persone fisiche non esercenti, il credito d’imposta può essere indicato nella dichiarazione dei redditi.

Per quanto concerne la modalità di utilizzo in compensazione tramite il modello F24, l’Agenzia delle Entrate ha istituito il seguente codice tributo:

  • 6975, denominato “CREDITO D’IMPOSTA PER L’ACQUISTO DI SISTEMI DI FILTRAGGIO ACQUA POTABILE – articolo 1, commi da 1087 a 1089, della legge 30 dicembre 2020, n. 178”.

Questo codice, in sede di compilazione del modello F24, deve essere esposto nella sezione “Erario”, in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “importi a credito compensati”. Oppure, nei casi in cui il beneficiario debba procedere al riversamento dell’agevolazione, nella colonna “importi a debito versati”.

Inoltre, nel campo “anno di riferimento”, bisogna inserire l’anno di riconoscimento del credito, nel formato “AAAA” (quattro cifre).

Scadenza del Bonus acqua potabile

La scadenza del Bonus acqua potabile è prevista per il 31 dicembre 2025, per quanto concerne le spese da sostenere. La domanda per ottenere il credito d’imposta va inviata dal 1° al 28 febbraio dell’anno successivo all’acquisto dei depuratori.

Importante
Quindi, per le spese effettuate nel 2024, la domanda poteva essere presentata dal 1° al 28 febbraio 2025.
Altre domande frequenti

Esperta di bonus e agevolazioni e con esperienza nel mondo della comunicazione. Cristina fa parte del team Il Mio Bonus da ottobre 2022 ed è a vostra disposizione se avete dubbi, domande o curiosità sul tema.


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