Famiglia

Bonus mamme 2024: come funziona e come ottenerlo

Il 24 Novembre 2023 da Andrea - 7 minuti di lettura

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mammeIl Bonus Mamme 2024 è una misura fondamentale per sostenere le madri lavoratrici con almeno due figli. Questo incentivo, insieme ad altre disposizioni della Manovra 2024, mira a promuovere la natalità, sostenere la genitorialità e incrementare l’occupazione femminile. Attraverso questa guida, vi accompagneremo passo dopo passo nell’esplorazione di tutte le agevolazioni disponibili.

In cosa consiste il bonus mamme 2024

Il Bonus Mamme è un esonero contributivo che può arrivare fino a 3.000 euro all’anno per le donne lavoratrici madri di almeno due figli.

Le beneficiarie saranno esentate dal versamento dei contributi previdenziali a loro carico, includendo il contributo IVS per i dipendenti del settore privato e il contributo FAP per i dipendenti pubblici. Questa esenzione per le donne lavoratrici, corrispondente a circa il 9,19%, sarà finanziata dallo Stato, consentendo un aumento del netto dello stipendio riportato in busta paga.

A chi si applica

Per un periodo di un anno, è previsto uno sgravio contributivo per le madri che sono lavoratrici dipendenti e che hanno due figli. Questa agevolazione, pari al 100% fino a 3.000 euro (applicabile fino al decimo anno di età del figlio più giovane), sarà quindi valida esclusivamente per le mamme con due figli fino al 31 dicembre 2024.

Altre informazioni
Per le dipendenti con tre figli (fino al 18esimo anno di età del figlio più piccolo) si applica ai nuovi nati 2024-2026.

Quanto dura

La riduzione del cuneo fiscale (contributivo) a carico delle lavoratrici sarà attuata automaticamente nei seguenti termini:

  • fino ai 10 anni del figlio più giovane per le madri con due figli;
  • fino ai 18 anni del figlio più giovane per le madri con tre o più figli.

Per l’intera durata di questo periodo, quindi, le lavoratrici madri con almeno due figli beneficeranno di un aumento del netto nella loro busta paga.

Qual è l’importo in questione

Il bonus per le mamme equivale a circa il 9,19% dello stipendio, rappresentando la percentuale di contributi usualmente a carico della lavoratrice, come il contributo IVS per le dipendenti del settore privato e il contributo FAP per coloro che sono impiegate nella Pubblica Amministrazione. L’importo sarà trasferito direttamente all’INPS dallo Stato.

La riduzione del cuneo fiscale implica una diminuzione specifica del contributo IVS a carico del dipendente, secondo il seguente schema:

  • abbattimento del 6% per i lavoratori subordinati con reddito imponibile fino a 35.000 euro;
  • abbattimento del 7% per i dipendenti il cui reddito imponibile non supera l’ammontare annuo pari a 25.000 euro;
  • ci sarà un ulteriore abbattimento del 3.19% per le lavoratrici subordinate con reddito imponibile fino a 35.000 euro fino ai 10 anni del figlio più piccolo per le madri con due figli;
  • l’abbattimento sarà del 9,19% per le lavoratrici subordinate con reddito imponibile oltre i 35.000 euro fino ai 10 anni del figlio più piccolo per le madri con due figli oppure fino ai 18 anni del figlio più piccolo per le madri con tre o più figli.

Vantaggi del bonus mamme

mamme e figli

Questa iniziativa è stata implementata per agevolare le mamme nel conciliare il lavoro con l’educazione dei figli e per stimolare la partecipazione femminile nel mercato del lavoro.

Il Bonus Mamme 2024 comporta diversi benefici poiché:

  • costituisce un significativo incremento dello stipendio netto per le mamme con almeno due figli, offrendo una maggiore capacità finanziaria alle famiglie e facilitando la gestione delle spese legate all’istruzione dei figli;
  • rappresenta un incentivo all’occupazione femminile, agevolando le mamme nel mantenere un equilibrio tra carriera e responsabilità familiari.

Come richiederlo

Per ottenere il bonus mamma 2024 direttamente in busta paga, probabilmente non sarà richiesta una specifica domanda o procedura formale presso l’INPS. Il sistema prevede l’applicazione automatica dello sconto contributivo in busta paga non appena la disposizione attuativa diventa operativa.

Quando entra in vigore

L’entrata in vigore del bonus mamme 2024 in busta paga è fissata per il 1° gennaio 2024. Tuttavia, per beneficiare effettivamente dello sgravio, sarà necessario attendere ulteriori istruzioni ufficiali dall’INPS che definiranno le modalità operative della misura. Restiamo a disposizione per fornire aggiornamenti tempestivi.

Altri aiuti per la genitorialità nella Manovra 2024

È importante ricordare che la manovra 2024 prevede altre iniziative mirate al sostegno della genitorialità e delle famiglie, tra le quali:

Bonus asilo nido

Il bonus asilo nido rappresenta il contributo per coprire le rette degli asili nido pubblici e privati autorizzati, oltre a fornire assistenza domiciliare per bambini di età inferiore a tre anni affetti da gravi patologie croniche.

Il Bonus asilo nido è legato all’Isee e l’importo attualmente varia in base ai seguenti criteri:

  • isee fino a 25.000 euro, importo erogabile 3 mila euro (importo massimo mensile erogabile 272,73 euro al mese per 11 mesi);
  • isee da 25.001 euro a 40.000 euro, importo erogabile 2.500,00 euro (importo massimo mensile erogabile 227,27 al mese per 11 mesi);
  • isee da 40.001 euro importo erogabile 1.500,00 euro (importo massimo mensile erogabile 136,37 al mese per 11 mesi.

Importante
Stando a quanto prevede la nuova Legge di Bilancio, è previsto che l’importo che sarà erogato alle famiglie entro i 40.000 euro di Isee, per ogni figlio a partire dal secondo nato entro i sei anni dal figlio precedente, sia pari a 3.600 euro.

Come richiederlo

Per richiedere il Bonus Asilo Nido nel 2024, sarà possibile inviare la domanda quando si apriranno i termini di presentazione, utilizzando il Portale INPS e le relative credenziali SPID, CIE o CNS. In alternativa, è fattibile inoltrare la richiesta tramite gli enti di patronato, avvalendosi dei servizi telematici forniti da questi ultimi.

Congedo parentale

Nel corso del 2024, i genitori avranno l’opportunità di godere di un ulteriore mese di congedo parentale a pagamento all’80%. Ciascun genitore, in alternativa all’altro, potrà usufruire di questo periodo entro i primi 6 anni di vita del loro bambino o della loro bambina. Nel periodo di congedo parentale della durata complessiva di 10 mesi, due saranno retribuiti all’80% e otto saranno retribuiti al 30%.

A chi spetta:

  • ai lavoratori e lavoratrici dipendenti del settore privato;
  • ai lavoratori e lavoratrici dipendenti del settore pubblico;
  • ai lavoratori o lavoratrici iscritte alla Gestione Separata;
  • ai lavoratori o le lavoratrici autonome.

Sono esclusi:

  • i genitori disoccupati o sospesi;
  • i genitori lavoratori domestici;
  • i genitori lavoratori a domicilio.

Come ottenerlo

Per richiedere il congedo parentale, è necessario presentare la domanda al proprio datore di lavoro con un preavviso minimo di 5 giorni, salvo diverse disposizioni stabilite dal contratto collettivo. Nel caso di congedo a livello orario, il preavviso richiesto è di 2 giorni. Forniremo ulteriori aggiornamenti non appena saranno disponibili le istruzioni relative al 2024.

Assegno unico universale

L’Assegno Unico e Universale (AUU) è una misura di sostegno economico alle famiglie, attribuita per ogni figlio a carico fino al compimento dei 21 anni di età e senza limiti di età per i figli disabili.

Nella prossima legge di bilancio, sembra che l’assegno unico verrà aumentato anche per le famiglie con tre figli a carico (attualmente, infatti, l’incremento è previsto solo per i nuclei familiari con quattro o più figli a carico). Un’altra modifica riguarderebbe l’età dei figli considerati a carico: sembra che il limite di 21 anni sarà eliminato, consentendo alle famiglie di affrontare le spese universitarie anche per figli di età superiore.

L’assegno unico subisce variazioni in base alla diminuzione dell’ISEE, con importi che oscillano da un minimo di 50 euro al mese a un massimo di 175 euro al mese per ciascun figlio minorenne a carico. Per i figli tra i 18 e i 21 anni, gli importi variano da un minimo di 25 euro al mese a un massimo di 85 euro al mese. Oltre al secondo figlio, è previsto un incremento dell’importo base dell’assegno, con una variazione da 15 euro al mese a 85 euro al mese.

Come ottenerlo

La domanda può essere presentata:

  • online all’INPS, attraverso il servizio dedicato;
  • contattando il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06 164.164 (da rete mobile);
  • tramite enti di patronato.
Altre domande frequenti

Esperta di bonus e agevolazioni, Andrea fa parte del team Il Mio Bonus da novembre 2023 ed è a vostra disposizione se avete dubbi, domande o curiosità sul tema.

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