Famiglia

IVA assorbenti e pannolini: cosa cambia dal 2024

Il 7 Dicembre 2023 da Andrea - 5 minuti di lettura

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pannolini e assorbentiPer il prossimo anno, sono stati confermati diversi bonus e aiuti mirati a sostenere le famiglie nelle spese quotidiane. Tuttavia, la Manovra 2024 ha deciso di non mantenere la riduzione IVA per assorbenti, pannolini e prodotti per neonati. Il Mio Bonus vi spiega nel dettaglio cosa cambierà nel corso del 2024 e quali prodotti diventeranno più cari.

Aumento IVA su assorbenti e pannolini

Dal 1° gennaio 2024, l’IVA per assorbenti e pannolini raddoppierà, passando dal 5% al 10%, secondo le disposizioni della nuova Legge di Bilancio. La riduzione del 5% era stata introdotta all’inizio del 2023 dal Governo Meloni, ma ora lo stesso Governo ha deciso di retrocedere, riportando l’aliquota al 10% per i prodotti dell’infanzia e per la protezione dell’igiene intima femminile.

L’aliquota ridotta al 5% resterà in vigore fino al 31 dicembre 2023.

Questa recente misura aveva ottenuto un riscontro molto positivo da parte dei cittadini, dei consumatori e soprattutto dalle donne che regolarmente devono acquistare tali articoli, i cui costi sono tutt’altro che contenuti. Per giustificare il ritorno alla vecchia IVA del 10%, la premier Giorgia Meloni ha comunicato che questa misura non ha portato gli effetti sperati.

Altre informazioni
Durante la conferenza stampa per l’avvio dei lavori sulla Legge di Bilancio 2024, la Premier Giorgia Meloni ha fornito la seguente spiegazione: “Non confermiamo il taglio dell’IVA sui prodotti per la prima infanzia perché purtroppo il taglio dell’IVA è stato nella stragrande maggioranza dei casi assorbito da aumenti di prezzo e quindi non penso che valga la pena di rinnovare questa misura”.

A chi si rivolge il rialzo IVA su assorbenti e pannolini

bambino

L’aumento dell’IVA su prodotti come assorbenti, pannolini e articoli per l’infanzia, colpisce in modo indistinto tutti coloro che effettuano tali acquisti, dato che l’imposta sul valore aggiunto viene rialzata direttamente nel momento della vendita. Saranno, quindi, i rivenditori, quali supermercati, discount e ipermercati, a determinare i nuovi prezzi, tenendo conto dell’incremento dell’IVA.

La prossima Legge di Bilancio 2024, in fase di elaborazione, stabilisce che l’IVA sarà applicata al 10%, anziché al 5%, su tutti i prodotti correlati all’igiene femminile, indipendentemente dalla loro composizione o modalità di produzione. Inoltre, lo stesso raddoppio dell’IVA si applicherà ai seguenti articoli per l’infanzia:

  • latte in polvere o liquido per l’alimentazione dei lattanti o dei bambini nella prima infanzia, condizionato per la vendita al minuto;
  • preparazioni alimentari di farine, semole, semolini, amidi, fecole o estratti di malto per l’alimentazione dei lattanti o dei bambini;
  • pannolini per bambini;
  • seggiolini per bambini da installare negli autoveicoli.

Da quando raddoppia l’IVA

Il raddoppio dell’IVA sarà applicato su assorbenti, pannolini e prodotti per l’infanzia dal 1° gennaio 2024. Tutti questi articoli, quindi, torneranno ad essere soggetti all’aliquota IVA del 10%.

Carta risparmio spesa

Fortunatamente, nella Legge di Bilancio 2024, il Governo ha deciso di mantenere attive altre misure importanti, tra cui la carta risparmio spesa.

La carta risparmio spesa è una card di “bonus spesa” per acquistare beni di prima necessità. La card è destinata alle famiglie in difficoltà economiche, in base al valore ISEE.

Nello specifico, la carta risparmio spesa spetta alle famiglie iscritte nell’Anagrafe della Popolazione Residente e con un ISEE inferiore a 15.000 euro. Al contrario, sono escluse tutte le famiglie dove almeno un membro percepisce:

Come funziona

spesa

Con i fondi stanziati, il Governo potrà distribuire 1.300.000 carte Postepay, ognuna avrà al suo interno un importo pari a 382,50 euro. Le carte verranno distribuite tra i vari Comuni italiani, a seconda di una serie di requisiti e seguendo un ordine di priorità. L’obiettivo è garantire un sussidio alle famiglie in condizioni economiche più critiche.

La carta sarà utilizzabile per acquistare esclusivamente beni alimentari di prima necessità. Vi indichiamo quali sono:

  • carni suine, bovine, avicole, ovine, caprine, cunicole;
  • pescato fresco;
  • latte e derivati;
  • uova;
  • olio di oliva e di semi;
  • prodotti della panetteria, della pasticceria e della biscotteria;
  • paste alimentari;
  • riso, orzo, farro, avena, malto, mais e altro cereale;
  • farine di cereali;
  • ortaggi freschi e lavorati;
  • pomodori pelati e conserve di pomodori;
  • legumi;
  • semi e frutti oleosi;
  • frutta;
  • alimenti per bambini e per la prima infanzia (incluso latte di formula);
  • lieviti naturali;
  • miele;
  • zuccheri;
  • cacao in polvere;
  • cioccolato;
  • acque minerali;
  • aceto di vino;
  • caffè, tè, camomilla.

Come ottenerla

Per ricevere la carta risparmio spesa, non bisogna presentare nessuna domanda online. Saranno i Comuni a comunicare l’assegnazione delle carte e le relative modalità di ritiro alle famiglie, basandosi sulle informazioni fornite dall’INPS.

L’INPS distribuisce le carte ai Comuni italiani in base alla popolazione residente e al reddito pro capite. Inoltre, fornisce i dati degli abitanti per consentire una distribuzione efficiente delle risorse. Ciascun Comune elabora poi una graduatoria e invia un SMS alle famiglie aventi diritto alla carta.

I cittadini idonei, quindi, ricevono automaticamente una comunicazione dal Comune di residenza che permette loro di recarsi presso un ufficio delle Poste Italiane per il ritiro della carta.

Altre informazioni
Vi ricordiamo che in questo articolo trovate un elenco completo di tutti i bonus attivi per il 2024 destinati alle famiglie. Non perdetevi l’approfondimento!

Esperta di bonus e agevolazioni, Andrea fa parte del team Il Mio Bonus da novembre 2023 ed è a vostra disposizione se avete dubbi, domande o curiosità sul tema.

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