Lavoro

Bonus Partite Iva 2024: tutte le novità in arrivo

Il 28 Novembre 2023 da Andrea - 5 minuti di lettura

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bonus partite ivaNel corso degli anni, i professionisti con Partita IVA hanno subito notevoli svantaggi, soprattutto durante la pandemia. Fortunatamente, sono stati introdotti diversi bonus partite iva pensati appositamente per coloro che lavorano in modo autonomo. Di seguito, troverete una guida completa che vi permetterà di scoprire tutti i vantaggi di cui potrete beneficiare.

Cos’è il bonus partite Iva

Il bonus Partite IVA costituisce un sostegno economico mensile, assimilabile a un’indennità o a un ammortizzatore sociale, erogato per un periodo di sei mesi. La sua erogazione dipende dai ricavi registrati negli anni precedenti.

Più nel dettaglio, l’indennità:

  • è conferita ai lavoratori iscritti alla gestione separata;
  • è rivolta a coloro che esercitano per professione abituale attività di lavoro autonomo e che devono fronteggiare fasi di calo di fatturato e le collegate incertezze economiche.

Secondo quanto emerge dalla prossima legge di Bilancio, il bonus Partite Iva dovrebbe diventare strutturale. Ci saranno delle modifiche su alcuni aspetti che diventeranno più rigidi e altri più flessibili. Tuttavia, l’entità del sostegno sarà consolidata ed estesa. Per garantire il finanziamento di tale misura, a partire dal primo gennaio 2024 verrà introdotto un contributo pari allo 0,35% sui redditi da lavoro autonomo.

Il bonus Partite IVA non è altro che una rielaborazione strutturale della precedente misura ISCRO (Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa) mirata a fornire un supporto economico stabile per i lavoratori autonomi in difficoltà, con un importo fino a 800 euro per sei mesi.

In sintesi, le modifiche principali riguardano:

  • la tipologia di misura (da straordinaria passa a strutturale);
  • il reddito massimo (dai 8.972,04 euro del 2023 si passa a 12.000 euro per il 2024);
  • la perdita di fatturato (il 50% in meno rispetto a tre anni precedenti del 2023 diventa il 70% per il 2024).

Gli aspetti che, al contrario, rimangono invariati sono:

  • importo mensile (da 250 euro a 800 euro);
  • durata (6 mesi).

A chi è rivolto il bonus

Le modifiche apportate per il 2024 si concentrano sui limiti di reddito consentiti per i beneficiari e la percentuale di calo del fatturato ammessa per accedere all’ISCRO. Questo supporto è ora indirizzato a coloro che hanno subito una significativa perdita di entrate, superiore al 50%, rispetto agli anni precedenti, nel corso dell’anno.

Il bonus Partite Iva è destinato a coloro che rispettano i seguenti requisiti:

  • hanno un reddito massimo di 12.000 euro annui;
  • hanno subito una perdita economica almeno del 70% rispetto al periodo di due anni precedenti;
  • la Partita Iva deve essere stata aperta almeno da tre anni;
  • non sono titolari di pensione;
  • non stanno ricevendo l’Assegno di Inclusione;
  • si trovano in regola con la contribuzione obbligatoria per legge;
  • presentano una domanda specifica all’INPS per accedere alla misura.

Con questi requisiti, il lavoratore autonomo ha diritto a ricevere ogni mese un determinato importo, calcolato in base al fatturato complessivo, per un massimo di sei mesi.

Come viene calcolato

Per capire come funziona il bonus Partite Iva, bisogna seguire un calcolo preciso. L’importo mensile corrisponde al 25% dei redditi dichiarati dal lavoratore autonomo, calcolato su un arco temporale di sei mesi rispetto agli ultimi due anni precedenti all’anno in cui viene presentata la richiesta di accesso. Il finanziamento verrà distribuito mensilmente, con un importo che oscillerà tra i 250 euro e gli 800 euro.

Per comprendere meglio come viene effettuato il calcolo, prendiamo l’esempio fatto dall’INPS: reddito annuo certificato pari a 6.000 euro da dividere per 2 visto che è su base semestrale. Significa che l’indennità ISCRO sarà pari a 750 euro al mese, il 25% del reddito percepito, con durata pari a 6 mesi.

Dal prossimo anno, l’ISCRO 2024 verrà erogata tramite un contributo dello 0,35% sui redditi derivati dal lavoro autonomo, secondo quanto previsto dalla manovra. Tuttavia, è prevista una revisione annuale di questi importi.

Come richiedere il bonuslavoratrici

Per ottenere il bonus, è indispensabile compilare una specifica richiesta, poiché l’assegnazione non avviene in modo automatico. Dal 2021 al 2023, si poteva presentare la domanda dal 1° maggio al 31 ottobre, quasi sicuramente tale tempistica sarà mantenuta anche nel 2024.

La richiesta deve essere inoltrata in via telematica sul sito ufficiale dell’INPS o contattando il contact center dell’ente, ai numeri 803.164 (da rete fissa) o 06.164.164 (da rete mobile).

Altri dati utili

È interessante esaminare il numero effettivo di coloro che hanno beneficiato del sostegno a partire dal 2021. Secondo i dati del XXII Rapporto Annuale dell’INPS, dai 3.800 beneficiari del 2021, il numero è sceso a 900 nel 2022. L’importo medio erogato su un periodo di 12 mesi è stato di 4.000 euro.

Nonostante l’interesse per questa misura, l’accesso al bonus non ha raggiunto cifre significative. Con le nuove disposizioni della manovra, si prevede un aumento di coloro che potrebbero usufruirne. Il bonus del 2024 sarà destinato a un pubblico più ampio, includendo coloro che hanno un reddito fino a 12.000 euro all’anno.

Tuttavia, è importante notare che la percentuale di perdita economica necessaria per accedere al bonus Partite Iva aumenterà fino al 70% del fatturato. Ciò implica che, nonostante l’espansione dei beneficiari, non tutti coloro che registrano una diminuzione dei ricavi potranno accedervi.

Altre domande frequenti

Esperta di bonus e agevolazioni, Andrea fa parte del team Il Mio Bonus da novembre 2023 ed è a vostra disposizione se avete dubbi, domande o curiosità sul tema.

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